lunedì 31 maggio 2021

Recensione "Il profumo della rosa di mezzanotte" di Lucinda Riley



Ben trovate, care lettrici romantiche! Per concludere maggio, il mese delle rose, vi propongo la mia ultima lettura: "Il profumo della rosa di mezzanotte" di Lucinda Riley. E' il primo libro che leggo di quest'autrice, molto nota per la serie delle sette sorelle, e sono rimasta incantata dalla sua bella storia. 

India, Darjeeling. 
È il centesimo compleanno di Anahita Chavan. Nonostante la sua famiglia si stia riunendo per festeggiarla, lei è avvolta da una nuvola di tristezza. Non c’è giorno che non pensi a suo figlio, che tutti credono morto da bambino. Ma il suo istinto sottile le dice che non è così: Anahita sa in qualche modo che è ancora vivo. Per questo consegna al nipote Ari un manoscritto dove ha annotato la storia della sua vita, nella speranza che il giovane possa scoprire quanto è davvero accaduto. 

Inghilterra, Dartmoor. 
La bella e famosa attrice americana Rebecca Bradley si trova ad Astbury Hall, l’antico castello scelto come set del suo nuovo film. Lord Astbury, schivo proprietario del maniero, si mostra fin troppo gentile nei suoi confronti e insiste sulla somiglianza tra Rebecca e sua nonna...

Sarà il viaggio di Ari in Inghilterra e l’incontro con Rebecca a gettare nuova luce sul periodo inglese di Anahita durante la Prima guerra mondiale e sull’amore tormentato tra lei e Donald, erede di Astbury Hall. Un viaggio alla scoperta delle proprie radici che gli darà modo di comprendere molto di sé e di svelare i segreti rimasti sepolti per intere generazioni.Avvolgente, serrato, magico, Il profumo della rosa di mezzanotte raggiunge il massimo dell’incanto e dell’emozione.

La mia opinione

Un libro stupendo che mi ha fatto rivivere le atmosfere suggestive dell'India coloniale e della vecchia Inghilterra agli inizi del Novecento.




La protagonista, Anahita, che nel suo paese è un'aristocratica, anche se decaduta, cugina di una Maharani e amica di una principessa, in Inghilterra viene giudicata inferiore solo per il colore della sua pelle.
Depositaria delle arti curative orientali tramandate nella sua famiglia di madre in figlia, usa le erbe ma anche la scienza occidentale per curare gli infermi guadagnando la gratitudine di alcuni ma anche il sospetto e la diffidenza di altri. 

La storia si svolge su diversi piani temporali fra passato e presente. 

All'inizio troviamo Anahita ormai centenaria che approfitta della riunione di famiglia per il suo genetliaco per individuare il nipote adatto a cercare la verità sulla scomparsa del suo primo figlio che è stato dichiarato morto con tanto di certificato firmato da un medico inglese. Lei è convinta che il suo primogenito sia ancora vivo anche se nessuno della famiglia crede alla sua convinzione ritenendola la fissazione di una vecchia signora. Infine sceglie Ari, perché ha gli occhi blu come il nonno.  
La donna, "sente" quando qualcuno dei suoi cari la sta lasciando, perciò non ha mai creduto alla morte della sua creatura ma a causa della perfidia di una persona influente, non ha mai potuto tornare in Inghilterra a cercare il figlio, nato fuori dal matrimonio e frutto del grande amore tra lei e Lord Astbury.
Affida perciò al pronipote la missione di scoprire cosa ne sia stato del figlio, perché lei sa che è ancora vivo. 
Gli affida anche le sue memorie in cui racconta la storia della sua vita.
 
"Ti affido queste memorie perché il mio passato sarà il tuo futuro."


Purtroppo, pochi giorni dopo sente il "canto" che annuncia la dipartita del figlio e annota la data e l'ora per lasciare un ulteriore indizio ad Ari. 

Anni dopo, Ari è diventato un imprenditore di successo. Anahita ormai è morta, e lui decide di mantenere la promessa fatta alla bisnonna. 

Intanto in Inghilterra, ad Astbury Hall, una troupe cinematografica sta girando un film con l'attrice del momento, Rebecca Bradley,  somigliante come una goccia d'acqua alla compianta padrona del maniero ormai in rovina proprio come tanti anni prima, quando i dollari della ricchissima Violet, ereditiera americana, l'avevano riportato all'antico splendore. Ma cosa è successo veramente un secolo prima? E se non è morto, dov'è finito il figlio di Anahita? A queste domande dovrà rispondere il giovane Ari e proprio come gli ha predetto Anahita, proprio nell'antica magione degli Astbury incontrerà il suo futuro. 




Dai fastosi palazzi indiani alle fredde dimore inglesi, l'autrice narra la storia di un grande amore che trascende la morte, fra amicizie indissolubili, atroci vendette e tradimenti, dipingendo nel contempo un godibile affresco della società inglese degli anni Venti, quando l'aristocrazia impoverita era costretta a scendere a patti con le nuove classi borghesi emergenti.




