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sabato 4 giugno 2022

Recensione "Il falconiere dei re" di Ornella Albanese





Puglia, dicembre 1250. L'imperatore Federico di Svevia è a caccia nelle sue terre. Lo accompagna un giovane falconiere, Matthias: è di umili origini, eppure in lui il sovrano ha riconosciuto la sua stessa passione per il sapere e per la vita, oltre che per la caccia, e gli ha affidato da addestrare il suo uccello più maestoso, un astore forte e bizzoso. Lontani per età, provenienza e destino, i due uomini sembrano legati da un vincolo arcano.
E quando un improvviso malore costringe Federico a fermarsi a Florentinum e in pochi giorni lo porta alla morte, è proprio Matthias che gli rimane accanto. Giorno e notte, come farebbe un figlio, ne ascolta i segreti e fa propria la sua visione. Decide così di votare la vita alla famiglia sveva e ai figli di Federico: il tormentato Corrado, Enzio prigioniero a Bononia, e soprattutto il valoroso Manfredi. Accanto a lui una donna altrettanto appassionata che Matthias ha sempre creduto irraggiungibile, Lucretia di Torre Ventosa, nobile e bellissima.

Tra gli intrighi e le lotte per la successione, in un avventuroso viaggio che dalle terre di Puglia lo conduce nel cuore dell'odierna Bologna, Matthias impara a mettere in pratica l'insegnamento di Federico: avere dei sogni e combattere fino a quando non li trasformiamo in realtà.

Accuratissimo nella ricostruzione degli eventi storici, Il falconiere dei re è un romanzo avvolgente e ricco di colpi di scena, che restituisce tutto il fascino e il mistero di uno dei momenti cruciali della storia italiana.





La mia opinione



Romanzo di grande respiro e suggestione, "Il falconiere dei re" riesce a far rivivere un'epoca lontana, la Metà del Duecento, attraverso la visione di un umile falconiere, Matthias. Per caso il ragazzo affianca l'imperatore Federico II di Svevia negli ultimi giorni della sua vita quando, colto da un grave malore durante una battuta di caccia, viene condotto nella domus di Florentinum invece che alla reggia di Lucera.


Sono sempre stata affascinata da Federico II, la cui vita è più appassionante di un romanzo, e conoscevo l'esistenza della profezia che lo tenne sempre lontano da Florentia (Firenze) per sfuggire alla morte annunciata. Eppure, quando suo malgrado si ritrova in quel che deve essergli sembrato il compimento di quanto gli era stato vaticinato, l'uomo cede alla disperazione, invece l'imperatore reagisce con la consueta energia e prepara la successione nei minimi particolari.


"Ci sono disegni, Matthias. Disegni imperscrutabili che ti inseguono come mastini crudeli dal giorno della nascita fino a quello della morte. Nel mezzo c'è la vita e, per quanto ci diamo da fare, alla fine è solo una manciata di sabbia che scorre in una clessidra."



Fin da bambino Matthias è sempre stato attratto dalla figura dell'imperatore che condivide con lui l'amore per i falconi.


(...) Guardava lontano, forse più lontano dell'orizzonte, aveva pensato. E d'altra parte l'orizzonte per Federico esisteva solo perché fosse superato. Il suo sguardo si spingeva sempre oltre.


 

Immagine tratta da Wikipedia




Federico muore quasi subito, eppure la sua figura è così imponente da impregnare tutto il romanzo fino alla fine. I suoi insegnamenti, le parole, le azioni, plasmano non solo gli eventi ma anche la vita di Matthias che riesce a cambiare la sua condizione proprio grazie alla benevolenza dell''imperatore. Il vero perno della narrazione è Federico perché tutti gli altri personaggi si muovono e agiscono, sospinti dal vento delle passioni, ma tutto riconduce sempre alla luce che si è spenta con la sua morte improvvisa.

Fin da quando lessi "Il volo del falco" qualche anno fa, della stessa autrice, nutrivo la speranza di un'opera dedicata alla dinastia sveva e con quest'ultimo libro Ornella Albanese ha superato se stessa e tutte le mie aspettative, riuscendo a far rivivere come in un meraviglioso arazzo medievale, non solo l'imperatore e le sue donne ma anche i suoi figli: Corrado, il nobile Enzio, l'intrepido Manfredi con la figlioletta, la piccola Costanza. Tutti appaiono ai nostri occhi non come fantasmi sbiaditi dal tempo, ma vividi e attuali nella loro umanità, fra pregi e difetti. 

