I duchi ottengono sempre ciò che vogliono – oppure questa donna è un’eccezione?
L’eredità di Antonia Dane consiste in una casa che cade a pezzi, una famiglia segnata dalla disgrazia e una tenuta diroccata. In qualche modo, giura a se stessa di poter intraprendere una nuova vita, riabilitare il suo cognome e acquisire indipendenza. Ma non ha messo in conto un Duca come vicino di casa, e soprattutto il fascino di quell’uomo.
Marcus Renshaw, duca di Allington, brama le terre di Antonia – e vuole lei. I duchi non hanno bisogno di chiedere due volte, qualsiasi cosa desiderino, ma sembra che la signorina Dane sfugga a questo imperativo.
Ovviamente, i guardiacaccia del duca che la arrestano non contribuiscono a migliorare il loro rapporto, né tantomeno la presenza dell’amante di Marcus in visita alla tenuta. A un certo punto, l’arroganza e i titoli nobiliari, l’orgoglio e l’indipendenza dovranno essere accantonati per scendere a compromessi…
La mia opinione
Un romanzo che mi ha conquistata fin dalle prime pagine quando già si intuiscono i caratteri dei protagonisti, entrambi fieri e orgogliosi. La storia è avvincente e ben scritta, mai banale e sempre interessante, il ritmo è incalzante, la costruzione dei personaggi solida.
La mia preferita è Antonia, la protagonista.
In grandi difficoltà economiche dopo la morte del padre e del fratello, rei di aver dilapidato il patrimonio di famiglia e lasciato andare in rovina la tenuta e le terre, Antonia deve raggiungere Rye End Hall, l'antica dimora dei Dane, perché non ha altro posto dove andare.
Dopo la morte della madre, è cresciuta a Londra insieme alla prozia, lady Honoria, ma una grave malattia fornisce ai nipoti della donna il pretesto per mettere alla porta Antonia. Amareggiata e con pochi soldi, insieme alla fedele Donna, la sua dama di compagnia, si ritrova a viaggiare su una carrozza pubblica verso l'Hertfordshire.
All'improvviso, un incidente manda sottosopra il mezzo di trasporto.
Il provvidenziale intervento del duca di Allington, di passaggio sulla stessa strada, evita che i malconci passeggeri passino la notte all'adiaccio.
Invece di essere grata dell'aiuto insperato, Antonia fa dell'ironia sull'operato dell'aristocratico anche se, sotto sotto, sembra solo piccata perché lui non l'ha degnata di uno sguardo.
Lo stesso giorno, Antonia viene catturata dai guardiacaccia del duca che la scambiano per una bracconiera e la portano al suo cospetto per essere giudicata, visto che Marcus svolge anche le funzioni di magistrato locale. L'equivoco sarà chiarito ma l'incontro/scontro fra i due è esilarante. Due volontà forti si misurano in quello che sarà il primo dei tanti confronti fra loro.
Marcus Renshaw ha solo trent'anni ed è profondamente pervaso da dignità ducale e arroganza maschile. L'ostinazione di Antonia che gli tiene testa con determinazione e non vuole cedergli neanche un palmo delle sue terre, lo diverte e lo indispone in eguale misura.
L'attrazione fra Marcus e Antonia è palpabile ma il sentimento fra loro si sviluppa piano piano, e la storia d'amore si evolve in maniera equilibrata e non scontata. Non mancano le sorprese e i colpi di scena.
Il romanzo mi è piaciuto molto. Grazie alla scrittura "visiva" dell'autrice, ho potuto vedere la casa diroccata, piena di topi e ragnatele, pian piano riprendere vita e riacquistare l'antico splendore grazie all'intraprendenza della protagonista, la primavera nella campagna inglese costellata di graziosi villaggi, la sfavillante magione del duca che, al contrario dei Dane, ha saputo amministrare con profitto il suo patrimonio.
Antonia non è una svenevole fanciulla dell'alta società, ma una donna pratica, pronta a rimboccarsi le maniche perché sa che per uscire dalle difficoltà bisogna darsi da fare in prima persona e non aspettare la grazia dall'alto (in questo caso sperare di accalappiare un duca). Sa che quando si tocca il fondo, poi si ritorna a galla.
"Non serve a niente lagnarsi. Le cose possono solo migliorare."
Ottimismo e buona volontà non le impediscono di commettere errori, causati dall'inesperienza, però la sua determinazione impressiona favorevolmente il duca. Antonia non è insensibile al fascino di Marcus, ma come potrà essere sicura dei sentimenti di un gentiluomo fin troppo sicuro di sé? Forse vuole solo impadronirsi delle sue terre col matrimonio, dato che lei non vuole venderle... Insomma, la storia d'amore è tutta in salita.
Antonia è un'eroina che ispira simpatia e solidarietà. Ne ho apprezzato l'ironia, l'intraprendenza, la fierezza.
Una nota di merito per il personaggio di Donna, più un'amica fedele che una dama di compagnia, e per quello della vecchia prozia.
L'unico neo del libro è stata la grande quantità di refusi e imperfezioni che disturba la lettura.
Consiglio il romanzo alle amanti del genere.
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