Una vicenda toccante, drammatica e molto intensa che mi ha emozionato profondamente e la cui lettura consiglio caldamente a chi cerca una storia di ampio respiro e suggestione.

Le immagini del post sono tratte da Pinterest.

mercoledì 26 maggio 2021

Segnalazione "Quirks of Usa" di Matsuteia e Adele Ross - Intervista all'autrice

 





Bentrovati! Oggi partecipo al progetto "Diamoci 1 mano" ideato da Libri dal salotto" e vi presento un libro umoristico che mi ha colpita per la sua particolarità. Eccovi tutte le informazioni:

Titolo: Quirks of USA

Sottotitolo: Raccolta poco seria di leggi assurde che arrivano dal Nuovo Mondo

Autori: Matsuteia e Adele Ross

Uscita: 31 marzo 2021

Ebook: € 1.49 (€ 0.00 con KindleUnlimited)

Cartaceo: € 6.99

Editore: self-publishing

Pagine: 124

Genere: Raccolta umoristica


link d'acquisto: Quirks of USA: Raccolta poco seria di leggi assurde che arrivano dal Nuovo Mondo


TRAMA:

Prima di partire a leggere e, speriamo, a sorridere, un avviso ai naviganti di queste pagine è doveroso per cui ecco qui qualche parola utile a voi lettori!

Come molti sapranno tra le bizzarre abitudini che coltivo fin dalla tenera età ce n'è una che supera perfino la mia passione per la pizza.

Sto parlando dell'insana e quasi maniacale passione che nutro nel raccogliere notizie futili e inutili. Di qualsiasi genere, natura e riguardanti qualsiasi argomento. Insomma tutto ciò che non serve a nessuno e, spesso, non interessa quasi a nessuno io lo vado a scovare… e in questa mia appassionante attività ho trovato un alleato che ho deciso di coinvolgere nella stesura di questo libro. Sto parlando di Matsuteia con cui, come già saprete, condivido un passato letterario.

Insomma, per farla breve, il Matsu è un nerd come me e, come me, appassionato di cose futili e inutili. Anche lui ne ha collezionate un buon numero (meno di me vista la giovane età ma di anni ne ha ancora davanti per raggiungere i miei livelli).

Comunque, per non divagare oltre, posso annunciare che io e il Matsu abbiamo deciso di unire di nuovo le nostre forze e raccogliere in questo piccolo volume una serie di leggi inusuali e strane che arrivano dagli Stati Uniti d'America…

Ma prima di andare oltre è doveroso avvisare voi temerari che vi accostate alla lettura delle prossime pagine premettendo che queste leggi sono state raccolte negli anni, avendole trovate in giro un po' ovunque, partendo dalla rete fino ad arrivare a vecchi articoli su carta stampata e non siamo in condizione di garantire la veridicità nonché l’attendibilità delle stesse… insomma alcune di queste leggi potrebbero non essere più effettivamente in vigore, o potrebbero esistere ancora ma non avere più o addirittura non aver mai avuto una reale applicazione, altre ancora, infine, potrebbero essere solo false notizie inventate di sana pianta da chissà chi e chissà quando… in sintesi: niente di serio siamo comici!

Se siete pronti e intenzionati a immergervi nelle prossime pagine non vi tediamo oltre e vi auguriamo una buona lettura, condita (speriamo) da gustose risate.

La vostra Adele e il vostro Matsuteia.



DUE PAROLE SUGLI AUTORI:


Matsuteia è un giovane gameplayer e appassionato di fumetti, fantascienza e film che ha ereditato il suo essere nerd dalla madre che, casualmente, è proprio l'altra autrice del libro.

Adele Ross fa un sacco di cose nel mondo dei libri e della letteratura. Al contrario di Matsuteia scrive davvero (anche cose più serie se è ispirata) e per convinzione, non gioca ai videogames, però ama i fumetti, la fantascienza e i film come il Matsu.

In ogni caso, come specificato nella sinossi di questo libro, condividono sicuramente la maniacale passione di raccogliere informazioni inutili che condividono con chi li circonda senza cambiare loro minimamente l'esistenza.

Insieme hanno scritto a quattro mani anche il volume Volevo guidare l'Enterprise ma Kirk è arrivato prima: raccolta quasi seria di curiosità, amenità, varie ed eventuali sull'universo di Star Trek.





Ed ecco l'intervista che la frizzante Adele Ross mi ha rilasciato:

Ciao Adele, benvenuta!

Vuoi raccontarci com'è nata Adele Ross scrittrice?


