giovedì 15 giugno 2017

Recensione "La lettrice di fiori" di Elizabeth Loupas


“Perché i fiori? Da sempre li vedevo nei volti e negli occhi delle persone; mi rivelavano cosa ci fosse nel loro animo, quali azioni avessero compiuto e cosa avrebbero fatto nella loro vita. Quando toccavo un fiore e ne sentivo il profumo avevo delle visioni. Era una peculiarità dei Leslie di Granmuir, e la mia prozia che, come me, si chiamava Marina Leslie, mi aveva insegnato quest'arte fin da ragazzina”.


Trama
Corte di Scozia, 1560. Rinette Leslie di Granmuir, figlia di cortigiani, possiede un’abilità unica e preziosa: pratica la floromanzia, l’antica arte di predire il futuro leggendo i fiori. Eppure questo dono non la metterà al riparo da ciò che sta per accadere: la regina, in punto di morte, le consegna uno scrigno che contiene una pergamena con una profezia firmata da Nostradamus che minaccia il destino della monarchia. La giovane Rinette ha il compito di consegnarlo a Maria Stuarda, la futura regina, ma commetterà un errore fatale: si confiderà con il proprio amato, mettendolo in pericolo. Alcuni cortigiani, che hanno spiato la conversazione, pur di entrare in possesso del prezioso oggetto, fanno sparire l’uomo. Ma quali importanti segreti contiene lo scrigno? Distrutta dal dolore e circondata da gente di cui non può fidarsi, Rinette avrà un solo modo per sottrarsi alle loro trame: affidarsi ai fiori.


Rinette ha solo diciassette anni quando, alla morte della regina Maria di Guisa si ritrova coinvolta in un intrigo che segnerà il suo futuro.
Prima di morire, la regina le affida un misterioso scrigno estorcendole la promessa di nasconderlo per poi consegnarlo a Maria Stuarda, la figlia. Rinette promette, ma invece di nascondere il cofanetto in una cripta segreta sotto la cappella di Saint Margaret come le era stato detto, lo porta con sè a Granmuir, la culla della sua famiglia, dove si rifugia per evitare di essere costretta a sposarsi contro la sua volontà.
Saint Margaret Chapel

A Granmuir l'aspetta Alexander Gordon  di Glenlithie, il ragazzo di cui è innamorata fin dall'infanzia. Biondo, bello e narciso, il giovane ricambia il suo amore ma rivela subito una certa immaturità che affiora quando Rinette si trova in pericolo, minacciata di essere prelevata a forza da uno degli sgherri del capoclan e lui non tenta neanche di difenderla.
La ragazza riuscirà a cavarsela ugualmente grazie alla sua parlantina ma si farà un nemico pericoloso.
Screenshot of Toby Regbo as Francis, Dauphin of France, in "Reign" - I'll just drop this in here and see what you guys make of it.:
I due si sposano e Rinette rimane incinta. E' molto felice insieme al suo Alexander anche se lui comincia a mostrare i primi segni d'insofferenza per la vita di campagna.
Finalmente Maria Stuarda ritorna in Scozia e Rinette vuole adempiere alla promessa fatta alla regina madre e si reca a corte per consegnarle il cofanetto, ma non viene ricevuta e allora, vista la vicinanza del parto, decide di nascondere il cofanetto nella cripta come aveva promesso e vi si reca insieme al marito. 
Sulla strada del ritorno però, qualcuno pugnala a morte Alexander e Rinette sviene in mezzo alla folla festante per il ritorno della regina, rischiando di finire calpestata.
La salverà un cortigiano, Nicolas de Clerac, ex segretario della regina madre, che si trovava a passare di lì per caso.
Vedova e con una bambina appena nata, Rinette giura di vendicarsi, resterà a corte per scoprire chi ha ucciso il suo adorato Alexander, e per farlo non esiterà a ricattare la regina: le restituirà il cofanetto solo quando giustizia sarà fatta. 
Comincia così la vita di corte nei panni di dama di compagnia della regina, in pratica la sua cameriera, ma scoprire chi è il misterioso assassino non sarà affatto facile... 



Una scrittura fluida ed evocativa che ricostruisce sapientemente quel tempestoso periodo storico. I personaggi sono descritti con grande maestria,  e prendono vita magicamente davanti ai nostri occhi.
Pare quasi di vedere la giovane regina Maria, vedova già a diciotto anni, con la sua alta statura, i capelli rossi, il carattere volubile e capriccioso (dimenticatevi la serie "Reign", qui l'autrice è fedele alla realtà storica).

