Per chi ama i romance natalizi, arriva il periodo più bello dell'anno! Fra le novità in uscita mi ha colpita favorevolmente la novella di Sara P. Grey, sia per la cover brillante, sia per la storia narrata in prima persona dalla simpatica protagonista.
Per saperne di più, continuate a leggere!
Sinossi:
“Le regole del Pink Christmas Club:
· Il Natale non è fatto di cose, ma di persone
· Non si è mai troppo grandi per chiedere qualcosa a Babbo Natale
· La magia esiste, non si perde né si trova: sta a noi crearla.”
Una moderna “princi-rentola” (un po’ principessa, un po’ Cenerentola)
Un principe supereroe (ma non mettetegli la calzamaglia!)
Un mese di tempo
Un incarico all’apparenza impossibile da portare a termine
Un unico requisito da rispettare…
Ma facciamo un passo indietro, e cominciamo dalle presentazioni: mi chiamo Adelasia Malsavora Castelli e, nonostante il nome da principessa, alle fiabe ho smesso di credere già da un po’. Così come alla fata madrina, a Babbo Natale, agli elfi mangiacalzini, e alla popolazione di creature magiche, generose e dispettose in egual misura, che a quanto pare non ha smesso di credere in me, invece.
Chi altri si inventerebbe, infatti, di farmi assegnare l’ingrato compito di organizzare una festa della Vigilia avendo a disposizione un mese di tempo, un budget risicato e un’unica linea-guida: che sia tutto… rosa!?
«Perché se non te la concedi a Natale qualche follia, allora quando?»
Racconto autoconclusivo ad ambientazione natalizia, collegato a “Non cercavo l’amore… è stato lui a trovarmi!”
Spoile alert: preparatevi a incontrare vecchi e nuovi amici, a sperimentare la vera magia del Natale, a riempirvi le narici del profumo del pan di zenzero appena sfornato e a ricoprirvi di glitter e tanto, tanto rosa!
Citazioni:
«Adelasia cara, non mi dire che non credi alle coincidenze» mi rimbecca, fingendosi scandalizzato. «Di quali altri segnali hai bisogno, da parte del destino? Il nostro incontro era voluto dalle stelle.»
Quasi mi strozzo con la saliva. Dalle stelle, o da Babbo Gonzales, il più veloce del West nell’esaudire un desiderio? L’adorabile pancione in rosso non ha neanche aspettato la Vigilia, o di avere un albero sotto cui consegnarmi il mio principe ben impacchettato e pronto a essere scartato!
«Nessuno dovrebbe essere triste nel periodo di Natale, è contro la Legge!»
«No che non lo è!» protesto.
«Dovrebbe» insiste. «Di solito non attacco bottone con le sconosciute per strada, ma con te non lo so… mi è sembrato che ne avessi bisogno. Sembravi così giù di morale, e spaesata, che non ho resistito. Dimmi che mi sbaglio» mi sfida.
Fra i superpoteri che ha a disposizione, oltre al fascino da modello di Calvin Klein, tutto perfettino e a modo, dev’esserci anche quello di costringere la gente a dirgli sempre la verità. Io, ad esempio, non riesco a mentirgli. «Non ti sbagli. Quel giorno ero un po’ affranta perché le cose non andavano come mi ero aspettata… ma adesso va meglio.»
«Davvero? Ti ho trovata a versare amare lacrime su quel tavolino» indica col dito la superficie lucida.
Mi viene voglia di dirgli che mi disperavo per lui, ma per fortuna riesco a impormi di tacere. Almeno questo dettaglio lo porterò con me nella tomba.
Osservo la signora che allunga una mano e ne stacca uno, accuratamente avvolto nella sua confezione trasparente con fiocco fucsia, e se lo rigira fra le mani, ammirata. Sul viso le si dipinge un sorriso che, se non fossi così concentrata su di lei, mi sarei perso: è pura gioia, genuina come quella che si potrebbe ammirare sul volto di una bambina.
Non la troverò mai in una disposizione d’animo migliore, penso. Dunque, mi faccio avanti. «Ehm, signora? Tutto bene?» accenno, timidamente. La voce mi trema per la tensione. Lei si volta, il volto illuminato di felicità.
«Oh, cara, è come se la fata confetto avesse avuto una tresca con Babbo Natale in questa stanza e ci avessero dato dentro come conigli!»
Batto le palpebre, allarmata. Lo sapevo che avremmo dovuto andarci piano con i glitter! «In effetti, forse ci siamo lasciati prendere un po’ la mano…»
Lei non mi fa neanche finire, invece esclama: «Lo adoro! I dettagli sono così curati, e la foresta incantata all’ingresso? Un sogno. Non so come tu abbia fatto, ragazza mia…»
«Sono stata aiutata, lo devo ammettere.» Metto le mani avanti, perché non è giusto che mi attribuisca meriti che non ho.
«Non c’è niente di cui vergognarsi, cara» cerca di tranquillizzarmi lei, per poi sporgersi verso di me e, con fare complice, sussurrare: «Hai fatto come ti ho detto e chiesto a Babbo Natale, eh? Ben fatto, hai ascoltato tutti i miei insegnamenti, e hai imparato il più importante.»
«Eh? Quale?» la fisso sconcertata.
«Hai capito che il Natale non è fatto di cose, ma di persone. Guarda questo posto, non è mai stato così animato, così vivo, da quando ci sei tu. Era tutto ciò che volevo fin dall’inizio.» Ha gli occhi lucidi e le guance rosse come mele mature, è commossa.
Biografia Autrice
Classe 1979, Sara P. Grey (pseudonimo) vive in un piccolo ma vivace paesino in provincia di Como assieme all’amore della sua vita, la gatta Muffin.
Ha fatto dello scrivere la propria vita: libera professionista, di giorno si tiene occupata come consulente per il web, copywriter, ghost blogger e social media manager, di notte elabora le sue storie, oppure legge quelle degli altri.
Nel 2017 ha pubblicato il primo romance in self, e da allora non si è più fermata. Ha all’attivo 13 pubblicazioni, 4 delle quali con casa editrice, oltre ad alcune raccolte di romanzi e novelle in collaborazione con altre autrici italiane.
Scrive romance, contemporaneo e storico, ma ha un debole per chick-lit, romantic suspense e military romance.
Non disdegna un bel thriller o horror, ogni tanto, per distrarre la mente dagli zuccherosi happy ending di cui è tanto golosa.
La trovate su Facebook: @SaraPGrey e Instagram: @sarap.grey
Oppure sul blog: www.sarapgrey.com
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