mercoledì 25 novembre 2020

Segnalazione "Come la pioggia e la Scozia" di Giulia De Martin

 


"Quando perdi tutto all'improvviso,
puoi contare solo su te stessa."

Buon pomeriggio, care amiche di letture romantiche! 
Amate la Scozia con i suoi magnifici paesaggi e le brughiere fiorite? Allora ho il libro che fa per voi. Esce oggi e rimane in offerta lancio a 0,99 € fino a mezzanotte, Come la pioggia e la Scozia  di Giulia De Martin, si tratta di un Regency pubblicato da Words Edizioni che si annuncia davvero molto intrigante. 


Inghilterra, 1818

Quando lady Freya Howard arriva a Charlton Park, ha l'animo e il cuore a pezzi: suo padre, il Conte di Norfolk, ha perso a dadi l'intero patrimonio, lasciando figlia e moglie sole e nella più completa disperazione. Lusso e balli sono ormai solo un lontano ricordo, così come il fidanzamento con l'amato James, e alla giovane si prospetta un futuro da sguattera.

Freya è però una donna intelligente e intraprendente, determinata a riconquistare da sola il proprio posto nella società. La sua tenacia cattura anche l'attenzione di lord Suffolk, padrone di casa vedovo e affascinante, e durante un viaggio in Scozia tra i due sboccia un sentimento difficile da tenere a bada. Ma proprio in Scozia torna a farsi vivo il passato di Freya, rischiando di mandare in frantumi quel barlume di felicità a fatica ritrovato.

All'epoca della Reggenza, fra il lusso dei grandi palazzi e la brughiera foderata d'erica, scopriamo un mondo celato e distante dai ricchi salotti, dove amore, passione e desiderio di riscatto si mescolano in un turbinio di pioggia scozzese.

Disponibile da oggi, in ebook su Amazon e con Kindle Unlimited,

In offerta lancio a 0,99 fino a mezzanotte.

Cartaceo in tutte le librerie fisiche a partire dal 5 dicembre








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lunedì 23 novembre 2020

Segnalazione "I luoghi del noir" antologia di racconti - Fratelli Frilli Editori

 



Nuovo appuntamento dedicato agli appassionati di gialli e noir, questa volta, cari lettori, voglio segnalarvi la quarta antologia giallo-noir dedicata alla memoria del compianto editore Marco Frilli, “I LUOGHI DEL NOIR” a cura di Armando d'Amaro con prefazione d'eccellenza del giallista Bruno Morchio (Fratelli Frilli Editori).

Dopo i grandi successi dei precedenti tre anni con la prima antologia dal titolo "UNA FINESTRA NEL NOIR" (2017), con "44 GATTI IN NOIR" (2018) e con "TUTTI I SAPORI DEL NOIR" (2019) la Fratelli Frilli Editori rinnova il ricordo, la memoria e la gratitudine all'uomo che le ha dato vita e vitalità. 


Questa quarta antologia celebra anche i 20 anni della casa editrice Frilli e quale tema non poteva essere più appropriato se non quello dell'ambientazione e della caratterizzazione dei luoghi. In molti racconti si avrà modo di incontrare nuovamente o per la prima volta Marco Frilli. L'idea rimane immutata ed è nata dalla voglia di conoscere meglio Marco Frilli uomo ed editore dallo spiccato intuito che vent'anni fa cominciò ad arricchire con tanti ottimi scrittori il panorama letterario di genere. 


Quest'anno saranno 52 gli autori, molti di essi pubblicati dalla Fratelli Frilli Editori, che hanno voluto rendere omaggio all'editore facendo incontrare i loro protagonisti di carta e inchiostro con il loro padre putativo. La prefazione è a cura dello scrittore Bruno Morchio che fu proprio lanciato da Marco Frilli e divenuto con la Frilli vera e propria rivelazione talentuosa tra i giallisti italiani per poi approdare alle grandi e prestigiose sigle editoriali confermandosi come autore di ottimo livello.

L’espertissimo Marco Frilli, fin da ragazzino divoratore di volumi e lavorativamente sempre nel settore editoriale, pretendeva dai suoi autori – oltre a una buona capacità di scrittura, trame adeguate e personaggi a ‘tutto tondo’ – una forte caratterizzazione ambientale delle loro storie, scelta vincente che permette ora al catalogo della casa editrice di spaziare dalle Alpi alla Sicilia. 


