sabato 23 gennaio 2021

Segnalazione "L'uomo dei sogni" di Carlo Pompili e proposte di lettura per chi ama gialli e noir



Dalla Fratelli Frilli Editori interessanti proposte di lettura per chi ama gialli e noir! 
Cominciamo con "L'uomo dei sogni"di Carlo Pompili.
 
Trama
In una stanza dell’Hotel Roma, nel viterbese, Claudio Torre muore in circostanze a dir poco sospette. Una chiamata al comando dei vigili del fuoco segnala un incendio presso la suite Julia. La pattuglia dei vigili del fuoco, però, arriva troppo tardi: Claudio è già morto. Secondo le indagini effettuate sul corpo e nell’intera stanza in cui la vittima aveva alloggiato, sembrerebbe che l’incendio, in verità, non sia mai scoppiato: Claudio Torre infatti non riporta alcuna lesione, sul corpo. Iniziano così le indagini capitanate dall’ufficiale maggiore Valeri che, con l’aiuto di una squadra composta dal medico Serra, il magistrato Rea e altri appartenenti all’Arma, prova a scoprire chi si nasconda dietro questo mistero.

Pagg. 224 coll. I Tascabili Noir €12,90 Isbn 9788869434815


Carlo Pompili è nato a Roma. Dopo aver ottenuto la maturità classica, si è iscritto al corso di laurea in giurisprudenza, coltivando nel frattempo interessi sia giornalistici sia di grafica e letteratura. Attualmente riveste il ruolo di consulente in marketing e comunicazione. Appassionato di storia e cultura dell’Alto Lazio, con Il Potere (2014), sua opera di esordio, ha ultimato un processo che coniuga l’amore per il territorio con il thriller onirico ed evocativo.

La Prova (2017), il suo secondo romanzo, completa alcuni aspetti che aveva volutamente lasciato insoluti nel romanzo antecedente. Con L’uomo dei sogni torna a dar vita alle vicende del maggiore Valeri, un personaggio seriale che è già riuscito a conquistare una propria fetta di pubblico.


 

Una ragazza viene trovata morta nel bosco vicino al Bar Luna del quale è proprietario Gerolamo Orbi. La polizia dopo una breve indagine, archivia il caso come morte accidentale. La madre, non convinta, continua le indagini affidandosi a un ex poliziotto, suo grande amico, ma l’assassino a sua volta trama per eliminare tutti coloro che hanno avuto storie con la povera ragazza. Attraverso amori, passioni, gelosie si dipana la storia dei personaggi in un crescendo di sospetti reciproci. Ma una testimonianza inattesa porterà alla fine alla scoperta del vero colpevole.

Pagg. 128 coll. I Tascabili Noir €12,90 Isbn 9788869434808


Silvana Canevelli è nata a Genova dove si è laureata in Lingue e Letterature Moderne. Insegnante e pubblicista, collabora con quotidiani e periodici con saggi e racconti. Tra le sue opere, traduzioni di volumi di narrativa, la silloge di racconti Sapore di sale (1981), il romanzo Una ragionevole abdicazione (1995), Diritto di parola, voci significative di scrittrici liguri (2006), Etica tecnologi mercato, una convivenza possibile? (2008), La villa arancione (2014). Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato i romanzi Di settembre a Camogli (2005) e La casa dei limoni (2008).