La vicenda è narrata in prima persona da Rinette, la protagonista, e manca il punto di vista di Nicolas de Clerac.
Altissimo, i capelli di fiamma, avvolto nelle sue vesti preziose di cortigiano, gli occhi sottolineati dal kajal e l'orecchino in evidenza, sembra che Nico faccia di tutto per apparire effeminato senza peraltro riuscirvi. Rinette lo identifica con la belladonna, una pianta bellissima ma mortale e perciò non si fida di lui.

Tuttavia "Sieur Nico" - come viene familiarmente chiamato dalla regina - nasconde sotto il suo travestimento vistoso l'anima di un asceta.
Una figura di uomo originale e inconsueta che dimostrerà grande forza morale e coraggio. Un personaggio che non si dimentica...

La capacità di Rinette, quella di leggere il futuro nei fiori, la metterà spesso in pericolo - bastava molto meno per essere accusati di stregoneria all'epoca - ma riuscirà sempre a cavarsela grazie anche al sostegno di Nico. Eppure, neanche lui riuscirà a schivare per sempre i colpi bassi della sorte... 



I fiori di Nico e Rinette: Belladonna e Anemoni

Una storia appassionante, ricca di colpi di scena, che mi ha emozionata, incuriosita, affascinata.  Il mistero del cofanetto, che verrà svelato solo alla fine, risulta molto intrigante e quando sono giunta all'ultima pagina l'ho fatto con dispiacere perché Rinette e Nico mi erano entrati nel cuore e non volevo lasciarli. 
Il linguaggio dei fiori aggiunge poesia e mistero alla vicenda in cui l'autrice ha mescolato abilmente la sua fervida fantasia con i fatti storici realmente accaduti.
Una lettura consigliata a chi ama i romanzi rosa storici dalla trama ricca, articolata e con un pizzico di mistero.  


E infine, ecco per voi, il CALENDARIO DELLA FLOROMANZIA

Gennaio: Bucaneve, simbolo di purezza

Febbraio: Violetta, denota gentilezza e fiducia negli altri

Marzo: Narciso, emblema della sincerità

Aprile: Primula, rappresenta un amore nascente

Maggio: Giglio bianco, l’allegoria della forza

Giugno: Rosa canina, ha funzioni curative

Luglio: Garofano, simboleggia la protezione

Agosto: Erica bianca, un portafortuna per l’intero anno

Settembre: Aster, il fiore della felicità

Ottobre: Rosmarino, emblema dell’ottimismo

Novembre: Crisantemo, incarna la verità

Dicembre: Edera, denota fedeltà


E voi? Se avete già letto "La lettrice di fiori" mi piacerebbe sapere che ne pensate. 

lunedì 12 giugno 2017

Estate in giallo: tante segnalazioni per voi!

Sarà per il caldo torrido che spinge noi lettori a cercare qualche brivido ghiacciato, ma l'estate è tempo di gialli, noir e thriller dal ritmo incalzante, capaci di tenerci incollati alle pagine.




Pagg. 276  coll. I Tascabili Noir €12,90 Isbn 9788869431944


La tranquillità autunnale di Bordighera viene spezzata da una morte violenta. Una signora tailandese riesce fortunosamente a sfuggire a un tentativo di femminicidio. La Viceispettore Noemi Vassallo dovrà farsi carico dell’indagine addentrandosi nella vita della donna e del suo aggressore. Sulle ripide falde del Piccolo San Bernardo, in un esclusivo resort, un selezionato gruppo di lettori ha la fortuna di poter trascorrere alcuni giorni in compagnia del loro idolo letterario. Elena Bonfanti viene inviata a intervistare lo scrittore. L’Ispettore Angelo Ardoino l’accompagna nella struttura, i due giungono a destinazione poco prima di una gelida bufera alpina. La neve che velocemente si accumula bloccando ogni via di accesso potrebbe essere considerata solo un contrattempo se non fosse che un assassino coglie proprio quell’occasione per colpire la propria vittima. I due ispettori di Imperia si troveranno alle prese con indagini complesse e serrate in cui sarà indispensabile saper guardare le cose dalla giusta prospettiva.


