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lunedì 13 gennaio 2020

"Il principe corvo" ovvero "Il principe e la preda" di Elizabeth Hoyt - Recensione

Il principe e la preda (I Romanzi Oro) (Trilogia Princes Vol. 1) di [Hoyt, Elizabeth]

Little Battleford
Inghilterra, marzo 1760

Anna Wren, giovane vedova, sta tornando a casa quando, a una curva del sentiero, si trova di fronte un cavaliere che cavalca seguito dal suo grosso cane. Il cavallo s'impenna, spaventato, e il cavaliere viene disarcionato atterrando nel fango.
Anche Anna finisce inzaccherata e viene aspramente redarguita dall'uomo perché non avrebbe dovuto camminare in mezzo alla strada. 
Dopo un colorito scambio di idee, tornata a casa, la donna si ritrova a fronteggiare i soliti problemi economici che stanno diventando sempre più gravi.
Anna vive con l'anziana suocera ed entrambe sono vedove. I risparmi sono finiti e il denaro scarseggia. 
Dopo aver cercato inutilmente un lavoro ed essere stata umiliata dalla moglie del signorotto locale, Anna, per risollevare le finanze familiari, decide di proporsi come segretaria di Edward de Raaf, conte di Swartingham. 
Uomo duro e scontroso, Edward ha già fatto scappare diversi dipendenti e nessuno vuole lavorare per lui. Il suo amministratore è disperato perciò decide di prendere in prova Anna per ricopiare dei documenti almeno finché il conte non sarà ritornato da Londra, dove si reca periodicamente.
Quando Edward e Anna s'incontrano, scoprono con un certo imbarazzo, di essersi già scontrati  sul sentiero.
Anna ha dimostrato fin dal primo momento di non temerlo, perciò Edward riesce a superare l'istintiva diffidenza verso il fatto di avere una donna come segretaria e l'assume. Inoltre, l'attrazione fra loro è forte fin dal primo momento e cresce ogni giorno. 
Col tempo, fra i due si crea una certa confidenza.
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Edward non è il solito damerino che non sa come ingannare il tempo. Appassionato di scienze agrarie, è abituato a occuparsi in prima persona delle sue terre e non ha paura di sporcarsi le mani, magari tuffandosi in un torrente per riacciuffare una pecora smarrita.
Essendo rimasto l'ultimo della sua casata, sterminata da un'epidemia di vaiolo, sente molto la responsabilità di trasmettere il suo nome a un erede.
Purtroppo, Anna è stata sposata per diversi anni senza riuscire a concepire figli, inoltre è socialmente inferiore al conte, quindi nonostante il feeling che si è creato,  non è proprio la candidata ideale per il ruolo di contessa.
Edward  decide perciò di ignorare l'attrazione che sente per lei e si reca a Londra dove prenderà accordi per sposarsi con una giovane nobildonna.
Intanto Anna salva una ragazza che ha trovato tramortita in un fosso e che scopre essere una prostituta.
Naturalmente per aiutare la poveretta è costretta a sfidare la mentalità ristretta dell'epoca perché una signora "per bene" non avrebbe dovuto avere contatti con una prostituta.
Perfino Edward , che usufruisce periodicamente dei servigi di una "casa" - l'Antro di Afrodite - la rimprovera per aver messo in pericolo la sua reputazione ospitando la donna ferita in casa sua.
Naturalmente Anna gli risponde picche e quando scopre che Edward si recherà di nuovo a Londra per soddisfare i propri desideri, prende una decisione temeraria: introdursi nel bordello frequentato dal conte e passare con lui una notte di passione…

❤️💛❤️

Ho letto questo libro perché avevo voglia di leggere un bel romance storico e sono stata invogliata da una recensione entusiastica che avevo letto. 
Mi è piaciuto? Sì, molto, anche se non sono arrivata proprio all'entusiasmo.
Il titolo originale del romanzo è Il principe corvo e secondo me sarebbe stato molto più appropriato di quello italiano, tanto più che Anna non mi è sembrata affatto una preda indifesa, anzi.

Quello che non mi ha convinto è come sia possibile che una serissima vedova di campagna, figlia di un vicario, si trasformi da un giorno all'altro in un'esperta cortigiana per concedersi un'avventura col suo datore di lavoro.
Una trama credibile nel mondo di oggi, ma inverosimile se ambientata nella bigotta società dell'epoca. Passi l'aiuto concesso alle prostitute che comunque rientra nella carità cristiana, ma la tranquilla Anna che si scatena in una casa di appuntamenti mi è sembrata un po' troppo "moderna" ecco.
Egyptian Cinderella

Anche il fatto che nel Settecento un aristocratico avesse una segretaria donna mi è sembrata una cosa non aderente alla realtà storica. 

Comunque,  a parte queste considerazioni che mi hanno lasciata un po' perplessa, la storia è godibilissima.
Ho amato il libro e i suoi protagonisti. Anna ha solo trentun'anni, ed è  rimasta vedova già da sei. Anche prima della morte del marito ha  dovuto sopportarne l'indifferenza e i tradimenti, perciò si capisce che non vive certo nel suo ricordo. Cerca di affrontare la vita con una certa ironia, ma la solitudine le pesa e quando capisce di amare Edward ma di non poter stare con lui decide di concedersi almeno una notte d'amore.

Bello il rapporto di Anna con la suocera, più da madre e figlia che da suocera e nuora.

Edward non è proprio un adone: pur avendo una certa prestanza fisica, non è bello ed ha il volto butterato dal vaiolo che gli lasciato anche molte cicatrici sul corpo villoso. Il dolore per la perdita della famiglia l'ha reso duro, irascibile.
E' un uomo abituato a essere servito e riverito perciò l'insignificante vedova che non lo teme come tutti gli altri, colpisce subito la sua immaginazione.
Lei, d'altro canto, riesce a vedere oltre le cicatrici e lo conquista.
In effetti, non si può non amare quest'uomo che nasconde dietro una ruvida scorza un cuore d'oro. 

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Infatti, quando Edward si rende conto di chi sia in realtà la cortigiana mascherata che l'ha intrattenuto con tanta passione, dapprima monta su tutte le furie, ma poi decide di assumersi le sue responsabilità (e quali?, visto che è stata lei a prendere l'iniziativa...) per aver compromesso la sua bella e si comporta con molta nobiltà d'animo. 

E' per questo che amiamo i romance, no? Dove li trovi nella realtà simili gentiluomini che proteggono sempre e comunque le loro donne? ;o) 

Nel complesso un bel romance, ben scritto, con protagonisti  tratteggiati perfettamente, mai scontati, una trama avvincente. 
Edward e Anna avranno il loro lieto fine ma dovranno faticosamente conquistarselo.


Il libro è arricchito da molte citazioni. Ogni capitolo è introdotto da un brano della fiaba "Il principe corvo" costituendo in pratica una doppia lettura e solo alla fine se ne comprenderà il motivo. Un particolare che ho molto apprezzato. 

Lettura scorrevole, ideale per trascorrere qualche ora di svago. 

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