In una Genova definita da uno dei protagonisti impalpabile e perennemente distratta, la famiglia Sperlinghi viene sconvolta dallo stupro della figlia minore Michelle. Il padre, l’ingegner Giorgio, erede di una delle dinastie più influenti e facoltose della città, aiutato dal suo uomo di fiducia Gualtiero, scatena la caccia ai colpevoli. Sospetta che i mandanti siano da ricercare tra gli imprenditori rivali nei traffici internazionali, interessati a sottrargli il lucroso commercio delle Terre Rare. Durante le indagini dovrà fare i conti con il suo acerrimo nemico Charlie, un tempo amico e socio in affari. Michelle non è in grado di riconoscere i suoi aggressori. Viene infatti accertato che la ragazza è stata drogata con la “pillola dello stupro”, capace di cancellare la memoria dei fatti più recenti. Con difficoltà accetta il conforto della madre Annetta e di suo fratello maggiore Simone. Nel frattempo, due giovani balordi, Andrea Giuppini e Giulio Senese insieme ad alcuni personaggi underground dei vicoli di Genova, lo spacciatore Nuccio e i complici “Rugby” e “Bronzo”, si rendono conto di essere diventati inconsapevoli pedine di un gioco più grande di loro. I carabinieri Andusi, Scoglio e Romanazzi conducono le indagini ufficiali, rallentati da esasperati protagonismi e sospetti reciproci con la Procura. Finalmente la verità emergerà a poco a poco, in una alternanza di colpi di scena, rimescolando le certezze che tutti i protagonisti credevano di aver acquisito. Sarà per loro l’occasione di afferrare l’ultimo barlume di speranza, alla condizione, però, che rimanga qualcosa da tacere di sé e del proprio passato.

Pagg. 228 coll. SuperNoir Bross €14,90 Isbn 9788869434792


Massimo Ansaldo, nato a Varazze (Sv) nel 1959, vive a La Spezia. Esercita la professione di avvocato con studi a Genova e La Spezia. Presidente del Centro Culturale Don Alberto Zanini della Spezia è cofondatore dell’Associazione culturale Chesterton’s cigars and spirits club della Spezia. Membro del Comitato Regionale delle Comunicazioni (Corecom) della Regione Liguria. Ha pubblicato con Leucotea i romanzi Macerie e Il segno del sale. Per Fratelli Frilli Editori ha contribuito alle antologie Tutti i sapori del noir e Tutti i luoghi del noir con i racconti Il Coltello del cuoco e I cattivi sono buoni.



Pagg. 220 coll. SuperNoir Bross €14,90 Isbn 9788869434747



Un piovoso giorno di novembre del 1998 un Professore scompare misteriosamente dall’Istituto di Anatomia Patologica di Torino. Il Commissario Aurelio Baldanzi, solerte quanto scettico, viene chiamato d’urgenza, ma il mistero appare da subito più intricato del previsto, tra racconti di fantasmi e dell’antica maledizione di un Professore scomparso anni prima proprio nello stesso giorno e forse ancora ansioso di vendetta. Le indagini di Baldanzi, aiutato dal giovane e fin troppo entusiasta Di Gennaro, proseguono nonostante lo scarso entusiasmo e una certa ritrosità da parte di tutti i Professori, non troppo ansiosi del ritorno del collega. L’unica che pare essere realmente interessata alle sorti dello scomparso è l’affascinante bibliotecaria Ornella, che riesce a coinvolgere sempre più il burbero Baldanzi nel caso e non solo in quello. E nello sfondo di tutto il Museo di Anatomia Patologica, fiero e inquietante testimone di fatti antichi. Tra misteriosi figuri incappucciati che lasciano altrettanto misteriosi indizi, goffe indagini tinte a sprazzi di rosa e storie di ordinaria università che coinvolgono una inconsapevole Dolores, la vigilia di Natale il mistero viene finalmente risolto in tutta la sua semplice e tragica umanità, aprendo uno scenario che nessuno avrebbe. Una conclusione che apre alla speranza e mentre anche la pioggia cessa finalmente di cadere.