Ugo Moriano è nato a Imperia nel 1959 e vive con la propria famiglia a Diano Marina in provincia di Imperia. L’amore per la lettura e l’interesse per la storia lo accompagnano fin dalla più giovane età. Esordisce nel mondo della carta stampata con il romanzo giallo: Il ricordo ti può uccidere a cui fanno seguito L’Alpino disperso (2009), A Sanremo si gioca sporco (2010), Sospetti dal passato (2011), L’arte del delitto (2012), L’Inganno del tempo (2014) 1° classificato al Premio Internazionale Montefiore, Antiche amicizie (2015) e Radici lontane (2016) pubblicati da Fratelli Frilli Editori. Nel 2011 è stato pubblicato Arnisan il longobardo. Nel 2012 L’ultimo sogno longobardo vincitore del 61° premio Selezione Bancarella 2013. Nel 2013 Il diamante di Kindanost, terzo classificato al Premio Internazionale di Cattolica. Nel 2014 Gnorff & Lenst. Nel 2015 Sangue longobardo. Nel dicembre del 2009 vede la luce anche il suo racconto gotico Il Ritorno e nella primavera del 2010, sul sito della biblioteca di Diano Marina, viene pubblicato il link ad un suo racconto umoristico intitolato La vera storia della scoperta del fuoco. È componente della giuria del Premio Città di Cattolica 2016.

Il suo sito: www.ugomoriano.it






Romanzo ignorante di Alberto Tondella
Pagg. 204  coll. I Tascabili Noir €11,90 Isbn 9788869431951


Leo Morelli è il proprietario di una piccola agenzia di pubblicità di Torino, La Tortuga. È single da anni e le sue relazioni sono oramai ridotte a sporadiche avventure. In compagnia dell’amico e socio Matteo, personaggio tanto geniale quanto irresponsabile, trascorre spensieratamente le proprie giornate fra riunioni creative e serate movimentate. In un assolato pomeriggio della primavera del 2016, sul set di uno shooting fotografico, le telecamere de La Tortuga registrano qualcosa di insolito. La curiosità e un represso spirito da investigatore spingono Leo a indagare sull’episodio, proiettandolo in un’avventura tanto intrigante quanto pericolosa. Durante i trentacinque giorni che seguiranno, il pubblicitario rimarrà coinvolto in un complotto internazionale, perderà la testa per una sensuale e ambiziosa ragazza dai capelli rossi e incrocerà le vite di bizzarri personaggi come Geronimo, Tore, i membri della NIC, il signor Oreste e il barista Antonio.

 Alberto Tondella nasce a Biella il 5 febbraio del 1969. Da allora ha vissuto a Mosso, Cavaglià, Torino e Albenga. Ama le moto, l’arte contemporanea, i sigari cubani, lo snowboard, il sushi e il Toro. In pensione vorrebbe scrivere, viaggiare e dire ciò che gli pare.


Pagg. 290  coll. I Tascabili Noir €12,90 Isbn 9788869431890

Un ex poliziotto condannato a vivere con un proiettile in testa, ma che grazie a quella ferita ha guadagnato le capacità di un mentalista. Un omicidio difficile da risolvere, in una Milano di periferia che annaspa tra passato e presente. Un giallo che si tinge di nero, scavando nei problemi di una città pronta a esplodere: un’indagine a metà tra Conan Doyle e Maurizio De Giovanni, con un pizzico di Gaber e di buon senso.

A Milano, nelle case popolari di via Bruzzesi, nel quartiere Giambellino, viene ritrovato il cadavere di un pensionato, Aurelio Corona. Il commissario capo incaricato dell’indagine, Antonio Tasca, anche a causa della diffidenza di chi abita in quei casermoni, fa fatica a raccogliere indizi. Si rivolge quindi a un suo ex sottoposto, Michele Russolani detto il Russo, che oggi gestisce un bar poco distante da dove è avvenuto il delitto. Michele è stato congedato dalla polizia per colpa di una ferita che, anni prima, lo ha quasi ucciso e che gli ha lasciato un brutto ricordo: una pallottola nel cervello, in una zona dove non è operabile e che, se si spostasse anche di pochi millimetri, potrebbe ucciderlo all’istante. Ma quello non è l’unico regalo che ha ricevuto: nell’agguato il Russo ha perso la moglie e da allora sua figlia non gli rivolge più la parola. E non è tutto. Michele è restio ad aiutare il suo ex capo, perché ha molti segreti da nascondere e un carico di rabbia e rancore che lo tormenta. Ma è anche un uomo che crede ancora nella giustizia e nella verità.


Matteo Di Giulio, scrittore, saggista e traduttore, vive a Milano, dove è nato nel 1976. Ha pubblicato i romanzi La Milano d’acqua e sabbia (Fratelli Frilli Editori, 2009), Quello che brucia non ritorna, I delitti delle sette virtù e Figli della stessa rabbia. Suoi racconti sono apparsi su diverse antologie e su “Velvet – la Repubblica”. Lavora nel mondo dell’editoria.


