TITOLO: Olio su Tela
AUTORE: Tatjana Ciotta
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: narrativa generale (storico/romance)
FORMATO: Ebook (2,99, in offerta lancio a 2,69) - Cartaceo (15,90)
RELEASE DATE: 09.03.2022
DISPONIBILE SU AMAZON E IN KINDLE UNLIMITED
Quanto può fare male la verità?
A Boston c’è una piccola casa d’aste e nessuno, davvero nessuno, immagina quello che può accadere quando vengono recapitati lì gli oggetti appartenenti a Eloise Flannery. Non si conosce molto di questa donna, se non che la sua vita è stata segnata da un tragico episodio e che è morta in solitudine nell’immensa Magnolia Hall. Tuttavia, c’è un mistero molto più grande da svelare: tra i suoi effetti personali vengono rinvenuti un violino rotto e un quadro di un pittore famoso, noto per aver dipinto sempre lo stesso soggetto femminile in ogni sua opera.
Eppure, questa volta la donna che viene ritratta è un’altra: non più occhi azzurri come il cielo, ma verdi come il più bello dei prati; non ci sono capelli rossi fiammeggianti, ma boccoli biondi. E tra le mani della misteriosa ragazza un violino, quel violino.
L’attenzione mediatica è immediata, i collezionisti sono in fermento, ma c’è molto di più: quel quadro e quel violino sono il legame con un passato che verrà fuori grazie a lettere, fotografie, oggetti perduti. E sarà capace di raccontare una storia che attraversa generazioni e unisce da un capo all’altro del mondo, tra guerre, lotte interiori, amori dirompenti e affetti devastati dall’egoismo e dal dolore.
TRAMA
In una piccola casa d’aste di Boston stanno per essere messi in vendita alcuni oggetti appartenuti a una donna morta in solitudine in una grande villa della città. Tra questi, un misterioso ritratto a olio da subito riconosciuto come un originale di un artista del XIX secolo. L’uomo è noto per aver dipinto sempre lo stesso soggetto, ma questa volta l’opera ritrae una sconosciuta con un violino. Qual è la storia che si cela dietro quelle pennellate? E chi è la donna dipinta? Mentre la casa d’aste s’impegna per sbrogliare il mistero, frammento dopo frammento viene fuori, attraverso lettere, parole e ricordi, una storia fatta di guerre, ossessioni, amori e amicizie che hanno lasciato tracce indelebili nel tempo.
Il romanzo è tra i 90 selezionati della VII edizione del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como e si è aggiudicato il secondo posto alla II edizione del Premio letterario nazionale Città di Grosseto "Amori sui Generis".
L’AUTORE
Tatjana scrive dall’età di 15 anni.
Dopo una breve parentesi self-publishing nel 2006 con il romanzo fantasy La voce, ritirato dopo pochi mesi, si cimenta nella stesura di copioni teatrali per l’infanzia (Il Grande Libro delle Fiabe, Il Giardino Segreto tratto dall’opera di F.H. Burnett e La leggenda del tesoro sommerso) in seguito anche interpretati e diretti.
Col romanzo di una vita Olio su tela, iniziato durante gli anni del liceo, riscritto negli anni e giunto alla sua versione quasi-definitiva nel febbraio 2020, rientra nei 90 selezionati del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como – VII Edizione e si aggiudica il secondo posto alla Seconda Edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Grosseto – Amori sui Generis.
ESTRATTI
1. «Sciogliti i capelli» chiese lui ardito, riprendendo in mano il carboncino.
Lei arrossì ancora, questa volta più violentemente. Sgranò gli occhi portandosi una mano esitante all’acconciatura.
Henry la guardò fremente. Non sapeva da quale recesso della mente fosse scaturito quell’impulso, ma le aveva veramente chiesto di sciogliere i magnifici capelli rossi. Là, sotto lo sguardo attento della signora Langton e di chissà chi altri…
La mano di Penny ricadde tremate lungo il fianco. Raccolse l’orlo dell’abito ampio, visibilmente turbata.
«Sarebbe davvero inopportuno, signor Bates» disse in un soffio, provando ad alzarsi.
Henry le prese la mano, senza che le signore se ne accorgessero. «Se vorrai, sarò ancora il tuo Henry» disse.
2. Henry guardò quella bocca rossa e umida, non voleva che Hellen andasse via. Né quella sera, né mai. Emise un suono rauco dalla gola e si sfilò la giacca damascata, poi si impossessò di nuovo delle sue labbra, dei suoi seni, dei suoi fianchi. La sentì gemere, sussultare e sospirare. Minuscole gocce di sudore imperlavano la sua fronte.
Era bellissimo.
Nessuna delle ragazze di Madame gli aveva mai dato quello che stava ricevendo da Hellen. Era diverso da qualsiasi cosa avesse mai provato.
Era come morire. Come nascere. Come se la sua vita iniziasse e finisse in quel momento, fra le sue braccia.
3. «Non lo so. Guarda questa carta intestata.» Passò a Claire un foglio ingiallito, piegato in quattro e rovinato ai bordi.
Claire lo raccolse con cura e lo spiegò facendo attenzione a non romperlo.
«Guarda l’intestazione, appartiene a uno studio legale. I soci si chiamavano Flannery e McKinley. Flannery come Eloise…»
Claire restò ferma a guardare i nomi sull’intestazione.
«Già. Eloise Flannery. Conosciuta come cantante di club col nome di Ella McKinley.»
4. «Ti ho amato, Julian. Come una donna ama un uomo.»
La fissò, battendo le palpebre. Il whiskey gli annebbiava la vista e gli confondeva i pensieri.
«Non mi stupisce che tu reagisca così. Non mi hai mai vista. Non in quel modo.»
Julian tacque ancora, poi distolse lo sguardo e si divincolò dalla presa.
J.J. sorrise. «Volevo che lo sapessi. Prima di dirti addio, per sempre. Volevo sapessi il male che mi hai fatto. Il male che hai fatto a Dylan, a Lily. Tu sei il male, Julian.»
Si alzò, lisciandosi l’abito, e si diresse alla porta. Una volta sull’uscio si voltò di nuovo.
«Vorrei non averti mai incontrato.»
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