Grazie Erielle per la tua ospitalità. Dunque andando alla genesi Adele Ross scrittrice nasce per caso a dire il vero. Io lavoro nel settore da diversi anni e in realtà ho sempre scritto ma il primo romanzo a firma di Adele Ross è uscito nel 2016 proprio per caso, come per caso è stato scritto. Ero in convalescenza a causa di un problema di salute e mi sono ritrovata a scrivere la storia di Tricia e Nathan, protagonisti del mio primo romanzo “Tutta colpa del matrimonio”, giusto per combattere la tristezza e la noia della degenza. Poi ho voluto provare a pubblicarlo senza troppe aspettative e da quel momento non ho più smesso di scrivere i miei romanzi e pubblicarli.


Riesci a conciliare questa tua passione con gli impegni familiari?

Perfettamente ma soprattutto anche grazie all'aiuto di mio marito e dei figli che sono incredibilmente collaborativi.


Molto simpatica l'idea di scrivere un libro insieme al proprio figlio. A chi è venuta l'idea?

Questo è il secondo libro che scriviamo insieme. L'idea in realtà è nata anche questa volta per caso, avendo in comune questa passione per le notizie strane e spesso inutili, abbiamo fatto un primo esperimento qualche tempo fa con Volevo guidare l'Enterprise ma Kirk è arrivato prima una simpatica raccolta di curiosità sulla saga di Star Trek e abbiamo visto che chi lo leggeva gradiva particolarmente, così abbiamo deciso di riprovarci con questo libro.


Quant'è importante la scrittura nella tua vita?

Essendo anche una ghost writer oltre che una scrittrice indipendente, caporedattrice per un magazine e occupandomi di consulenza a scrittori oltre a essere docente di scrittura in alcuni corsi, la scrittura nella mia vita è di quasi totalizzante perché è anche un lavoro oltre a essere un divertimento quando mi getto in uno dei miei romanzi umoristici.


Ogni scrittore è anche un lettore appassionato. Quali sono i tuoi generi preferiti? E gli autori?

Non ho un genere, se un libro mi interessa o mi attrae lo leggo indipendentemente dal genere, leggo di tutto. Idem per gli autori, ce ne sono alcuni che fanno parte del mio bagaglio culturale come Jerome K. Jerome o Daniel Pennac, Camus o John Dos Passos, Edith Wharton, Ishiguro, Nicholas Barreau, Orwell (ma sono solo alcuni presi a caso, la lista potrebbe essere infinita) e ce ne sono moltissimi che ho amato leggere, come amo moltissimo scoprire autori sconosciuti o insoliti che non circolano nei canali classici.


C’è un libro che ti è rimasto nel cuore o ha segnato in qualche modo la tua vita?

Più di uno, sarebbe difficilissimo scegliere. Tanti libri sono magari arrivati in momenti particolari, altri sono stati delle rivelazioni. Credo che sia impossibile fare una lista perché gli stessi libri letti in momenti differenti lasciano segni diversi in una persona per cui immagino ci sia una congiunzione particolare che faccia intersecare la nostra interiorità con le nostre letture. Ma questa è una mia opinione.


Come nasce l'idea di una storia? Come ti organizzi quando scrivi? Segui una scaletta o scrivi di getto?

L'idea nasce dalle cose più inaspettate, un profumo, una frase, una musica, un'immagine, che in genere fanno da scintilla alla mia fantasia. Da un particolare nasce una scena e la lascio decantare dentro di me per un lasso di tempo, se la scena resiste dentro di me un tempo sufficiente poi il resto della trama si dipana collegato a quella scintilla. All'inizio per i miei romanzi non utilizzavo scalette, scrivevo di getto, forse anche per liberarmi dalle catene del dovere, visto che scrivo di mestiere e quegli scritti sono obbligatoriamente subordinati a regole ferree. Ora creo scalette per tutto, in parte perché ho troppe cose per la testa e ho sempre il terrore di perdermi qualcosa, in parte perché sono arrivata a un punto in cui devo avere perfettamente chiaro (almeno a grandi linee) come inizia una storia, come si sviluppa per punti principali e come finisce. Mi do delle scadenze anche per i miei romanzi e mi fisso regole come non alzarsi dalla sedia prima di aver scritto un tot della trama o il numero di cartelle precise che deve comporre un capitolo.


Cosa provi quando inizi a scrivere una storia? E alla fine?

Paradossalmente, so che sembra assurdo, appena inizio a scrivere ho un breve momento di entusiasmo, poi provo la tentazione di mollare tutto e smettere di scrivere quella storia (da qui la necessità delle scalette), scrivo a singhiozzo fino a quella che ho stabilito essere la metà del libro, poi il tutto fila liscio e veloce fino alla conclusione. Alla fine la prima cosa che penso è: “finalmente posso chiudere questo libro e mi libero di questi personaggi”. I personaggi sono la cosa da cui sento maggiormente la necessità di staccarmi. Poi lascio decantare un po' il tutto prima di rileggerlo e passarlo al mio editor.