Pagg. 180 coll. I Tascabili Noir €11,90 Isbn 9788869431920
  
Genova, 14 maggio 1938: Mussolini sbarca dalla corazzata Cavour, insieme ai più fedeli gerarchi, per una visita ufficiale di quattro giorni. L’accoglienza platealmente entusiasta dimostrerebbe che il fascismo è al culmine della sua popolarità, ma qualcuno trama nell’ombra. Il commissario Boccadoro ha ricevuto una “soffiata” da un condannato per omicidio e, mentre il Duce, via via, parla in piazza della Vittoria, visita opere pubbliche, stabilimenti industriali e Riviera di Levante, Boccadoro deve condurre una caccia serrata agli organizzatori del complotto, mentre la minaccia assume sempre più spessore, fino a diventare tangibile. L’autore riesce a trasmetterci – mescolando personaggi reali e di invenzione che agiscono in una Dominante perfettamente “ricostruita” – mentalità, atmosfere e costumi di una società dove l’ideologia del regime impera. Un romanzo insieme credibile e godibile su potere, uomini, donne e bambini in un mondo alla vigilia del disastro.


Armando d’Amaro, nato a Genova nel 1956, vive a Calice Ligure. Dopo studi classici e laurea in giurisprudenza ha praticato attività forense ed accademica, abbandonate per dedicarsi alla scrittura noir ed alla critica d’arte moderna. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Delitto ai Parchi (2007), La Controbanda (2007; 2016 in Italia Noir per Repubblica l’Espresso), La farfalla dalle ali rosse (2008), Liberaci dal male (2010, insieme al criminologo Marco Lagazzi), Il testamento della Signora Gaetani (2014), La mesata (2016) ed ha curato le antologie Incantevoli stronze (2008) e Donne, storie al femminile (2009); altri racconti sono usciti in raccolte per altri editori o su riviste; il suo monologo Atlassib è rappresentato con successo a teatro; numerosi i testi scritti per artisti, tradotti anche in inglese e russo.

venerdì 9 giugno 2017

"La guerra dei lupi" di Alessio Del Debbio



La segnalazione di oggi è quella di un bel fantasy contemporaneo ambientato nella nostra splendida Toscana. Avevamo già conosciuto l'autore, lo scrittore viareggino Alessio Del Debbio, in occasione dell'uscita degli ultimi libri: "L'ora del diavolo" una raccolta di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni lucchesi e "Favola di una falena", ambientato a Viareggio. Un grande in bocca al lupo, è proprio il caso di dirlo, per il suo nuovo libro!



Titolo libro: LA GUERRA DEI LUPI

Saga: ULFHEDNAR WAR

Autore: Alessio Del Debbio

Editore: Edizioni Il Ciliegio

Genere: fantasy contemporaneo

Formato: cartaceo

Pagine: 412

Prezzo: 19,50 euro

Data di uscita: 8 giugno 2017



Trama:

Amici da anni, Ascanio, Daniel, Marina e la loro compagnia di Viareggio non desiderano altro che trascorrere una tranquilla vacanza insieme, ma il destino ha altro in serbo per tutti loro. Gli ulfhednar di Odino sono tornati e la Garfagnana non è più un posto sicuro da quando Raul ha preso il comando del branco del Vello d’Argento. Spetta ad Ascanio, ultimo discendente di una stirpe di officianti della Madre Terra, contrastare i suoi progetti di dominio, aiutato dal suo compagno Daniel, un ulfhedinn fuggiasco che ha imparato ad apprezzare la vita tra gli uomini. Ma dietro le mire espansionistiche del violento e indegno Alfa si nasconde un’ombra antica, disposta a tutto pur di aggrapparsi alla vita.

«Per questo continuiamo a provare. Per rendere onore a chi è caduto, per vincere le nostre paure e promettere a noi stessi di non fallire più.»

Ambientato in Toscana, tra Viareggio e le montagne della Garfagnana, il libro mescola mitologia nordica e celtica a storia e leggende toscane, alternando, con ritmo incalzante e colpi di scena, capitoli nel presente e altri nel passato.