Questa antologia porta dunque il lettore a compiere un gran tour dei ‘luoghi del noir’ attraverso quarantotto racconti di autori che, per senso di appartenenza alla propria zona di nascita o di adozione, ne fanno scoprire non soltanto crimini e delitti, ma paesaggi, storia, società, tradizioni, aspetti sconosciuti e finanche cibi e vini locali. Ma non solo. Alcuni brani, ambientati in non-luoghi (come treni, cinema o improbabili ‘aldilà’) da sempre fonti di ispirazione per schiere di autori, creano la sensazione di essere in un posto che vede convivere il tutto e il nulla, dove ci si incrocia senza entrare in relazione o si fanno incontri, più o meno piacevoli, che cambiano la vita. 


Per finire: i cinquantadue scrittori – alcuni di loro scrivono in coppia – attraverso i loro investigatori “seriali” (spesso in compagnia dell’indimenticabile “gran capo” Frilli) che il pubblico dei lettori qui ritrova o può imparare a conoscere, ci mostrano con i loro racconti, ora spietati ora commoventi, come la linfa vitale assorbita dai propri territori sia indispensabile per creare noir brevi ma dalle righe tanto pulsanti da non poter che coinvolgere.




Pagg. 320

coll. SuperNoir Bross
 
€14,90

 Isbn 9788869434730

Potete trovare l'antologia su AMAZON

sabato 21 novembre 2020

Segnalazione racconto "Orient Express" di Erielle Gaudì - Delos Digital - collana Senza sfumature




Buon pomeriggio, care amiche di letture romantiche! 
Oggi ripubblico per chi ancora non la conoscesse, la trama del mio racconto "Orient Express"un Historical/Erotic Romance ambientato sul mitico treno che partendo da Parigi attraversava l'Europa diretto a Costantinopoli. Simbolo della Belle Epoque, l'Orient Express evoca ancora oggi visioni di eleganza e stile intramontabili.
Nel 1930, anno in cui si svolge il racconto, la favolosa epoca era ormai tramontata, tuttavia nobili decaduti, spie internazionali, avventurieri senza scrupoli e ricchi borghesi viaggiavano ancora nei lussuosi scompartimenti di quello che fu definito "Il re dei treni, il treno dei re". 

Trama
Un viaggio sull'Orient Express può essere una grande avventura, soprattutto quando si parla di amore e passione. 

Jackson Travis è un facoltoso uomo d'affari americano deciso a vendicarsi di Gabrielle, giovane vedova in difficoltà, colpevole ai suoi occhi di averlo respinto e umiliato in passato. Con un ricatto, la costringerà a viaggiare con lui sull'Orient Express e subito la tensione fra i due diventerà esplosiva. Forse anche più di quello che immaginavano...

Gli splendori e le ombre di un'epoca lontana rivivono in una storia densa di emozioni dove niente è come appare.

I protagonisti
Gabrielle di Saint Lazare ha solo ventotto anni ed è già vedova. Vissuta in un'epoca in cui le donne si sposavano molto giovani, (lei ne aveva solo sedici quando ha sposato il marchese di Saint Lazare) ha imparato presto che il mondo è degli uomini e che le donne devono arrangiarsi se vogliono sopravvivere...

Viaggia con la sua cameriera al seguito, la timidissima Annette, e come tutte le nobildonne del tempo con un mare di bauli, bagagli e cappelliere.


Jackson Travis, o Jax come preferisce essere chiamato, ha lavorato sodo per raggiungere il successo e realizzare il suo sogno americano.

E' il tipico uomo che si è fatto da sé e come tale detesta la vecchia aristocrazia europea, decadente e autoritaria.

Nello spregiudicato mondo degli affari, come nella vita di tutti i giorni, Jax è un maschio alfa avvezzo a conseguire sempre il suo obiettivo. Stavolta quell'obiettivo è Gabrielle.
Peccato che lei non voglia proprio saperne di lui...
Riuscirà, il rude americano, a conquistare una donna che lo detesta?



L'ambientazione della storia
I viaggi sull'Orient Express richiamano da sempre alla nostra memoria tutto il fascino dell'oriente, con la sua magia misteriosa e seducente, e sono sinonimo di intrighi e avventura.

L'arredamento del treno rappresenta il trionfo dell'Art Deco: stile floreale nei pannelli, legni pregiati alle pareti, comode poltrone. Un ambiente raffinato dove niente è lasciato al caso: bicchieri di cristallo, argenteria, fini porcellane per il tè servito da sorridenti camerieri in guanti bianchi...