Le vicende di fantasia narrate nel romanzo sono intrecciate così abilmente con la Storia conosciuta che risultano verosimili, anzi avvincenti.


Con la sua scrittura visiva e nello stesso tempo introspettiva, l'autrice riesce a regalare ai lettori grandi emozioni e, non lo nascondo, a un certo punto sono stata travolta da un'intensa commozione. 
Il romanzo è ricco di personaggi splendidamente caratterizzati in cui l'autrice sembra aver profuso un po' della sua anima. Alcuni ti rubano il cuore, a partire dal protagonista, il giovane Matthias, per finire a  Federico, Enzio e Manfredi. 

Per quanto riguarda le figure femminili, oltre a quelle legate alla dinastia sveva che risplendono in tanti graziosi cammei, mi hanno colpito le abbadesse. Pur restando confinate in convento mi sono sembrate le donne più libere dell'epoca perché non dovevano sottostare più all'arbitrio della famiglia d'origine né a quello di un marito.

La baronessa Lucretia di Torre Ventosa è anch'essa una bella figura femminile che si ribella alle imposizioni paterne e cerca una sua strada che la conduca lontano. Il suo cammino s'incrocia spesso con quello di Matthias, il "villico", il falconiere divenuto celebre nell'impero perché depositario delle ultime confidenze dell'imperatore. Leale e coraggioso, Matthias impersona la figura dell'eroe che non si arrende alla sorte avversa, ma continua a lottare, nonostante le sconfitte, fino a piegarla al suo volere. "I sogni si afferrano" gli ha insegnato Federico sul suo letto di morte e lui combatte per farlo. Anche quello di un amore impossibile.



A questo punto voglio spendere due parole per Vento, l'astore, il falcone che Federico lascia in eredità a Matthias.

L'imperatore era un esperto di arte venatoria tanto da scrivere un trattato sulla falconeria. In un'epoca in cui guerre e carestie spesso distruggevano i raccolti, potersi procurare della selvaggina poteva fare la differenza fra la vita e la morte. E' proprio grazie all'abilità del falco che Matthias riesce a sfamare se stesso e la sua numerosa famiglia. Ma Vento non è solo un mezzo di sostentamento o un caro ricordo di Federico, costituisce anche un marcatore del tempo che passa, il leitmotiv della storia che con i suoi voli lega fra loro le varie parti e dà continuità al racconto.


"Lancialo" disse l'imperatore.

Lui portò avanti il braccio. L'uccello stava immobile, in attesa, gli artigli ben saldi sul guanto di cuoio. Ne avvertiva la tensione.

Gli tolse il cappuccio e gli occhi rotondi, di un giallo chiaro a denotare la sua giovane età, guizzarono subito su di lui. Curiosi e rapaci. Con gesto lento sganciò la catenella che lo assicurava al suo polso. Lo vide spalancare le ali, impaziente. Già pregustando l'eccitazione del volo e della caccia. 


Immagine tratta da Pinterest


All'inizio del romanzo Vento è un giovane rapace appena addestrato, poi man mano che il tempo passa notiamo i suoi occhi mutare dal giallo all'arancio e infine al vermiglio. Come il falco, anche Matthias subisce un'evoluzione: da ragazzo inesperto si trasforma in giovane uomo e infine in uomo maturo. L'ultimo regalo dell'imperatore è volato via da tempo, ma anche Matthias ormai ha imparato a volare in alto.

Consigliatissimo a chi ama i romanzi storici, le delicate storie d'amore e vuole approfondire le vicende degli Svevi. Complimenti all'autrice per quest'opera indimenticabile!


   

Immagine da Wikipedia

2 commenti:

  1. erielle, questo romance mi sembra proprio bello! anch'io sono sempre stata affascinata dalla figura di Federico II di Svevia, che tra l'altro è morto in un borgo non lontano dalla mia città (a Castel fiorentino).
    Grazie per questa recensione, non conoscevo il romanzo (l'autrice di nome/fama, sì).

    Buona domenica pomeriggio :))

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    Risposte
    1. Ciao Angela :o), si tratta di un romanzo storico davvero bello che ti consiglio di cuore. Passano i secoli ma la leggenda del Puer Apuliae continua ad irretire col suo fascino misterioso... Buona domenica pomeriggio anche a te <3

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