Estratto:

«A nessun uomo dovrebbe essere concesso di vivere così a lungo, di non provare la malattia né la vecchiaia, di pretendere di essere un Dio. È la brevità, assieme all’impossibilità di averne una seconda, ciò che rende la vita un bene prezioso, degna di essere vissuta in ogni attimo. Se invece la morte diventa uno spauracchio per bambini e l’esistenza infinita, allora non è più vita. È banalità. È immeritata sopravvivenza. È trascinarsi di giorno in giorno senza sapere perché». (Johanna)




Link acquisto:

Amazon: https://www.amazon.it/dp/8867714104/

Ibs: https://www.ibs.it/ulfhednar-war-guerra-dei-lupi-libro-alessio-del-debbio/e/9788867714100

Mondadori Store: http://www.mondadoristore.it/Ulfhednar-war-guerra-dei-lupi-Alessio-Del-Debbio/eai978886771410/






Biografia autore:

Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste (come Con.tempo e StreetBook Magazine) e in antologie, cartacee e digitali (come I mondi del fantasy, di Limana Umanìta Edizioni, Racconti Toscani, di Historica Edizioni, Sognando, di Panesi Edizioni). I suoi ultimi libri sono Favola di una falena (Panesi Edizioni, 2016), Ulfhednar War – La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017).

Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori di fantasy italiano. Scrive articoli per il portale di letteratura fantastica “Le lande incantate”. È presidente dell’associazione culturale “Nati per scrivere” che d’estate organizza la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari a Viareggio, per far conoscere autori toscani.



Contatti autore:

Pagina Facebook “I mondi fantastici – Alessio Del Debbio”: https://www.facebook.com/alessio.deldebbio/

Sito autore: www.alessiodeldebbio.it

Blog “i mondi fantastici”: www.imondifantastici.blogspot.it

Twitter autore: https://twitter.com/ADelDebbio

Associazione Culturale "Nati per scrivere": www.natiperscrivere.webnode.it

lunedì 5 giugno 2017

"Il commerciante di bottoni" di Erika Silvestri





"Cioccolata contro dolore. Marmellata contro ricordi. È un metodo che funziona, lo uso anch'io quando sono triste, con i bottoni. Apro la scatola e li spargo tutti sul pavimento. Li metto in fila per forma, per colore, ogni volta mi stupisco di quanto sono diversi. Ti ricordi quando te l'ho raccontato? Dallo sguardo ho capito che sapevi di cosa parlavo. "Bottoni. Ma guarda il destino! Anche a me piacciono tanto. Ora che ci penso non te l'ho mai detto, ma ho diretto un'azienda di bottoni per anni."


In questo libro, l'amicizia tra Piero Terracina e Erika Silvestri, un sopravvissuto di Auschwitz e una ragazza.


"Il commerciante di bottoni"  è stato adottato come lettura nella scuola media, ma lo giudico adatto ai lettori di ogni età perché è importante conservare la memoria di quello che è stato. I pochi sopravvissuti fanno proprio questo: cercano di trasmettere la loro memoria affinché siano i giovani a farsene carico e diventino i nuovi testimoni, adesso e in futuro per le nuove generazioni che verranno. 
In quest'ottica Piero Terracina, dopo una vita di silenzio, si è deciso a raccontare la sua terribile esperienza e ha cominciato a farlo nelle scuole dove una ragazzina di terza media, Erika, è rimasta folgorata dalle sue parole e gli ha scritto per saperne di più. Lui le ha risposto e così, pian piano, si è instaurato un legame fra i due che si sono "adottati" a vicenda un po' come un nonno e la sua nipotina. 

La storia è quindi autobiografica e racconta l'incontro e la nascita di una grande amicizia che supera il tempo e le generazioni legando profondamente Erika, l'autrice del libro, a Piero Terracina, e sullo sfondo, onnipresente, l'orrore dei campi di sterminio nazista.

E' fondamentale non dimenticare mai che il male esiste e come scrive l'autrice a un certo punto: "Il male muta sembianze ma la sua essenza rimane la stessa e forse non esiste un modo per dissolverla. Piero racconta che faccia ha con la speranza che incontrandolo lo si possa riconoscere dai tratti che lui descrive piangendo."

Possiamo solo tentare di immaginare quanto dolore costi a quest'uomo dover rivivere le atroci perdite subite e mettere a nudo la sua anima nella speranza di evitare che certi errori vengano ripetuti in futuro. 
Si tratta di un grande atto d'amore verso l'umanità intera, ma pochi vogliono sentire, pochi ascoltano davvero col cuore. 
Siamo così presi dalle nostre beghe quotidiane che ci dimentichiamo che le nostre piccole contrarietà sono poca cosa di fronte alle tragedie che hanno colpito alcuni di noi. 