La vicenda narrata nel racconto si svolge nel 1930. La favolosa Belle Epoque è tramontata con il primo conflitto mondiale e la società sta cambiando. Dopo essere confluiti per secoli nell'esercito, i rampolli dell'aristocrazia europea non disdegnano più né il lavoro (in banca) né le figlie dell'alta borghesia, soprattutto se si tratta di ereditiere che possano rinsanguare i titoli. E' quello che è capitato a Gabrielle, una ragazza giovane e ingenua che si ritrova sposata a un vecchio aristocratico. Ma quando incontra Jax tutto cambia...





Se il racconto vi interessa, sappiate che è disponibile in tutti gli stores on line a € 1,99
Ecco alcuni link per l'acquisto: AMAZON   DELOS STORE
Disponibile anche per la lettura su Kindle Unlimited

La storia, interessanti aneddoti e altre curiosità sull'Orient Express cliccando QUI 
Invece troverete un'affascinante raccolta di immagini del treno e altre ispirate al mio racconto su Pinterest cliccando QUI

E infine l'Incipit del racconto per i lettori del blog. 

 
Estratto

Territorio svizzero,

gennaio 1930


Uno schiocco risuonò nello spazio chiuso dello scompartimento e sulla guancia dell’uomo comparve l’impronta rossa di una mano.

Dopo averlo colpito, Gabrielle lo fissò dritto negli occhi.

La rabbia le aveva affrettato il respiro, il cuore le martellava in gola. «Miserabile» sibilò.

Lui rimase impassibile, inclinò la testa di lato e la guardò come un cacciatore che ha intrappolato la sua preda.

«Dunque non intendi onorare i tuoi debiti» osservò in tono pungente, «proprio come immaginavo…»

In curva, il treno decelerò sferragliando. Oltre il finestrino appannato, il paesaggio di montagna scorreva con tranquilla monotonia, pallido e innevato, mentre la luce del giorno moriva velocemente.

Faccia a faccia, i due si fronteggiavano, i nervi tesi, pronti a esplodere. Fra loro, sul tavolino estraibile dove veniva servita la colazione, giaceva sparpagliato un fascio di documenti: pagherò, ordini di pagamento, ipoteche.

La voce dell’uomo era roca mentre ribadiva la sua proposta:

«L’offerta è sempre valida. Strapperò una cambiale per ogni notte che passerai con me» poi continuò in tono agrodolce, velatamente minaccioso, «altrimenti, cara Gabrielle, potrai dire addio al bel palazzo di Parigi, al castello in Normandia, ai vestiti eleganti e alla vita agiata cui sei abituata...»       

 Gabrielle maledisse con tutto il cuore Jackson Travis. Con tipica efficienza americana, aveva acquistato dai creditori tutti i debiti che il marchese di Saint-Lazare, suo marito, le aveva lasciato. Soltanto dopo la sua morte, avvenuta un mese prima, aveva scoperto di essere completamente rovinata.

E subito i banchieri le erano piombati addosso come avvoltoi pronti a sbranarla. Allora l’americano si era fatto avanti: «Si tratta di una semplice transazione d’affari, aveva detto, ti offro il mio denaro in cambio del tuo corpo. Schioccherò le dita e tu verrai da me, sempre… e sappi che non mi accontenterò di una relazione clandestina. Dovrai essere la mia amante anche agli occhi del mondo.»

    Più arrogante di così… e poi aveva allungato le mani su di lei, credendosi già il suo padrone… un comportamento inaudito, intollerabile… così come quella sua assurda  certezza che lei non avesse la minima facoltà di scelta.

 Al colmo dell’indignazione, l’aveva scansato velocemente e si era presa una piccola rivincita.

«Buttatelo fuori!» aveva ordinato ai servi che avevano prontamente eseguito e la faccia paonazza dell’americano mentre lo trascinavano via l’aveva ripagata dell’oltraggio subito. Purtroppo quella soddisfazione era durata poco.

Convinta di riuscire a coprire le perdite vendendo i gioielli di famiglia, aveva mandato a chiamare l’orefice. Il vecchio Molines aveva esaminato attentamente ogni gemma col suo monocolo, poi era stato lapidario: «Sono falsi, madame, nient’altro che inutile paccottiglia.»

E così aveva scoperto di possedere soltanto le copie delle splendide parures ereditate dagli avi: ogni oggetto di valore era già stato venduto o pesantemente ipotecato dal marito.

«Tutto ciò che avevi adesso è mio» le aveva gettato in faccia Travis poco prima e lei l’aveva colpito.