Parlaci dei tuoi sogni e progetti futuri. Ne hai altri che coinvolgono Matsuteia?

Tantissimi sogni, tantissimi progetti e sto già gettando le basi per costruirli, sempre nel settore dei libri, al momento io e Matsuteia non abbiamo altri programmi insieme ma io sto ultimando la stesura di un nuovo chick-lit che uscirà in autunno, una cosa divertente, romantica e un po' particolare.


Grazie di cuore per averci fatto conoscere qualcosa in più su di te e un grande in bocca al lupo per tutto!  

giovedì 13 maggio 2021

Segnalazione "Le Api di Waterloo" di Giulia De Martin





“Quello che c’è stato fra noi è condannato sia dalle leggi degli uomini che dalla legge del Cielo.

Possiamo solo accettarlo, conviverci e trarne il meglio possibile.”



TRAMA


Inghilterra, 1815


Phédre Hale, Marchesa di Northampton, ha solo vent'anni, quando si trova in balia della sorte avversa: Waterloo le ha strappato l’amato marito e la spensierata fanciullezza. La lady Northampton che amava trascorrere le giornate nella lussureggiante serra è ormai solo un ricordo. Phédre, però, sa che non può soccombere agli eventi e che l’unico modo per sopravvivere è assecondare la propria condizione. Intelligente e caparbia, non si tirerà indietro di fronte a niente per riacquistare sicurezza, anche se ciò significa sposare Edward Hale, l’irlandese dagli occhi di ghiaccio, erede del casato e cugino dell’amato marito disperso. Tuttavia, la vita spesso riserva risvolti inaspettati, fino a sgretolare anche la più solida certezza.

Le grandi tenute di campagna e i dolci pendii della brughiera fanno da sfondo a una storia d’amore e morte, rinascita e assoluzione, intrisa del profumo delle peonie e cullata dal ronzio delle api.

SCHEDA LIBRO

TITOLO: Le Api di Waterloo

AUTORE: Giulia De Martin

EDITORE: Words Edizioni

GENERE: Romance storico/Epoca Regency

FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (15,90)

PAGINE: 340





DISPONIBILE SU AMAZON

E IN TUTTE LE LIBRERIE




BIOGRAFIA AUTRICE:


Classe 1991, una laurea in letteratura inglese, una in giornalismo e due anni vissuti in Irlanda, Giulia De Martin oggi ha trovato la sua occupazione nel mondo del digitale, ma non ha abbandonato la sua passione per i classici e la loro bellezza. Vive fra le Dolomiti con un pallanuotista e due gatti, Loki e Thor, alternando web e carta stampata, lavorando come modella e viaggiando per l’Europa. Il romanzo storico è per Giulia il mezzo per trattare temi attuali e riflessioni profonde conferendo al tutto un’anima romantica. I suoi personaggi, donne forti e determinate che combattono per mantenere la loro posizione e felicità, rispecchiano le giovani di oggi, sognatrici e pragmatiche, che bevono la vita in un sorso solo assaporandone ogni goccia. Come la pioggia e la Scozia, il suo romanzo d’esordio, ha vinto i Watty’s per la categoria narrativa storica nel 2019, prima di essere pubblicato da Words Edizioni. Il romanzo è stato per mesi tra i Bestseller Amazon. Anche Le Api di Waterloo ha vinto i Watty’s 2020 per la stessa categoria.



ESTRATTI


1. ««Miss Greville, suppongo» disse, dopo un attimo di esitazione.

«Quale delle due cercate?» intervenni, affiancando Charlotte che lo guardava come una statua di sale. A quel punto, lui fu costretto a voltarsi verso di me. Quando gli occhi azzurri incontrarono i miei, colsi un guizzo di stupore. Facevo spesso quell’effetto a chi mi vedeva da vicino per la prima volta. Per anni lo avevo considerato come un atteggiamento dettato dal disgusto, poi avevo capito che quel difetto poteva forse amplificare un fascino ancora acerbo.

Lui si passò le dita sulla mascella forte, coperta da una leggerissima barba. «Con quale delle due sto parlando?» Doveva aver intuito di avere di fronte entrambe le sorelle Greville.

«Io sono miss Charlotte Greville e lei è mia sorella, miss Phèdre, milord.»

Charlotte sembrava sempre più in imbarazzo, io invece non ero per nulla intimorita dalla sua curiosità, dalla situazione, dal mio aspetto poco consono e dal suo sguardo divertito.

«Lord Northampton, miss. Ma potete entrambe chiamarmi Richard» disse con un inchino.

Richard.

Richard Hale, VIII Marchese di Northampton.



2. «Devo essere sincero, non ho mai visto nessuna con il vostro aspetto» esordì, questa volta senza divertimento nella voce, solo curiosità. Non mi aspettavo che dicesse una cosa simile. Di solito nessuno faceva riferimento esplicito a quella mia peculiarità.