Luisa Ferrari, classe 1971. L’amore per la paleopatologia l’ha spinta a scegliere la tesi in Anatomia Patologica a Genova e poi la specializzazione sempre in Anatomia Patologica a Torino. Tra le mura del vecchio istituto torinese è stata subito affascinata dal vecchio Museo, antichi reperti polverosi che attendevano giusto riconoscimento e grazie all’interessamento di alcuni Professori è poi iniziato un paziente lavoro di restauro e studio che continua ancora adesso. E cosa di meglio che lasciarsi ispirare dagli stanzoni e dagli interminabili corridoi dell’Istituto per ambientarci un romanzo? Romanzo molto di fantasia, ma non troppo...

lunedì 18 gennaio 2021

Segnalazione "Le campane di San Pietroburgo" di Jessica Marchionne

 



Fra le uscite di oggi mi ha colpita, sia per l'originalità che per l'ambientazione, "Le campane di San Pietroburgo", un Fantasy storico scritto dall'esordiente Jessica Marchionne. Si tratta di un intreccio sorprendente di storia e fantasia sullo sfondo della Russia di Lenin, Stalin e della fierezza imperiale dei Romanov.

Eccovi tutte le informazioni tratte dal comunicato stampa: 

Il libro è uno, le storie sono due.

Diviso in due parti, entrambe raccontate dai due protagonisti assoluti, Viktor e Gavril, Le campane di San Pietroburgo è un romanzo breve che mescola alla perfezione storia e fantasia. Ma altro grande protagonista del romanzo è il tempo, che promette e non dà, poi restituisce, infine si piega magicamente all’amore e all’affetto, concedendo quell’attimo, solo uno, fugace, di serenità. L’intreccio ben studiato da parte dell’autrice concede al lettore la possibilità di affacciarsi su uno scorcio veritiero di storia, quella che tutti conosciamo e abbiamo studiato più o meno bene sui banchi di scuola, sviluppando tuttavia un what if interessantissimo con l’entrata in scena di Anastasia Romanov. E a condire il tutto, quella spruzzata di magia in cui Viktor smette di credere ad un certo punto, mentre Gavril ci si affida per andare avanti.

Due personaggi, Viktor e Gavril, segnati dalla solitudine non per scelta. Il primo abbandonato dalla famiglia e da un padre crudele; il secondo vittima della ferocia di Lenin. Insieme riusciranno a coesistere, dandosi in un certo modo affetto a vicenda, sopperendo l’uno alle mancanze nella vita dell’altro. Viktor è il figlio che Gavril ha perso, Gavril il padre che il ragazzo non ha mai avuto. Da quel micro mondo composto da due persone appena, tuttavia, il destino della Russia sarà sconvolto, ribaltato, nuovamente segnato dal sangue. Viktor e Gavril sono due personaggi complementari: da un lato troviamo un ragazzino che ha perso fiducia nella vita, abbandonato da chi avrebbe dovuto amarlo, venduto a un uomo che non conosce e desideroso di fare qualcosa di quella vita che non ha scelto, ma forse troppo poco incline a credere che sia davvero possibile; dall’altro abbiamo un uomo che la vita ha portato sull’orlo della follia, ma che non ha mai abbandonato la propria integrità morale, i propri ideali e soprattutto non ha mai smesso di credere nelle possibilità della vita.

Si parte dalla Russia, ma si finisce in Messico.

Ma ogni tassello trova la sua delicata posizione in questo fantasy, storicamente ricco di dettagli: ogni cosa ha il suo posto nella storia, ogni avvenimento è studiato e incastrato nella narrazione per contribuire allo scorrere fluido della trama. Esattamente come lo scorrere del tempo scandito dalle lancette di un orologio.



TRAMA

Viktor è solo un bambino quando riceve in dono dal fratello Ivan un diario, a suo dire, capace di realizzare tutto quello che vi viene scritto: è così che esprime il desiderio di diventare Zar. Ma la sua vita, nel pieno della prima grande guerra, è destinata a essere stravolta: viene venduto dal padre a uno strano uomo di nome Gavril, segnato dalla perdita di moglie e figli. Di loro gli resta solo un orologio fermo, che all’improvviso riprende a ticchettare con l'arrivo di Viktor. Quando Palazzo d’Inverno viene attaccato, però, tutto sembra perduto ancora una volta. Anni dopo, Viktor incontrerà Anastasia Romanov, e insieme a lei, dopo essere diventato Zar, riconquisterà la città fino all’avvento di Stalin. Ma ecco che, quando le campane di San Pietroburgo risuoneranno, il diario rivelerà ancora una volta la sua magia. E cosa ne sarà di Gavril, legato a quell’orologio che segna il tempo in bilico tra la vita e la morte?