💖💖💖

#DelosDigital #CollanaSenzaSfumatureN.58 #OrientExpress #ebook

martedì 10 novembre 2020

Recensione "Cavalca nel vento" (I Romanzi Introvabili) di Madeline Baker

 



In un vicolo buio, in fuga dal padre e da un matrimonio inaccettabile, Carolyn inciampa sul corpo di Morgan che giace a terra insanguinato, con un coltello che gli spunta dal fianco. Quell'uomo è, in apparenza, un mezzosangue senza arte né parte, un povero sbandato che si attacca spesso alla bottiglia, amareggiato dagli uomini e dalla vita. Un uomo ben diverso da quelli che Carolyn, viziata e ricchissima, è solita frequentare. Ma è proprio in lui, cinico e disilluso, che la ragazza decide di riporre ogni speranza: insieme a lui raggiungerà il fratello lontano, ne è certa. Da parte sua, Morgan ha troppo bisogno di soldi per disdegnare la ricca ricompensa promessagli. Un patto d'affari, dunque. Nei loro cuori, però, è pronta a scoppiare una passione travolgente, sterminata come il cielo stellato che illumina le selvagge notti della prateria…

La mia opinione

Sono sempre stata affascinata dai nativi americani e da tutto ciò che caratterizza la loro cultura: intensa spiritualità, armonia con la natura,  ricchezza di tradizioni e leggende. Così, quando ho visto questo libro in edicola non ho potuto fare a meno di sentirmene attratta a cominciare dal titolo fortemente evocativo "Cavalca nel vento" 
Non vi fa pensare a sterminate praterie dove il soffio del vento  disegna onde su onde nell'erba alta? E un cavaliere che cavalca solitario per me rappresenta l'immagine stessa della libertà. 

Ma veniamo alla storia. Il protagonista non è il tipico eroe da romanzo rosa, non ci troviamo di fronte a un duca  ricco sfondato con l'unico problema di scovare una bella da impalmare per continuare la dinastia, ma a un mezzosangue che sopravvive a stento ai margini della civiltà dell'uomo bianco, povero in canna e per giunta alcolizzato. 

Quando Morgan entra in scena è pure moribondo e la protagonista, in fuga da un matrimonio imposto, inciampa letteralmente su di lui credendolo già cadavere ma poi deve ricredersi quando lo sente lamentarsi e allora lo aiuta  a tornare nel misero tugurio in cui alloggia.
Grazie alle cure di Carolyn e dell'amica Red, il moribondo Morgan si salva e accetta, dietro compenso, di accompagnare la ragazza al sicuro a casa del fratello. Comincia così un viaggio in cui entrambi dovranno affrontare un doloroso percorso di crescita.

La giovanissima Carolyn imparerà che la realtà del mondo è ben diversa dai sogni di una ragazzina viziata,  l'esistenza agiata e protetta in cui è sempre vissuta ormai è finita e dovrà tirare fuori tutta la sua forza d'animo per sopravvivere. 
Morgan, invece, dovrà scoprire le sue radici con tutto il loro bagaglio salvifico e solo allora troverà la forza di cambiare la sua esistenza. 

Fra mille incontri, scontri e avventure, lungo la strada sboccerà anche l'amore così la vena romantica di chi legge viene appagata.

Degno di nota il periodo trascorso insieme alla tribù dei Sioux: saranno loro a battezzare Morgan con un nuovo nome "Cavalca nel vento"e a fargli ritrovare dignità e fiducia in se stesso.  Purtroppo, però, arrivano i soldati a sterminare i nativi e a deportare i pochi sopravvissuti nelle riserve così i due protagonisti dovranno trovare un altro rifugio.

Sarà possibile accettare i sentimenti che entrambi provano l'uno per l'altra ma che si ostinano a nascondere? Morgan sa che non potrà mai dare a Carolyn il tenore di vita a cui è abituata e non vuole rovinarle l'esistenza come suo padre ha fatto con sua madre, così la respinge. 
Carolyn è troppo inesperta per capire il sacrificio di Morgan e ne è risentita finché non arriva a casa del fratello e scopre che...
Il resto sta a voi scoprirlo leggendo il libro 😉
 

Quello che mi è piaciuto
Mi è piaciuto innanzi tutto il protagonista, ho amato la sua imperfezione, il percorso di crescita che si trova costretto ad affrontare, la scoperta del mondo dei pellirosse e la storia d'amore con Carolyn.

Non mi è piaciuto il finale. Mi spiego meglio: amo il lieto fine ma questo è talmente zuccheroso  da risultare, a mio avviso, poco credibile.