«A che cosa vi riferite, milord?» domandai, facendo finta di niente.

«Ovviamente alle branchie che avete sul collo e alle pinne che vi spuntano dalle braccia.»

Era serio e concentrato e a me per poco non andò di traverso il vino. Mi trattenni appena dallo scoppiare fragorosamente a ridere.

«Vi servono solo per quando tornate nel vostro stagno? O le usate per respirare anche adesso?» mi incalzò, sporgendosi leggermente verso di me.

«Solo per quando torno nel mio stagno» risposi con un mezzo sorriso.

Lord Northampton esitò un istante, studiandomi in silenzio.

«Se volete posso mostrarvi come funzionano, però vi devo avvertire…»

«Rischio di morire affogato, come uno stupido marinaio illuso da una sirena?»

«Potrebbe succedere, sì» convenni con naturalezza, riprendendo il mio bicchiere.

«Correrò il rischio…» Mi guardò e tornò a sorridere malizioso, come quando mi aveva incontrato nel corridoio qualche ora prima. Fu quello il momento in cui compresi che Richard Hale, Marchese di Northampton, sarebbe diventato mio marito.


3. «Questa sera, invece, sono venuto qui, ho guardato le fiamme e ho pensato che avrei dovuto scegliere fra la donna che amo come la mia vita e la mia personale aspirazione.» Fece una pausa e prese un respiro profondo. «Qualsiasi decisione io prenda, tradirò una delle due e mi sentirò un miserabile. A volte, la cosa che può renderti l’uomo più felice sulla faccia della terra, può anche renderti il più disperato.»

I suoi occhi tornarono su di me.

«Mi dispiace per quello che ho detto» risposi, avvicinandomi. Quando fui a un passo dal focolare, Richard allungò entrambe le mani e mi tirò a sé con forza, premendo lo zigomo contro la mia biancheria di seta. Lo strinsi a mia volta e gli baciai i capelli, chiudendo gli occhi e inspirando il suo profumo.

«Promettimi che tornerai» dissi in un sussurro, con le guance umide di lacrime.

«Te lo prometto.»


4. «Non ti riconosco, Phèdre. Un tempo saresti riuscita a far spostare le montagne, oggi invece sembri così fragile, piccola e indifesa» mormorò, accarezzandomi entrambe le guance con tenerezza.

«Lo sono sempre stata, sono solo brava a non darlo a vedere» risposi amaramente, abbandonandomi con la schiena fra i cuscini.

«Io non credo.» Scosse la testa. «Adesso, parla. Sono certa che qualsiasi cosa sia successa, riusciremo a porvi rimedio.»

«Potresti rimediare solo se riuscissi a tornare indietro nel tempo, o a far resuscitare i morti.» Accompagnai le mie parole con una risata totalmente priva di gioia.

Charlotte corrugò la fronte, ma non sembrò dare segni di cedimento.

«Ti basti sapere che Edward Hale è il nuovo Marchese di Northampton.»



5. «Come puoi parlare così? Hai pensato solo al denaro, hai pensato solo al profitto, all’eredità! Ma a quello che c’è stato fra noi, quello che proviamo l’uno per l’altra, ci hai pensato?» gli urlai contro con rabbia, mischiando le parole al vento freddo.

«Sei sposata, Phèdre. Quello che c’è stato fra noi è condannato sia dalle leggi degli uomini che dalla legge del Cielo. Possiamo solo accettarlo, conviverci e trarne il meglio possibile» rispose, reggendo a fatica il mio sguardo.

«Come fai a parlare così? Da quando ti arrendi così facilmente? Valgo così poco per te?»





SULLA CASA EDITRICE:


Words Edizioni è una casa editrice che pubblica libri di diversi generi: romance, fantasy, thriller, narrativa, storici, libri per ragazzi. E lo fa nel modo più semplice possibile: ridando nuovamente importanza e spazio alla Parola, strumento che lega ogni libro al suo lettore, attraverso un lavoro accurato e di qualità sui testi e le immagini.


La Parola è il motore della nostra vita sociale ma è anche l’anima profonda di ogni romanzo, Leggere è un atto tanto comune quanto rivoluzionario. Perché un libro è spesso fonte di cambiamento, di ispirazione. Non si è mai gli stessi quando voltiamo l’ultima pagina di un testo. Per questo servono buone letture. Noi della Words Edizioni non ci accontentiamo di pubblicare libri. Vogliamo proporvi buoni libri. Vogliamo donarvi emozioni.


