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lunedì 31 maggio 2021

Recensione "Il profumo della rosa di mezzanotte" di Lucinda Riley



Ben trovate, care lettrici romantiche! Per concludere maggio, il mese delle rose, vi propongo la mia ultima lettura: "Il profumo della rosa di mezzanotte" di Lucinda Riley. E' il primo libro che leggo di quest'autrice, molto nota per la serie delle sette sorelle, e sono rimasta incantata dalla sua bella storia. 

India, Darjeeling. 
È il centesimo compleanno di Anahita Chavan. Nonostante la sua famiglia si stia riunendo per festeggiarla, lei è avvolta da una nuvola di tristezza. Non c’è giorno che non pensi a suo figlio, che tutti credono morto da bambino. Ma il suo istinto sottile le dice che non è così: Anahita sa in qualche modo che è ancora vivo. Per questo consegna al nipote Ari un manoscritto dove ha annotato la storia della sua vita, nella speranza che il giovane possa scoprire quanto è davvero accaduto. 

Inghilterra, Dartmoor. 
La bella e famosa attrice americana Rebecca Bradley si trova ad Astbury Hall, l’antico castello scelto come set del suo nuovo film. Lord Astbury, schivo proprietario del maniero, si mostra fin troppo gentile nei suoi confronti e insiste sulla somiglianza tra Rebecca e sua nonna...

Sarà il viaggio di Ari in Inghilterra e l’incontro con Rebecca a gettare nuova luce sul periodo inglese di Anahita durante la Prima guerra mondiale e sull’amore tormentato tra lei e Donald, erede di Astbury Hall. Un viaggio alla scoperta delle proprie radici che gli darà modo di comprendere molto di sé e di svelare i segreti rimasti sepolti per intere generazioni.Avvolgente, serrato, magico, Il profumo della rosa di mezzanotte raggiunge il massimo dell’incanto e dell’emozione.

La mia opinione

Un libro stupendo che mi ha fatto rivivere le atmosfere suggestive dell'India coloniale e della vecchia Inghilterra agli inizi del Novecento.




La protagonista, Anahita, che nel suo paese è un'aristocratica, anche se decaduta, cugina di una Maharani e amica di una principessa, in Inghilterra viene giudicata inferiore solo per il colore della sua pelle.
Depositaria delle arti curative orientali tramandate nella sua famiglia di madre in figlia, usa le erbe ma anche la scienza occidentale per curare gli infermi guadagnando la gratitudine di alcuni ma anche il sospetto e la diffidenza di altri. 

La storia si svolge su diversi piani temporali fra passato e presente. 

All'inizio troviamo Anahita ormai centenaria che approfitta della riunione di famiglia per il suo genetliaco per individuare il nipote adatto a cercare la verità sulla scomparsa del suo primo figlio che è stato dichiarato morto con tanto di certificato firmato da un medico inglese. Lei è convinta che il suo primogenito sia ancora vivo anche se nessuno della famiglia crede alla sua convinzione ritenendola la fissazione di una vecchia signora. Infine sceglie Ari, perché ha gli occhi blu come il nonno.  
La donna, "sente" quando qualcuno dei suoi cari la sta lasciando, perciò non ha mai creduto alla morte della sua creatura ma a causa della perfidia di una persona influente, non ha mai potuto tornare in Inghilterra a cercare il figlio, nato fuori dal matrimonio e frutto del grande amore tra lei e Lord Astbury.
Affida perciò al pronipote la missione di scoprire cosa ne sia stato del figlio, perché lei sa che è ancora vivo. 
Gli affida anche le sue memorie in cui racconta la storia della sua vita.
 
"Ti affido queste memorie perché il mio passato sarà il tuo futuro."


Purtroppo, pochi giorni dopo sente il "canto" che annuncia la dipartita del figlio e annota la data e l'ora per lasciare un ulteriore indizio ad Ari. 

Anni dopo, Ari è diventato un imprenditore di successo. Anahita ormai è morta, e lui decide di mantenere la promessa fatta alla bisnonna. 

Intanto in Inghilterra, ad Astbury Hall, una troupe cinematografica sta girando un film con l'attrice del momento, Rebecca Bradley,  somigliante come una goccia d'acqua alla compianta padrona del maniero ormai in rovina proprio come tanti anni prima, quando i dollari della ricchissima Violet, ereditiera americana, l'avevano riportato all'antico splendore. Ma cosa è successo veramente un secolo prima? E se non è morto, dov'è finito il figlio di Anahita? A queste domande dovrà rispondere il giovane Ari e proprio come gli ha predetto Anahita, proprio nell'antica magione degli Astbury incontrerà il suo futuro. 




Dai fastosi palazzi indiani alle fredde dimore inglesi, l'autrice narra la storia di un grande amore che trascende la morte, fra amicizie indissolubili, atroci vendette e tradimenti, dipingendo nel contempo un godibile affresco della società inglese degli anni Venti, quando l'aristocrazia impoverita era costretta a scendere a patti con le nuove classi borghesi emergenti.




Una vicenda toccante, drammatica e molto intensa che mi ha emozionato profondamente e la cui lettura consiglio caldamente a chi cerca una storia di ampio respiro e suggestione.

Le immagini del post sono tratte da Pinterest.

2 commenti:

  1. eh la riley mi ha conquistata, e non solo per e con la saga delle sette sorelle!
    questo libro ce l'ho e ancora non lo leggo, in vacanza voglio recuperare!!
    bellissima recensione, mi hai fatto venir voglia di non rimandare troppo oltre la lettura!

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    Risposte
    1. Ciao Angela :) te la consiglio, è una storia magica e bellissima <3

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