Uno splendido affresco medievale dal fascino esotico, ricco di mistero, avventura e colpi di scena. Una lettura appassionante!
Il sigillo degli Acquaviva è la degna conclusione della trilogia iniziata nel 2010 con "L'anello di ferro" e continuata poi con "L'oscuro mosaico".
In entrambi i libri era apparso un affascinante medico guerriero, Yusuf Hanifa, personaggio secondario di grande spessore che in questo terzo romanzo assurge al ruolo di protagonista. Ogni libro è autoconclusivo e si può leggere anche senza aver letto i precedenti.
La storia inizia con la cerimonia di inaugurazione del gigantesco mosaico, tutt'ora esistente, nella cattedrale di Otranto fortemente voluto dal monaco Pantaleone. L'opera si rivela di straordinario interesse sia per la complessità che per l'ampiezza (ricopre l'intero pavimento della chiesa) e l'autrice immagina che una volta terminata tocchi al mosaicista più giovane inserire l'ultima tessera.
Questo mosaicista, altri non è che Sara dei Sassi, giovane nobildonna fuggita di casa e travestitasi da ragazzo per poter partecipare alla creazione del mosaico.
Nessuno l'ha riconosciuta ad eccezione di Yusuf che però ha promesso di aspettare la fine dell'opera per rivendicare l'amore che nel frattempo è sbocciato fra i due.
L'abbraccio fra i protagonisti viene equivocato a causa degli abiti maschili indossati da Sara e i paesani, dopo averlo tramortito, caricano Yusuf su una nave in partenza per l'oriente.
Chi aveva già apprezzato il protagonista nei libri precedenti avrà finalmente la possibilità di conoscerlo meglio, il suo passato e i suoi segreti verranno svelati pian piano. Infatti, una parte del romanzo si svolge nel paese di origine di Yusuf, nel favoloso deserto dei padri.
Sara, invece, tornata in seno alla sua famiglia, si trova coinvolta nelle lotte fra i nobili abruzzesi.
Le storie dei due protagonisti proseguono in parallelo finché non si rincontreranno e allora ne vedremo delle belle. Confesso che a un certo punto sono rimasta davvero sorpresa perché l'autrice è riuscita a creare un fantastico colpo di scena di cui ovviamente non posso svelare nulla.
Intorno a Sara e Yusuf gravitano una serie di personaggi minori che a volte rubano la scena ai protagonisti e le loro storie si intersecano con quella principale in un perfetto sistema di incastri, e alla fine tutto trova il suo posto, proprio come in uno splendido mosaico.
La ricostruzione storica come sempre risulta eccellente, ma dove finisce la storia l'autrice supplisce con la sua fervida fantasia. La scrittura è ricca, anzi sontuosa, capace di creare immagini di grande suggestione.
Se cercate un romance storico con una bella trama, personaggi interessanti e ben costruiti, un'appassionante storia d'amore nonché un pizzico di giallo, ricordate che la firma di Ornella Albanese è una garanzia!
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