Tuttavia questo dipende dal mio gusto personale e nel complesso "Cavalca nel vento" si è rivelato una lettura piacevole, ricca di personaggi ben delineati sia dal punto di vista fisico che caratteriale, con un buon intreccio di avventura, sentimenti ed emozioni. 
L'ideale se vi piacciono i western e volete passare qualche ora di evasione dalla triste realtà di questi giorni cupi.

Potete trovare il libro su AMAZON



 

 

lunedì 9 novembre 2020

Segnalazione "L'angelo della porta accanto" di Adele Ross




Buon pomeriggio, care amiche di letture romantiche! Se amate i romance natalizi, vi segnalo l'ultima uscita della frizzante Adele Ross, un christmas romance che ha per protagonista Hope, una ventinovenne giornalista precaria che proprio sotto Natale si ritrova senza casa  nella sfavillante Londra addobbata a festa.
Volete saperne di più? Eccovi tutte le informazioni! 


Titolo: L'Angelo della porta accanto

Autore: Adele Ross

Uscita: 9 novembre 2020

Ebook: € 1.99 (€ 0.00 con KindleUnlimited)

Cartaceo: € 8.99

Editore: self-publishing

Genere: christmas romance


link d'acquisto: https://www.amazon.it/dp/B08KYFNCB9/


TRAMA:

Londra. Quasi Natale (non ancora ma manca poco).

Hope Heartkindness si ritrova senza casa e, sapendo che il suo magro stipendio non le può assicurare di pagare un affitto, accetta l’offerta dell’amica Felicia di trasferirsi nel suo appartamento. Un grazioso appartamento al terzo piano di una piccola palazzina nella tranquilla Angels Street, proprio nel cuore del romantico quartiere di Hammersmith. La ragazza si ritrova così catapultata in una Londra al di fuori della frenetica City e circondata da pittoreschi e strani personaggi.

La quiete in Angels Street è la caratteristica principale, quiete e riservatezza, due peculiarità che contraddistinguono tutti gli inquilini di quella palazzina. Soprattutto Mister Whitesmoke, eccentrico e insolito personaggio che vive dietro la porta accanto a quella di Hope e Felicia. Riservato, gentile, un vero gentiluomo d’altri tempi, anche un po’ fuori moda. Ma cosa nasconde realmente Daniel Whitesmoke? cosa si cela dietro la porta di quella silenziosa e misteriosa “Scuola di buone maniere” che l’uomo gestisce?

Hope, come ogni brava giornalista in erba, decide di scoprirlo, anche perché quello strano personaggio, che lei è certa di non aver mai visto prima, le trasmette un’insolita e familiare sensazione… oltre alla intima certezza di avere un legame con lui che affonda le sue origini in un passato che Hope nemmeno ricorda.

Ma Dio e tutte le schiere di angeli, lassù nel Regno dei Cieli, ha un disegno già stabilito per Hope, per Daniel e per tutti i personaggi che li circondano mentre la razza umana ignara di tutto si sta preparando a festeggiare un nuovo Natale.



Estratto. Conosciamo Daniel Whitesmoke.


Daniel Whitesmoke non protestò, si limitò a sospirare e a uscire di casa per dedicarsi a una delle cose che amava fare maggiormente, passeggiare.

Avrebbe percorso il viale alberato che costeggiava il fiume godendosi il freddo pungente di quel sabato mattina di fine novembre.

Sarebbe arrivato a Hammersmith Bridge, si sarebbe seduto su una panchina e avrebbe ammirato il panorama.

Il sabato mattina, in fondo, era fatto per quello.

Per rilassarsi, passeggiare e godersi il panorama spettacolare che si poteva vedere solamente da Hammersmith Bridge.

E, ovviamente, per prendere il tè in santa pace non dovendo subire il fastidioso rumore che giungeva dall’appartamento accanto al suo.

Daniel Whitesmoke non amava solo passeggiare, amava anche altre cose, tra cui il silenzio e la riflessione.

Uno dei motivi per cui aveva scelto di vivere ad Angels Street nell’Hammersmith era proprio il silenzio.

E il fatto che poteva vivere mantenendo la sua riservatezza.

Se il quartiere di Hammersmith poteva apparire un mondo fuori dal mondo, l’appartamento di Daniel Whitesmoke poteva sembrare addirittura un altro mondo.

Come tutta la vita di Daniel Whitesmoke d’altronde.

