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giovedì 15 giugno 2023

Recensione "Una moglie in eredità" di Mariangela Camocardi (HistoricalRomance - DriEditore)

 






Mi ha ingannato.Ora è mia moglie.
E questa sarà la mia vendetta.

Il conte Rainer Aliprandi ha ereditato il titolo.
Viola Anceschi è la donna che ha ereditato tutto il resto.
Come stabilito dal testamento, lo zio gli lascia perfino una moglie… che non vuole.
Lei è disposta a tutto pur di restituirgli ciò che gli spetta, perfino farsi sposare con l’inganno.
Lui, d’altro canto, è determinato a vendicarsi.
A qualunque costo.

***ROMANZO AUTOCONCLUSIVO***


❤❤❤❤❤


La mia opinione


Come sapete, amo moltissimo il romance storico e quando esce un nuovo libro di Mariangela Camocardi,  non me lo lascio certo sfuggire.
"Una moglie in eredità" racconta la storia di Viola Anceschi, un'orfana che vive con la madre e il patrigno ai confini del Castellaccio, una dimora nobiliare al centro di una ricca tenuta nelle campagne della pianura Padana.

Sfuggita al tentativo di stupro perpetrato dal patrigno, Viola viene salvata da un uomo buono, il conte Filippo Aliprandi che da quel momento la protegge come un padre affettuoso.


Il conte è il padrone del Castellaccio, e usa tutta la sua influenza per tutelare Viola e la madre, la sfortunata Cordelia, e scacciare il patrigno. Mentre la donna si cura, Viola viene invitata a trascorrere le estati nella residenza nobiliare scatenando il malanimo degli abitanti del luogo e soprattutto della moglie del conte, Malvina.
Oltre ai conti Aliprandi, al Castellaccio vivono le vecchie zie e alcune nipoti nubili, ma soprattutto l'erede di Filippo, il giovanissimo Rainer, un adolescente che passa il suo tempo a scorrazzare per la campagna sul suo stallone e si diverte a stuzzicare Viola, geloso della predilezione dello zio per la fanciulla.
Viola sa di non essere accettata dai numerosi abitanti del Castellaccio e preferirebbe restarsene a casa ma non vuole dispiacere a Filippo, che l'ama come una figlia, perciò si sottopone alla tortura di passare del tempo in casa sua, finché non le capita un incidente da cui sarà proprio Rainer a salvarla.

Passano gli anni e Viola non è più una ragazzina ma è divenuta una donna. Anche Rainer nel frattempo è cresciuto e quando arriva il momento di ereditare il titolo dimostra di essere diventato un uomo deciso a fare il suo dovere, cioè proteggere la pupilla dello zio come quest'ultimo avrebbe voluto. Tutto cambia, però, quando viene letto il testamento. A Rainer va solo il titolo ma la vera ricchezza è tutta per Viola. A meno che... i due non si sposino riunificando il tutto.


Comincia così una lunga lotta fra i due che li porterà a scontrarsi ripetutamente perché sono entrambi forti e orgogliosi. 

"Una moglie in eredità" è una storia brillante, dal ritmo sostenuto. 
Con la consueta maestria, l'autrice ha creato un piccolo mondo ricco di personaggi dai ruoli ben definiti che si muovono e agiscono in maniera credibile.


I protagonisti sono entrambi affascinanti. 
Viola conquista subito la solidarietà del lettore per la drammaticità degli eventi che si trova a vivere ma non si piange addosso e trova sempre la forza di reagire. Rainer, nella migliore tradizione dell'autrice, è un maschio alfa focoso, passionale, deciso e brillante ma anche testardo e arrogante che a volte meriterebbe un paio di schiaffi.


Molto curata l'ambientazione, con una menzione di merito per i personaggi secondari, prima di tutto i domestici, Serse e Gelsina, ma anche lo stuolo di zitelle, parenti povere, amministratori e governanti che affollano il castello e rendono la storia più credibile. 
Non mancano i colpi di scena inaspettati e gli episodi spassosi, come quello del forzato matrimonio in un bordello, come anche gli antagonisti che rendono più movimentata la vicenda.


In conclusione, "Una moglie in eredità" è stata una lettura gradevolissima, una storia avvincente, che consiglio a chi ama il romance storico. Complimenti all'autrice!

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