SCHEDA LIBRO

TITOLO: Le campane di San Pietroburgo

AUTORE: Jessica Marchionne 

EDITORE: Words Edizioni

GENERE: Fantasy storico

FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (12,90)


RELEASE DATE: 18.01.2021


DISPONIBILE SU AMAZON 

E IN TUTTE LE LIBRERIE

L’AUTRICE

Jessica Marchionne è nata a Sezze nel 1991. È laureata in ‘Editoria e scrittura’ e ha continuato a frequentare corsi e tirocini anche dopo gli studi nella speranza di trasformare la sua passione in lavoro. Legge da sempre qualsiasi genere anche se predilige il fantasy e lo storico. Ha un blog ‘Luce sui libri’ dove recensisce libri di autori emergenti e dispensa ogni tanto qualche consiglio. Ama i videogiochi, gli animali e pensa che l’autunno sia la stagione che meglio le si addice.

Le campane di San Pietroburgo edito da Words Edizioni è il suo romanzo d’esordio.




ESTRATTI


1.

«Nel nostro Paese, specialmente adesso, non sempre le cose vanno come vogliamo. Semmai un giorno ti sentissi triste, invece di guardare solo fuori dalla finestra, potrai redigere la tua storia. Questo diario però accetta solo racconti belli, e se non scriverai niente di brutto, anche la realtà non sarà tale» disse.

«Davvero?» domandai, guardando il diario sempre più meravigliato.

«Ha anche un altro pregio: puoi immaginare il tuo futuro e confidarlo alle sue pagine. Se lo scriverai come lo desideri, allora si realizzerà.»

«Se scrivo che diventerò Zar, quindi, succederà?» chiesi eccitato.

«Se lo vuoi, sì. Il diario poi farà il suo lavoro. Comincia con la storia di adesso, sono sicuro sarà magnifica. E ricorda, Viktor, cos’è che il diario vuole?»

«Solo racconti belli» risposi con un sorriso.



2. «Cosa significa che non ritorneranno?» chiesi, flebile. Il mio respiro si condensò nell’aria.

«Tuo padre ti ha venduto a me. Sei uno dei tanti doni che mi ha lasciato per poter passare indenne il confine. Gli serviva una raccomandazione, siccome non è amico dei bolscevichi…»

Quelle parole risuonarono stonate alle mie orecchie. Non ci credevo, non le comprendevo. Sapevo che mio padre mi odiava e voleva sbarazzarsi di me, per questo speravo mi mandasse via un giorno, magari in qualche bel posto. Alla fine era successo, e Ivan era stato suo complice.

Mi aveva fatto perdere tempo nel riporre giusto quei due ciondoli, sicuramente lasciati di proposito nel comò. Scuotevo la testa mentre ricordavo e una lacrima provò a scivolarmi lungo la guancia, ghiacciandosi tra le mie ciglia. Guardai l’uomo e come un automa scesi le scale: mi sembrava di sprofondare sempre più verso l’inferno, e mai quell’inferno mi era sembrato più freddo.


3. «Quando dici che non c’è più, vuoi intendere che è morto?»

«No, o almeno non credo…» risposi incerto.

«E allora non dire che non c’è più. C’è e lo devi trovare.»

«Ma come?»

«Tornando nel passato, come ti ho detto.»

«Rozovij, è imposs…»

«Non lo è» mi interruppe. «Niente lo è. Se lo fosse, io non sarei riuscito a portare delle rose nell’inverno di Pietrogrado.»

«Non profumano» dissi. Era vero. La rosa che mi aveva dato non appassiva, ma non profumava.