Una vita che a occhi distratti appariva decisamente ordinaria ma che aveva un qualcosa di talmente straordinario che al resto del mondo sarebbe stato precluso se non fosse stato lui stesso a decidere di mostrarlo.

Aveva capelli di un biondo talmente chiaro da apparire quasi bianchi, ribelli anche se lui si ostinava a tenerli tagliati corti.

Due occhi di un azzurro che forse in natura non esisteva nemmeno, mobili e sempre attenti.

Un carattere pacato e movenze morbide che trasmettevano un che di tranquillizzante.

Non scattava mai, non alzava mai la voce, non si agitava mai, non perdeva le staffe.

Non era privo di emozioni ma aveva imparato a gestirle.

Aveva una voce calda ma dolcissima ed era la cosa di lui che le persone notavano per prima.

Non era bello.

Ma non era nemmeno brutto.

Era ordinario, fuori moda e terribilmente buono.

Tanto mansueto da far pensare che la sua ira, qualora fosse mai stata scatenata sarebbe stata devastante.

Viveva a Londra da sempre.

E con da sempre si intende proprio da sempre.

O quasi.

Non stiamo parlando di molto tempo o dal momento della sua nascita che, apparentemente avrebbe potuto essere avvenuta una quarantina di anni prima, anche se non era così.

Stiamo parlando di decenni, di secoli, di millenni.

Di sempre insomma.



Estratto. Conosciamo Hope Heartkindness.


Hope Heartkindness era stata una bambina felice.

Aveva combinato i guai che tutte le bambine felici combinavano, come dare fuoco alla stalla nella fattoria dei nonni a sei anni, oppure cadere dalla bicicletta e sbucciarsi le ginocchia, o ancora sporcare di fango durante una partita a pallone improvvisata il vestito elegante fatto di trine e merletti che la madre le aveva acquistato per il matrimonio di una lontana zia.

Aveva poca voglia di studiare ma i suoi risultati scolastici erano quasi sempre sufficienti.

Era intelligente ma non si applicava.

Era spronata dagli insegnanti ma era scostante, soprattutto nell’impegnarsi in materie che non suscitavano il suo interesse, come la chimica, la storia dell’arte e l’economia domestica.

Cosa che detestavano quasi tutte le sue compagne, a eccezione di Susan Miller che già all’età di otto anni aveva dichiarato di voler diventare la moglie di un uomo importante, occuparsi di lui, della loro casa in campagna e dei loro sette figli.

Un desiderio che sarebbe stato esaudito dal fato quasi completamente considerando che a ventinove anni, al contrario di Hope Heartkindness, viveva in campagna e aspettava già il quinto erede dal marito Rufus, uomo importantissimo per la piccola comunità dove vivevano perché era l’unico portalettere della cittadina, senza di lui la corrispondenza non sarebbe mai stata consegnata.

Ma torniamo a Hope Heartkindness.

Hope non amava particolarmente studiare però amava la letteratura e la matematica.

Cosa che potrebbe apparire un controsenso ma non lo era.

Precisamente più che la matematica Hope Heartkindness adorava la logica e tutto ciò che era logico, conteneva logica, poteva essere misurato con il metro della logica.

Detestava visceralmente le incoerenze, gli errori grammaticali, le bugie, a meno che fossero pronunciate a fin di bene, prendere l’ascensore, i luoghi alti, i lavori fatti all’uncinetto, i fiori finti, le zucchine e i volatili.

Anche se per questi ultimi aveva con gli anni sviluppato una tolleranza sufficiente, soprattutto perché l’idea di eliminare tutti i volatili dalla faccia della Terra le era sembrata una soluzione troppo drastica, così si era accontentata di sopportarli purché questi non invadessero il suo spazio prossemico.

Impresa che a volte si era rivelata ardua in considerazione del fatto che i volatili non hanno mai minimamente idea di cosa sia lo spazio prossemico.

Comunque era arrivata a ventinove anni sana sia di corpo che di mente pur condividendo il pianeta con una specie aberrante come quella dei volatili.

E già lo si poteva considerare un risultato soddisfacente.

Aveva simpatia per quasi tutti gli animali, ragni compresi ma i pesci preferiva solamente vederli cucinati.

Aveva una passione quasi incontrollabile per la zuppa inglese e per il caffè.

Adorava il profumo dell’aria quando arriva l’estate, ma anche la neve e la sensazione di accogliente serenità che suscita l’irreale silenzio quando i fiocchi scendono leggeri e ricoprono il terreno.

Amava il Natale e le festività in genere.

Non era particolarmente buona ma non era nemmeno cattiva.

Era umana.