LINK AL SITO WEB: https://www.wordsedizioni.it


venerdì 7 maggio 2021

Recensione "Nessuna pietà" di Liberty Rose

 


Sofía Vidal ha infranto la campana di vetro sotto la quale è vissuta per anni per lanciarsi nella più grande avventura della sua vita.
È arrivata nelle sterminate pianure de los Llanos colombianos alla ricerca dell'emozione e del brivido per i quali valga la pena di essere vissuti.
La prima persona nella quale s'imbatte è Nicolás Montero, un addestratore di cavalli estremamente rude, sexy e con un senso dell'umorismo che non combacia con il suo.
Eppure tra di loro la scintilla è innegabile!
Sofía decide così di vivere questa storia con tutto l'abbandono che mai si è concessa. Si vive una volta sola, non è così?
Il patto con Nicolás è però chiaro. Tra di loro sarà solo una storia di sesso e lui non dovrà mai chiederle di innamorarsi!
Sofía non vuole né l'amore né la pietà di nessuno. Riuscirà a tenere separati il corpo, la mente e il cuore?

Nicolás ha una sola ossessione: trovare ed eliminare Don Rafael Santander Carvajal, un uomo crudele, che ha ucciso sua madre e che ha reso la sua esistenza miserabile.
Lo troverà e lo ucciderà senza nessuna pietà!
Peccato che la presenza della nuova maestra della scuola Arcoiris sia diventata un vero tormento.
Anche se razionalmente quella donnina che si veste in modo ridicolo e che parla come un libro stampato è molto lontana dalle donne che frequenta, l'attrazione divampa irrazionale.
L'unico modo per liberarsi di lei e potersi concentrare sul suo obiettivo, si dice, è quello di cedere e sedurla per poi passare oltre.
Lo ha sempre fatto con tutte le altre, ma se Sofía fosse diversa? E se il suo cuore dovesse perdersi per lei? Potrebbe rinunciare anche alla sua vendetta in nome dell'amore?

La mia opinione

Conoscevo da anni Liberty Rose come blogger ma non avevo mai letto niente di suo. Ho iniziato con "Nessuna pietà" una storia emozionante ambientata in Colombia, in una zona bella e selvaggia del paese, fra paludi, sterminate pianure e allevamenti di cavalli.

Pur non avendo letto i libri precedenti, non ho avuto problemi a comprendere il vissuto dei personaggi e i legami familiari,  grazie ai riferimenti che l'autrice ha inserito nel testo.

Il protagonista, Nicolàs, è un uomo che ha dovuto lottare duramente per conquistare il suo posto nel mondo, nessuno gli ha mai regalato niente, l'unica persona che lo ha amato incondizionatamente è stata sua madre che però è rimasta uccisa, lasciandolo solo e pieno di rancore.  A parte la sorellastra, per cui sente un affetto sincero, non prova sentimenti per nessun altro, per lui le donne servono solo a una cosa e grazie al suo aspetto fisico avvenente, non mancano mai di scaldargli il letto.

L'unica ad averlo sempre disdegnato è stata la nuova maestra del luogo che risponde per le rime alle sue provocazioni e lo vede come il fumo negli occhi. 
Sofia è una ragazza dolce e gentile con tutti tranne che con lui.
D'altro canto Nicolàs è stato sgarbato e sprezzante fin dalla prima volta che si sono incontrati... tuttavia l'odio a volte non è che l'altra faccia dell'amore e presto fra questi due potrebbe scatterà la fatidica scintilla tanto più che la tensione erotica a un certo punto diventa palpabile fino a diventare insostenibile per entrambi.





Ma come può il bellissimo Nicolàs sentirsi attratto da uno sparuto topolino, un pallido "ratoncito" come la chiama lui? Avvezzo ad accompagnarsi a donne ben più avvenenti e procaci, non si capacita dell'attrazione che prova. Che cosa ci troverà in quella ragazzina che si veste malissimo, con vestiti di due taglie più grandi abbinati a casaccio e si nasconde dietro un paio di occhialoni passati di moda da trent'anni?
Non racconterò altro della trama per non togliervi il piacere di scoprire i colpi di scena che vi attendono.
Dirò solo che ho amato i due protagonisti. 
Sofia e Nicolàs non potrebbero essere più diversi sia per esperienza vissuta che per estrazione sociale, eppure si attraggono come calamite. 
Sono caratterizzati perfettamente sia fisicamente che interiormente e grazie all'introspezione psicologica li conosciamo in maniera completa e approfondita. A volte, dopo aver letto un romanzo, passa qualche giorno e non ci si ricorda più neanche il nome dei protagonisti. Bene, non è questo il caso! 
Nicolàs e Sofia bucano le pagine e ti entrano nel cuore con tutti i  problemi, le gravi difficoltà che hanno dovuto superare e le altre che li attendono al varco perché l'amore per loro  non è facile ma una conquista da raggiungere lottando duramente contro la sorte avversa.
Mi è piaciuta la trasformazione di Sofia che da brutto anatroccolo, grazie all'amore, si trasforma in cigno. Non da meno il cambiamento di Nicolàs che alla fine comprenderà che cos'è l'amore vero.

