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mercoledì 1 marzo 2017

Recensione "La barriera" di J.D.Horn



Bellissimo! Ho cominciato a leggere questa storia sabato sera e sono rimasta così coinvolta da non riuscire più a staccarmene fino alla fine, insomma ho fatto l'alba e per fortuna era domenica. Un romanzo ricco di mistero in cui nessuno è chi dice di essere. I colpi di scena fioccano e quando si crede di aver capito tutto ecco che l'autore ci riserva ancora altre sorprese: incredibile!


Trama: Savannah è considerata un gioiello del Sud degli Stati Uniti, una città piena di bellezze, segnata da un passato ricco e non privo di stravaganze. Alcuni potrebbero anche dire che ha qualcosa di magico... Ma, ai non iniziati, Savannah mostra solo il suo lato positivo e i suoi modi gentili. Chi la conosce bene, però, sa che dietro lo sfarzo coloniale e il fascino da piccola città c’è un mondo in cui si tratta con rispetto la stregoneria, si teme l’Hoodoo e gli spiriti restano intrappolati sulla terra.
Mercy Taylor ha fin troppa dimestichezza con il lato soprannaturale di Savannah, visto che fa parte della più potente famiglia di streghe del Sud. Tuttavia, lei è nata senza poteri... Cresciuta senza poter praticare la magia, all’ombra della carismatica e dotatissima sorella gemella, Mercy è sempre stata comunque soddisfatta della propria vita. Ma quando una serie di avvenimenti, che culminano con la morte della matriarca dei Taylor, scava un vuoto nelle fondamenta mistiche di Savannah, si trova catapultata in un mistero che potrebbe distruggere la sua famiglia... e liberare forze oscure che le streghe Taylor hanno tenuto a bada per generazioni. Con La barriera, il primo libro della serie Le streghe di Savannah, J.D. Horn intreccia magia, storie d’amore e di tradimento in un fantasy affascinante, di ambientazione contemporanea dalle tinte Southern Gothic.


Il romanzo è scritto in prima persona, quindi ci immedesimiamo subito nella protagonista, Mercy
La ragazza fa la guida turistica a Savannah, una città sulla costa della calda Georgia. Purtroppo è l'unica della famiglia a essere nata senza magia e quindi viene considerata dalla zia Ginny, la matriarca delle streghe Taylor, una minorata da trattare con disprezzo e tenere a distanza. Lo stesso atteggiamento dello zio Connor che la chiama "la delusione" nonostante l'abbia cresciuta insieme alla zia Iris.
Gli altri componenti della famiglia sono il simpatico zio Oliver che purtroppo passa poco tempo in città e la zia Ellen che piange l'amara perdita del marito e del figlio.  
Dei genitori di Mercy, si sa poco. La madre è morta nel dare alla luce le gemelle, mentre il nome del padre resta un mistero. Tutte le attenzioni sono per la sorella gemella Maisie, la cocca di zia Ginny, che l'ha allevata perché le succeda nella guida della famiglia e diventi la nuova ancora, la protezione della terra contro le forze del male. 

La temibile matriarca convoca Mercy a casa sua, ma quando la ragazza va a trovarla la trova morta ammazzata.  
Inizia il mistero: chi potrebbe aver ucciso una strega potentissima che non temeva niente e nessuno?
I Taylor sono sconvolti e preoccupati perché se qualcuno è riuscito a eliminare la più potente di loro, vuol dire che sono tutti in pericolo.

Piano piano si scopre la vera personalità della vittima che non godeva certo dell'affetto e della considerazione della famiglia, anzi tutti avevano motivo di odiarla, così  sono tutti sospettati. 
A complicare la matassa, Mercy si è innamorata di Jackson, il fidanzato della sorella e non riesce ad amare Peter, l'amico che invece l'ama da impazzire... 

Per non far soffrire la sorella e l'amico, Mercy si era recata da madre Jilo, una fattucchiera, per chiederle di farla innamorare di Peter grazie a un sortilegio e mettere tutto a posto. Le cose, però, prenderanno un'altra piega.
A un certo punto Mercy capirà che non può fidarsi più di nessuno, neanche di chi conosce da una vita e afferma di volerle bene. 

Bellissima storia che mi ha entusiasmato come non accadeva da tempo, infatti mi ha catturata senza darmi un attimo di tregua. Ho trepidato insieme alla protagonista e sofferto con lei.
Il libro sembra un gioco di incastri, ogni storia ne contiene un'altra. Il ritmo narrativo è incalzante. I personaggi sono tratteggiati così bene  nei loro difetti e virtù da apparire credibili e realistici, nonostante si tratti di streghe e stregoni, grazie anche al prefetto intreccio delle dinamiche familiari.

La barriera fa parte di una serie ma è autoconclusivo perciò si può leggere anche da solo, tanto più che quelli successivi non sono stati ancora tradotti. 


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