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Dati del romanzo:
Titolo: “L'Albero della Vita – La Genesi”
Autrice: Ella M. Scarlett
Editore: Genesis Publishing
Data di uscita: 14/03/2017
Genere: Paranormal Romance, New Adult
Pagine: 315
Formato: Ebook
Prezzo: 3.99€ Ebook, 11,60€ cartaceo
Ebook e cartaceo su Amazon e le più importanti librerie online
Sito dell'Editore (con Booktrailer e altre info): http://www.thegenesispublishing.com/alberodellavitagenesi
La trama in breve:
Per Eva il giardino dell'Eden è solo un vago ricordo,
così come gli arcangeli e tutto ciò che fa parte del Regno Celeste. L'unica
cosa che vorrebbe la ragazza è riavere Adam al suo fianco, ma la terribile
maledizione, che pende sui loro capi, sembra destinata a durare per sempre.
Per Lilith, il Regno Celeste è il nemico da sconfiggere
ed Eva la pedina ideale per raggiungere i suoi scopi di vendetta. Mentre le
forze del bene e del male si risvegliano dal loro antico torpore, vecchi e
nuovi legami sono messi a dura prova in quella che, ben presto, si trasformerà
nell'ultima grande guerra tra il Regno Celeste e gli Inferi.
Chi avrà la meglio, guadagnando la vittoria? E il Padre, che ha generato ogni creatura con immenso Amore, rimarrà spettatore dello sfacelo tra Suoi figli?
Chi avrà la meglio, guadagnando la vittoria? E il Padre, che ha generato ogni creatura con immenso Amore, rimarrà spettatore dello sfacelo tra Suoi figli?
Il calendario:
Il Giveaway:
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[Dal Capitolo II: “Ragnatela”]
Prima della Creazione, quando i cieli erano rischiarati dalla sola luce divina e l’unica essenza era quella del Padre, il Signore aveva chiamato a sé l’Astro del Mattino , il cui nome lo indicava a tutti come primo dell’intera stirpe celeste, e gli aveva detto: «Tu sarai il mio favorito. Dopo di te ne verranno molti altri e tu li amerai come fratelli, veglierai su di loro e li guiderai nel mondo che io creerò». Al suo primo nome, Egli ne accostò un secondo, Lucifiel, e fu con quello che il Serafino venne chiamato da tutti i suoi fratelli.
Egli fu il primo degli angeli, capostipite dei Serafini, considerata la più antica e nobile tra le classi angeliche, e sommo Consigliere del Padre. Era rimasto a fianco del Trono Celeste, cullato nella Sua luce e nella Sua visione per infiniti astri [1] , prosperando e fiorendo, colmo di un amore e una gioia indescrivibili a chi non li avesse conosciuti direttamente. In ogni astro che seguì egli fu il più fedele dei servi, il più impeccabile dei consiglieri e il più ineccepibile dei figli. Non c’era creatura celeste, nell’intero Regno, che non tremasse impaurito innanzi al suo giudizio e non si meravigliasse del suo operato.
Poi il Signore creò la Terra per donarla agli uomini e tutto ciò che Lucifiel conosceva e amava, improvvisamente, mutò.
Fu colpa dell’uomo. Un esperimento di carne e spirito a cui il Padre offrì in dono parte della Terra, uno dei pianeti da Lui creati per occupare lo spazio vuoto dei cieli. Su di essa, il Signore aveva già posto creature di ogni genere, dando loro acqua da bere, piante tra le quali costruire case e ogni cosa potesse servire al loro progresso. Per giorni, Egli lavorò instancabilmente, finché all’apice della Creazione non mise quel miserabile essere di fango e acqua chiamato ish a custodire il giardino dell’Eden. Dopo di lui, per lungo tempo, niente venne creato e Lucifiel, malgrado le proprie remore, rimase in silenzio, a osservare.
Tuttavia, come ogni essere vivente della Terra, l’ish iniziò a sentirsi irrequieto, la sua carne provava desideri sconosciuti alle creature celesti, la sua mente era pressata da un’angoscia che nessuna parola divina sembrava in grado di placare. L’uomo sentiva il peso della solitudine e, come era accaduto a tutti gli altri prima di lui, desiderò una compagna per sé.
Fu così che nacque l’ ishà .
Il Signore modellò il fango, come aveva fatto per l’uomo, e chiamò a sé Lilith. Ella era minuta e fragile, comparata all’ish, ma il suo spirito era più forte e sicuro di quello del suo compagno. Il suo capo era illuminato della luce divina e i suoi occhi erano ritagliati dal cielo in tempesta, così come il suo cuore costantemente tormentato da un desiderio innominabile, che neppure lei sapeva decifrare. Libertà, conoscenza, potere, i pensieri della donna erano un mosaico in continua evoluzione, un dipinto di ambizioni e bramosia senza inizio e senza fine, era come un pozzo capace di assorbire e inghiottire ogni cosa intorno a lei.
La sua creazione convinse Lucifiel dell’errore compiuto dal Regno e della necessità di distruggere gli umani, perché il cuore di Lilith era covo di un’oscurità indelebile, un’oscurità che, lontana dalla Voce, poteva solo crescere ed espandersi fino a cancellare la Luce, ma le sue preoccupazioni non trovarono sostegno in nessun altro membro della stirpe, troppo meravigliati e commossi dalla vista del miracolo per intuire il pericolo che esso nascondeva. Perciò Lucifiel scese da solo nel giardino, volta dopo volta, osservando e imparando, prendendo nota, in silenzio, di ogni minimo dettaglio della razza umana, e di ogni loro debolezza. Più li osservava, più gli si rivelava ciò che li avrebbe, infine, distrutti.
Nei suoi viaggi sulla Terra, infatti, Lucifiel notò ciò che ad altri era sfuggito, ciò che perfino il Signore non aveva predetto, o aveva reputato un destino di poca realizzabilità: la donna bramava un membro della stirpe celeste.
Adriel era il suo nome, e i suoi capelli erano rossi come le fiamme del fuoco, segno distintivo di ogni cherubino che rispondesse agli ordini dell’arcangelo Michael, loro capostipite.
[...]
Che ne pensate? Vi attira questa rivisitazione della Genesi in chiave fantasy? Il blogtour è iniziato solo ieri, avete tempo per partecipare fino alla fine del mese.
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