 Llanos orientales - Fonte Wikipedia:by Alejo Rendon (David) 


  
Una menzione particolare per l'ambientazione: l'autrice ha saputo ricreare puntualmente l'atmosfera di una grande tenuta agricola colombiana con tutto l'entourage di domestiche, lavoranti, allevatori e proprietari terrieri che vi gravita intorno, per non parlare della descrizione dei paesi vicini.
A questo punto non mi resta che sottoporre all'autrice la mia richiesta perché scriva al più presto la storia del dottore e della vedova bianca, due personaggi che mi hanno incuriosito parecchio.

Consigliato a chi ama le storie d'amore, ricche di sentimento e calda passione, colpi di scena che fanno battere il cuore e affascinanti ambientazioni esotiche. 


Una bella lettura che ho particolarmente gradito e che raccomando alle lettrici in cerca di emozioni!  

martedì 4 maggio 2021

Segnalazione "Dirty smile" di Monique Vane e Intervista all'autrice

 





Bentrovate care lettrici romantiche! Oggi per il progetto Diamoci 1 mano, ideato da Libri dal salotto,  ho il piacere di ospitare l'autrice Monique Vane e il suo "Dirty smile". 
Vediamo di cosa si tratta!


TRAMA:

Bentornati a New Orleans

Siete pronti a tornare al Porpora’s Club?


La vita è fatta di tante cose, la mia è fatta di assenze e mancanze che non si possono sostituire.

Così ho deciso di andarmene, di spostarmi lontano da quel luogo, che per me non è mai stato “casa”. Ho scelto New Orleans, così eclettica, piena di culture diverse e di vita. Ho bisogno di qualcosa di più, ho il diritto di vivere la vita che merito… Il destino mi ha fatto conoscere Ava e con lei ho conosciuto lui: Jack.

Presuntuoso, egocentrico, bello da morire, con gli occhi blu come un lago di montagna, i capelli biondi di un angelo e sexy come il peccato e con quel sorriso assassino sulle labbra. Lui non è la persona giusta per me, siamo troppo diversi, vogliamo cose diverse, ma quando mi guarda con quel sorriso sporco sulle labbra…non posso fare altro che brillare per lui.

Scheda libro 

Titolo: Dirty smile

Autore: Monique Vane

Uscita: 5 febbraio 2021

Ebook: € 2.99 (€ 0.00 con KindleUnlimited)

Cartaceo: € 9.95

Editore: self-publishing

Pagine: 315

Genere: Contemporany Romance, Erotic Romance

Serie: Purple Series. Terzo volume autoconclusivo. È consigliata la lettura dei primi due volumi: Se potessi dirti e Quello che non ti ho detto

link d'acquisto: Dirty smile: Purple Series... eBook: Vane, Monique, Caramia, Palma: Amazon.it: Kindle Store


BIOGRAFIA AUTRICE:

Bentrovati, porporine, stelline ed occhi belli. Chi ha letto i mei romanzi sa di che cosa sto parlando, se non l’hai fatto cosa aspetti ad accaparrarti uno di questi soprannomi, sono certa che uno dei tre ti appartiene!

Sono una ragazza di 26 anni a breve ne farò 27, sono del segno dell’acquario, ma a volte il mio ascendete scorpione si fa sentire. Dai non fate quelle facce, lo scorpione è un bel segno… se preso nel modo giusto! Vabbè, sto divagando. Torniamo a noi. Sono nata e cresciuta a Milano e da un po’ di tempo vivo in Puglia. Ho scoperto tra un contratto e l’altro di voler fare qualcosa di più, così, mi sono buttata nella lettura ed in fine nella scrittura. Ed eccomi qui, dopo un anno con cinque libri scritti. Non sapevo di avere una mente fervida e piena di personaggi pronti a sussurrarmi nell’orecchio, anche le cose più sconce, (avete capito bene). Scrivo romanzi rosa, a volte erotici e a volte tratti da storie vere, ci metto sempre quel pizzico di peperoncino che non guasta mai e quanto basta di dramma. Non è una ricetta, sono i miei ragazzacci.

Nella vita ho fatto diversi lavori, dalla cameriera alla barista e dalla segretaria alla commessa di negozio. Amo la moda, ma in particolare scarpe e borse, colleziono anche tanti libri cartacei, credo che tra poco il mio compagno mi farà scegliere: o tu o le tue cose dentro casa.

Che altro posso dirvi? Il mio lavoro è quello di emozionarmi ed emozionare e spero di riuscire a farlo attraverso i miei romanzi.

Vi saluto e vi mando un abbraccio virtuale, nessuno escluso.


Intervista 

Ciao Monique, benvenuta!

Vuoi raccontarci com'è nata Monique Vane scrittrice?

Ciao, grazie per avermi ospitata nel vostro blog.