«Quello che serve adesso è solo un po’ di colore, non il profumo, capisci perché te l’ho voluta dare? Bastava solo il colore, era quello che serviva a te, quando ti ho visto la prima volta.»

Rimasi allibito.

«Così non è una vera rosa però, no?» chiesi poi, titubante.

«Ma se lo vuoi, lo sarà.»

«Se è il colore che vuoi portare perché adesso le vuoi prendere bianche?»

«Tra poco il colore dominante sarà il rosso. Colorerà anche la neve. Dovrò riportare il bianco.»



4. «Credi davvero che un giorno ci riusciremo?» mi domandò Anastasia una sera, guardando oltre uno dei balconi di Palazzo d’Inverno.

«Ne stai forse dubitando?»

Anastasia scosse la testa e dei riccioli rossi ribelli le caddero sul viso.

«Solo che mi sembra così strano. Un mio grande desiderio sta davvero per diventare realtà. Ho riconquistato il mio palazzo e presto avrò la testa di Lenin.» Attese qualche secondo. «E tu sei mai stato così vicino alla realizzazione di un sogno, tanto da non crederlo possibile?»

La sua domanda mi piegò la bocca in un leggero sorriso.

Le presi la mano e la guardai intensamente negli occhi. Lei sostenne il mio sguardo e per la prima volta vi lessi una leggera paura, poi mi sorrise a sua volta e strinse forte la mia presa.

«Era il tuo stesso sogno» sussurrai e le baciai la mano.

«Era, dici?» chiese, arrossendo appena.

«Sì, era. Perché insieme l’abbiamo realizzato. Smettila di pensare non sia vero e guarda oltre il balcone. Laggiù è radunato un vero e proprio esercito che siamo riusciti a formare in pochi anni. Un esercito che combatte per noi. Lo sai che neanche io all’inizio ci credevo, ma sei stata tu a trasformarlo in realtà.»




5. L’orologio da poco comprato al figlio era quasi distrutto nel suo palmo: il disegno della rosa incrinato, la gabbia dorata mancante di pezzi, non si sentiva nessun ticchettio, era rotto in maniera irreparabile.

«Aprilo, coraggio» lo invitò Maksim con una voce fintamente squisita. Come se stesse cercando di invogliare un bambino demotivato.

Le sue dita tremarono troppo e non riuscì a schiuderlo al primo tentativo. Non era solo per la lana del guanto che scivolava sopra il piccolo oggetto mezzo distrutto, non riusciva davvero a controllare quel tremolio spastico.

Quando riuscì ad aprirlo, guardò il vetro completamente scheggiato, lì dove le lancette si erano fermate alle 12:30 esatte.


Che ne pensate? Molto interessante, non è vero?

mercoledì 13 gennaio 2021

Recensione "Seducing the Assistant" (Seducing series Vol. 2) di Penelope Plume



Ecco la mia opinione su un'altra delle mie letture natalizie, si tratta di un Romance Office, secondo volume della serie Seducing di Penelope Plume.

Innanzi tutto la Trama:


Camilla Ranieri ha poche certezze nella vita: gli uomini sono tutti egoisti, l’amore di coppia non esiste, il suo lavoro sarebbe anche figo se non avesse la sfortuna di avere il capo peggiore della storia. Mantenere il posto di lavoro senza ferirlo fisicamente è una dura lotta quotidiana, perché lui è terribilmente irritante, ecco perché.


Quando il piano che potrebbe portarla verso una nuova posizione lavorativa fallisce miseramente, annegare il dispiacere nell’alcol insieme agli amici sembra una buona idea. Dopo uno straniante incontro notturno con il tanto detestabile capo e con le difese pericolosamente basse, però, quell’idea non sembra più tanto buona.
Camilla non si riconosce più e, quando tutto sembra sfuggire al suo controllo, la soluzione migliore sembra partire e rimandare i problemi e le situazioni difficili di due lunghe settimane.

