venerdì 28 novembre 2025

Recensione "Il sentiero dei passi perduti" di Liberty Rose (MIKOS Vol. 9)

 


Due volti, una verità sepolta dal tempo.
A pochi giorni dalle nozze, Hanna riceve una foto che sconvolge tutto ciò che credeva di sapere sulla propria vita. Una madre scomparsa, un passato mai raccontato, e un’isola greca dove il destino l’attende.
Tra imprevisti, rivelazioni e l’incontro con Alexios, un uomo dal fascino oscuro e dai segreti profondi, Hanna inizia un viaggio che cambierà ogni cosa: chi è davvero? E quale legame la unisce alla famiglia Karydakis e alla misteriosa Yiota, la donna che ha segnato per sempre la vita di chiunque l’abbia conosciuta?

Un romanzo intenso, sensuale e ricco di colpi di scena.
Ultimo imperdibile capitolo della serie MIKOS.

La mia opinione
 
Il degno finale  di una serie che ho seguito con grande piacere, attratta da tante storie interessanti, intense e ricche di emozioni.
"Il sentiero dei passi perduti" non fa eccezione. Squarcia un velo sul passato della famiglia Karidakis e fa luce sui misteriosi comportamenti di alcuni personaggi che hanno segnato la vita dei suoi componenti. 
Innanzi tutto comprendiamo perché anni prima Britt Ekberg, la madre della protagonista, ha abbandonato il marito e i figli ed è tornata in patria. Stanca dei continui tradimenti del marito e della vita grama su un'isola sperduta, pur essendo in attesa di un altro figlio, la donna ha preferito tornare in Svezia e rifarsi una vita risposandosi.
La lacerazione, però, non è stata scevra di conseguenze. Per tutta la vita si è creata una frattura fra lei e Hanna, la figlia nata dal precedente matrimonio. La ragazza ha sempre avvertito la disapprovazione della madre e per anni non ha saputo a cosa attribuire il distacco emotivo ostentato nei suoi confronti.
 
Alla morte di Britt la verità viene fuori. L'uomo che l'ha cresciuta e ha amato come un padre in realtà non lo è. 
 
Devastata, la ragazza manderà a monte le nozze imminenti e partirà per la Grecia, in cerca delle sue radici. 
Per uno scherzo del destino, giunta ad Atene, incontrerà proprio Alexios, l'uomo che anni prima è stato legato a  Yiota, la sorella scomparsa tragicamente a cui Hanna somiglia come una goccia d'acqua. 
Alexios è un uomo affascinante e sensuale, ma l'ama davvero o vuole solo rivivere il passato e l'amore perduto?
 
In quest'ultimo capitolo della serie ritroviamo tutti i personaggi che abbiamo imparato ad amare nei libri precedenti. Naturalmente c'è anche Yaya, la matriarca della famiglia Karidakis. La donna ha allevato i nipoti e, nonostante l'età, è pronta ad accogliere anche Hanna, giovane pecorella smarrita. Tutti vorremmo avere una nonna come lei.
La protagonista è la classica ragazza della porta accanto. Una persona semplice e buona, catapultata in una storia complicata.  Da un lato vuole conoscere le sue radici, dall'altro teme l'ingresso in un grande clan, lei che si è sempre considerata figlia unica. Riuscire a ritagliarsi uno spazio fra fratelli, sorelle, cognati, fratellastri e nipoti non le sembra un'impresa facile. 
Eppure, per i Karidakis, Hanna rappresenta un dono del destino, una rivincita dopo tante perdite, un regalo prezioso che solo raramente la vita fa.
Per Alexios la ragazza significa una seconda occasione. Con lei  riscopre  i sentimenti e la tenerezza soppressi tempo prima, quando l'abbandono di Yiota, una donna ambiziosa e spietata, l'ha ferito profondamente rendendolo un uomo cinico. Riuscirà a convincere Hanna della genuinità del suo amore dopo averla ingannata? Chissà.
 
Con una scrittura fluida, visiva, ricca di particolari l'autrice è riuscita a creare una storia avvolgente, che accoglie il lettore facendolo sentire a casa. I personaggi sono vividi, mostrano personalità complesse, ricche di sfaccettature, i drammi rappresentati sono realistici. 
Si entra nella storia e non si vorrebbe più uscirne, si soffre insieme ai protagonisti e si fa il tifo per loro. 
Consigliatissimo a chi ha già letto la serie Mikos e vuole assaporarne il gran finale, e a chi non l'ha ancora letta e vuole scoprirla, ma in tal caso consiglio di cominciare la lettura dal primo volume.  
Complimenti all'autrice!
 
  
 
  
  

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