Il libro si conclude con la denuncia dell'indifferenza.
Dice Erika: "A chi importa veramente quello che Piero ha da dire? Lo ascoltano per quietare le coscienze e lo invitano nei programmi televisivi tra un numero di danza e uno di cabaret per farlo parlare cinque minuti, appena in tempo per abbassare le luci e dire che la puntata del 27 gennaio (il giorno della memoria) è stata fatta."
 Oggi come allora, quando nessuno si è opposto all' infamia delle leggi razziali approvate all'unanimità dal parlamento italiano, all'unanimità, ci pensate? E quando mai si mettono tutti d'accordo su qualcosa i nostri uomini politici? Eppure allora è successo...
Qualcuno ha detto che perché il male vinca basta soltanto che la brava gente, la maggioranza, resti a guardare senza fare nulla e per tal motivo "Il commerciante di bottoni" è importante, perché scalfisce l'indifferenza cieca che opprime la società odierna.

Intenso, coinvolgente, emozionante. Un libro che mi ha commossa profondamente. Mi è piaciuto l'approccio all'immane tragedia della Shoah descritto da Erika, quello di una ragazzina che si affaccia alla vita e si ritrova alle prese con la malvagità degli uomini. Come spiegarla? Come continuare a credere in Dio dopo Auschwitz? Il libro risponde anche a queste domande.
Attraverso Erika, anche noi conosciamo Piero e lo sentiamo vicino, non il relitto di qualcosa accaduto tanto tempo fa che molti vorrebbero rimuovere dalla memoria o peggio ancora, negare, ma un uomo vero, con le sue debolezze, i timori e la sua enorme dignità. 
Grazie, Erika, per aver voluto condividere con noi lettori la tua esperienza di vita. Grazie soprattutto a Piero Terracina.  

giovedì 1 giugno 2017

"Anna con tutti" un giallo di A. Alioto e R. Repaci


Dopo il buon riscontro di vendite de “LA DOLCE MORTE” (2016), la coppia di scrittrici liguri torna con un romanzo dalle note marcatamente femminili accompagnate dal carattere forte del Maresciallo De Scalzi. 


Trama
Il Maresciallo De Scalzi ama le donne, le considera il sesso forte, pur riconoscendo che sono ancora bistrattate e, per questo, bisognose di protezione. Quando Anna, una cara amica di sua sorella, lo chiama chiedendo aiuto, lui non esita ad intervenire. Lei è una donna di quarant’anni che conosce il significato della parola violenza, ne porta i segni sul corpo e nel cuore. Le cicatrici dell’anima sono indelebili, ma Anna sta tentando di rinascere dalle ceneri, come una fenice. Le botte del marito, perpetrate negli anni, non hanno fermato il suo bisogno di riscatto da una vita senza rispetto. La scrittura l’ha aiutata, è stata la mano che l’ha sollevata dal pozzo di disperazione nel quale lui l’aveva gettata. Per lei, scrivere è catartico. Inaspettatamente il suo romanzo erotico diventa un successo editoriale. Il prezzo da pagare per il suo trionfo, però, è troppo alto e Anna si ritrova nuovamente in un vortice di minacce, paura, violenza e morte. Massimo De Scalzi, in questa seconda indagine, inciamperà in una realtà di malvagità nascoste, di segreti e di persecuzione. La sua anima non ne uscirà indenne.


 Pagg. 144  coll. I Tascabili Noir €11,90 Isbn 9788869431937






Alessandra Alioto è nata a La Spezia e vive a Rapallo. Svolge la professione di Educatrice Professionale in ambito scolastico e sociale. Scrivere con l’amica, ex collega di lavoro, Rosalba, le ha dato modo di condividere con i personaggi dei loro libri un vissuto sociale proprio della vita reale.

Rosalba Repaci è nata a Genova e vive a Recco dove lavora come Educatrice in un asilo nido. Le due amiche, complici nel guardare gli altri con un’attenzione non comune, hanno deciso di assecondare la loro passione per la scrittura, dedicandosi a raccontare storie che rispecchino i loro valori.

Hanno scritto: Dimmi come mai, Edizioni Cicorivolta, pubblicato nel marzo 2014, La dolce morte. Un’indagine genovese per il Maresciallo De Scalzi, Fratelli Frilli Editori, pubblicato a giugno 2016 e Buongiorno Miriam, primo classificato al concorso Panesi - Lugalè, febbraio 2017 di prossima pubblicazione.