Federico Marangoni è un uomo tutto d’un pezzo. Ha lavorato duramente per raggiungere la posizione in cui si trova oggi, ma se il lavoro va a gonfie vele, la vita privata è tutt’altra questione. Il suo più grande e intimo desiderio è lontano mille miglia, praticamente irrealizzabile; in più deve affrontare un divorzio economicamente sanguinoso da cui uscire con più brandelli di carne possibili attaccati al corpo.
Di tutto ha bisogno Federico, tranne che della pazzia di una notte che mette in discussione le ultime, poche certezze rimaste nella sua vita.
E allora cosa fare quando ci si ritrova in un casino di tale portata? Be’, ma è semplice: si scappa. A gambe levate e il più lontano possibile.


Ma quando il destino si impunta, non c’è un volo abbastanza lungo per sfuggirgli e te lo ritrovi lì, rosso come il fuoco, invitante come un dolce proibito e incavolato come una mantide religiosa dopo l’accoppiamento.


La mia opinione

E' il primo libro che leggo dell'autrice e mi ha colpita molto favorevolmente. 
Nonostante il titolo faccia presagire scenari anglosassoni, si tratta di un romance office ambientato nell'italianissima Milano, quindi una storia nostrana, con due protagonisti che si chiamano Federico e Camilla e che ho preferito a  certi nomi a volte impronunciabili che trovo nei romanzi di oltre oceano.

Una storia ben costruita ed emozionante, che parte con la più consueta delle situazioni: lui è il grande capo dispotico e tiranno, lei la povera segretaria bistrattata che medita di cambiare lavoro ma che non può permettersi di farlo per motivi economici.

Dopo un inizio brillante, ricco di spunti comici, a un certo punto, però, le cose cambiano e molti dolorosi segreti verranno a galla.

Ho adorato Federico, un protagonista coi fiocchi, un uomo che nasconde dietro una ruvida scorza esterna un cuore d'oro. Basterà il suo amore a guarire la cinica Camilla, una ragazza che ha ricevuto dall'esistenza la sua buona dose di dolori e delusioni?

Una lettura avvincente che diverte ma fa anche riflettere perché non mancano i temi più seri che rendono più realistica l'intera vicenda, e sono stati capaci di donarmi dolci emozioni e, a un certo punto, momenti di pura commozione. 
Non ne parlerò per non fare spoiler, dirò solo che la storia è molto brillante, scorrevole, ben scritta, e in un crescendo di rivelazioni mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine.


Consigliato a chi ama il genere ma anche a chi cerca una bella storia da leggere che non sia solo di evasione.  

Potete trovare il libro su :

AMAZON




BIO
Penelope Plume è uno pseudonimo. Dopo anni passati ad autopubblicarmi col mio vero nome ho fatto questa scelta per sentirmi più libera creativamente e per distanziare un po’ la mia vita reale da quella virtuale.
Adoro leggere e scrivere, parlare di libri e comprare libri, anche se ne ho già una montagna che aspetta io li legga da anni e con i quali mi scuso ogni singola volta che schiaccio quel famoso clic, ma è più forte di me. Amo moltissimo anche: chiacchierare con le amiche di fronte a qualcosa di possibilmente alcolico fino alle ore piccole, cucinare dolci (ahimè, anche mangiarli), viaggiare, andare al cinema, guardare tramonti, camminare nei boschi e nuotare.
Ho un marito e due figli maschi, uno dei quali ha cominciato l’adolescenza, in una maniera indescrivibilmente allarmante, con un anticipo di una decina d’anni. Mi dicono io non sia l’unica in questa difficile posizione, comunque, perciò mi sento di dire a voi tutte basite di fronte a questi piccoli puffi che a stento sanno leggere ma riescono comunque a lasciarvi mute con battute sarcastiche e dissacranti: I feel you, amiche. Non siete sole. Uniamoci in una sorellanza e facciamoci forza.
Se volete, potete trovarmi su Facebook oppure all’indirizzo email: plumepenelope@gmail.com