Monique Vane nasce da un momento particolare della mia vita, in cui si sono chiuse molte porte e dovevo fare delle scelte particolari. Ho iniziato a trovare nella scrittura la mia alleata. La scrittura non giudica e non punta il dito. È la mia valvola di sfogo, dove posso esprimere un pensiero e srotolarlo fino ad esaurirlo, magari trovando delle risposte o altre mille domande.




Quant'è importante la scrittura nella tua vita?

Ad oggi molto importante. Se prima mi ritrovavo a leggere dei libri e a riscoprirmi in alcuni di essi, oggi per me la scrittura è vitale come il pane quotidiano. Ho bisogno di far uscire i personaggi che mi sussurrano nella testa e scalciano per voler uscire. È anche un buon metodo per rilassarmi e viaggiare con la fantasia. Sono sempre stata una bambina tra le nuvole, tanto che mi dicevano: «Sei appena scesa dal pero?» Questo lo associo solo al fatto che la mia fantasia era molto più bella della realtà che dovevo affrontare. Oggi è il mio angolo di paradiso, il mio piccolo luogo felice.




Ogni scrittore è anche un lettore appassionato. Quali sono i tuoi generi preferiti? E gli autori?

È vero, amo i romance, i dark romance, i contemporanei, i fantasy (ma solo alcuni) mi piace che un libro mi catturi. Deve essere lui a scegliermi. E per ora non c’è stato nessun romanzo che mi abbia delusa.

Di autori ce ne sono molti, ma citerò solo quelli stranieri, per non fare preferenze con quelli italiani: Kim Holden, Skye Warren, Aly Martinez, Vi Keeland e Penelope Word, Jodi Ellen Malpas e tanti altri, più quelli italiani, sono davvero tanti e mi piace scoprine sempre di nuovi.




C’è un libro che ti è rimasto nel cuore o ha segnato in qualche modo la tua vita?

Sì, è stato “Bright side” di Kim Holden. Ho amato ogni pagina e ogni singola parola. Il modo di vedere ed affrontare la vita da parte della protagonista è un insegnamento per ognuno di noi. Penso che dovremmo sempre vedere il lato bello e positivo di ogni giornata e cogliere ogni minima sfaccettatura che ci rende felici. Perché del domani non c’è certezza.




Come nasce l'idea di una storia? Come ti organizzi quando scrivi? Segui una scaletta o scrivi di getto?

Le mie idee nascono sempre in modo bizzarro, mi ritrovo sotto la doccia o con il phon attaccato e subito partono le migliori trame e idee, che per me magari lo sono, in quel momento. Mi sento gasata e subito le trascrivo. Un altro momento importante e quando vado a dormire e poi mi sveglio. C’è sempre quel momento di dormiveglia che mi fa pensare ai miei personaggi, a come posso svolgere la trama. Presumo che quando sono rilassata il mio cervello lavori meglio. ☺

Quando scrivo, inizio con un capitolo, se mi piace vado avanti se no lo cancello. Non uso schemi, vado di getto, faccio soltanto una lista dei personaggi che ho inserito all’interno del romanzo, perché a volte sono troppi e me ne sfugge uno, (e con i nomi non sono molto brava), ma anche una lista di quello che ho fatto già accadere, in modo che non devo andare a rivedere quello che ho scritto nei capitoli precedenti.

I miei personaggi mi parlano tutti e devo ascoltarli, altrimenti non mi mollano fino a quando i miei pensieri non prendono forma sul foglio di word.




Cosa provi quando inizi a scrivere una storia? E alla fine?

All’inizio di una storia sono sempre entusiasta della nuova avventura che dovrò affrontare con i miei personaggi, mi butto, li tormento, li faccio soffrire, anche tanto, ma soffro anch’io con loro. Li amo e li faccio miei, perché sono le mie creature e penso che ogni scrittore abbia un attaccamento morboso verso i propri protagonisti.

La fine è sempre dura, si mischia quel non so che di nostalgia e liberazione, seguito subito dopo dalla paura, perché molte volte non si legge tra le righe e si vede solo l’aspetto superficiale di un romanzo, ma il lettore, come dico sempre è intelligente, quindi non mi faccio mai scoraggiare. La fine è un traguardo, ma anche un punto d’arrivo per poter ripartire.




Vuoi parlarci dei tuoi sogni e progetti futuri?

Ho tanti progetti e tante trame, sto concludendo il mio primo Dark romance e spero di esserne all’altezza. Considerando gli altri che sono: soft romance e Erotic romance, mi piace sperimentare, cercare sempre di spingermi oltre i limiti, non pormi mai dei paletti, perché nella creatività non bisogna mai metterli e non bisogna limitarsi a dire: «Io non posso», o. «Non ce la faccio.» Penso che bisogna imparare, studiare e alla fine osare. Le cose belle arrivano, per tutti. Ne sono sempre più convinta.

Grazie cara Monique per averci fatto conoscere qualcosa in più su di te e un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!