Altri titoli disponibili:
SEDUCING SERIES
Seducing the Boss (#1)

IN LOVE SERIES
Training in Love (#1)
Christmas in Love (#1.5 - novella)
Betting on Love (#2)



Everlong (Chick-lit)

martedì 5 gennaio 2021

Recensione "Lost in you" di Tatyana Moreno - (Hypnotized by You Vol. 1)




Buon pomeriggio, care amiche di letture romantiche! Grazie alle vacanze natalizie ho potuto trovare finalmente il tempo per leggere alcuni libri che attendevano da tempo nel mio kindle. Ed ecco la mia opinione su LOST IN YOU dell'autrice Tatyana Moreno, primo libro della serie Hypnotized by you.

Locations mozzafiato per questo Romance contemporaneo ricco di prorompente sensualità!

Bell ha solo vent'anni e s'innamora pazzamente di Tristan, misterioso e bellissimo uomo incontrato a Venezia. I due si erano conosciuti sul web, dove chattavano sotto pseudonimo e avevano deciso di incontrarsi per la prima volta nelle meravigliosa città  lagunare. 



Bell Murakami è una ragazza che ha perso entrambi i genitori e vive a Tokio dove divide l'appartamento con l'amica Mey . Il viaggio a Venezia è il primo che fa in Europa ed è giustamente entusiasta di fronte all'incanto della città (un entusiasmo contagioso), ma lo sarà ancora di più quando un affascinante sconosciuto le impedirà di finire nell'acqua dei canali. Quale sorpresa nello scoprire che il fascinoso gentiluomo altri non è che il misterioso amico che è venuta a incontrare!

Lui le farà visitare la città, la inviterà a una meravigliosa cena per loro due soli in un'isola lagunare a lume di candela e soprattutto la sedurrà fra le mura di un antico palazzo.

 


Bell ama Tristan come si può amare solo a vent'anni con tutto il cuore, l'anima e la fiducia di una ragazzina ingenua che s'innamora per la prima volta. Mi ha fatto tenerezza anche perché Tristan è molto più esperto e navigato di lei e nonostante i giorni meravigliosi trascorsi insieme non ci pensa due volte a lasciarla.

Tristan svelerà i suoi segreti? E riuscirà la giovane protagonista a conquistarlo definitivamente o si lascerà travolgere senza scampo dai suoi sentimenti che col tempo sembrano trasformarsi quasi in ossessione? 

Come ho detto le locations sono tante e splendide, a cominciare dalla magica Venezia,  si prosegue con Tokio la capitale giapponese che oltre ad essere proiettata nel futuro conserva ancora tradizioni millenarie. Il breve soggiorno  in un faro islandese sarà improntato all'insegna dell'eros e infine la vicenda si concluderà nell'assolata Santorini dove capiremo meglio Tristan e la spiegazione di certi suoi comportamenti.

Primavera giapponese

 


Durante la lettura si nota l'impegno che l'autrice mette nella ricostruzione delle ambientazioni che risultano tutte molto ben definite. 

La storia è narrata con il Pov alternato di Bell e Tristan in modo da conoscere i pensieri e le emozioni di entrambi. Anche la caratterizzazione dei personaggi principali e secondari è ben costruita. La vicenda è ricca di scene appassionate che sono rese in maniera elegante e mai volgare, lo stile è fluido e curato. 

Una storia particolare che avvince e fa sognare.

Consiglio il libro alle lettrici romantiche che amano le storie d'amore  tormentate, con protagonisti che devono lottare duramente per conquistare il loro sospirato lieto fine. 


Scheda libro

Titolo: Lost in you

Autrice: Tatyana Moreno

Editore: Selfpublishing

pagine: 576

Prezzo ebook:  2,99

Finale: aperto

Serie:  Hypnotized by you

Grado sensualità: molto alto

Potete trovarlo su AMAZON