Ben trovate, care amiche di letture romantiche! Le mie brevi vacanze purtroppo sono finite e torno con gioia a dedicarmi ai miei adorati libri. 😊 Oggi esce il secondo volume di una serie di Music Romance che si annuncia molto intrigante, con due protagonisti complessi e tormentati, che sembrano fare scintille insieme, ma andiamo per ordine e parliamo prima di tutto di Stars – Il re di picche.
Eccovi tutte le info:
TITOLO: Rain – La Regina di Cuori #2
AUTORE: Alba Des Anges
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Music Romance
FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (15,90)
RELEASE DATE: 25.08.2021
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
Tra noi è calato qualcosa di peggiore del gelo, del rancore, della rabbia: qualcosa partorito dalla tempesta e nutrito da due cuori in guerra; qualcosa che paralizza, soffoca e infuria sino a uccidere.
Qualcosa che i timidi si limitano a guardare, che gli intraprendenti rubano dalle grinfie del cielo e che i chiacchieroni, i peggiori, chiamano Amore.
TRAMA
Dopo sei mesi a Las Vegas, passati a collezionare cactus e a ballare burlesque, Engie ha finalmente accettato che il suo cuore ha bisogno di Derek per ricominciare a battere. Lui, però, sembra aver rinunciato ad aspettarla ed è andato avanti: un nuovo album, un nuovo tour promozionale, nuove avventure sentimentali che si susseguono in modo quasi ossessivo. Ma Engie non ha intenzione di arrendersi e, spalleggiata dalla migliore amica di sempre, Brenda “Brownie” Brandi, decide di tornare a Las Vegas e affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Impegnata in un’ardua missione di riconquista, la ballerina si trova ad accettare una proposta pericolosa quanto allettante: partecipare al tour estivo dei Queens of Hearts con la sua compagnia di ballo. Una vicinanza pericolosa, un viaggio a tappe attraverso gli Stati Uniti tra turbolenti scontri e sensuali schermaglie, che tra uno show e l’altro potrebbero permettere a Engie di tornare a essere, una volta per tutte, la regina del cuore di Derek.
ESTRATTI
1. Sono io quello che ha aggiunto un altro anno al cumulo che porto sulla schiena. Quello che ha trascorso l’ennesimo Natale da scapolo, fingendo che questa condizione si addica al suo spirito indomabile, libero e ribelle. Quello che dormiva con due biglietti per Monaco sotto il cuscino. Quello che non ha niente da festeggiare se non l’inaspettato successo di un album pregno di sangue, guerra, rabbia, desiderio. Un album che vorrei aver scritto io, ma che, in realtà, ha scritto una ragazza svenutami tra le braccia, ubriaca, una notte di tanto, troppo tempo fa. Pensavo di aver costretto il suo nome a giacere sotto chili di rancore e di odio, eppure eccolo che torna a rimbalzarmi tra le pareti del cranio, pazzo di gioia per aver trovato uno spiraglio di libertà dalla prigione che gli avevo costruito attorno.
Engie Porter.
Un sogno, una realtà, un incubo. E poi… di nuovo realtà.
2. So come finisce, so come deve finire, e decido di abbandonare ogni vano tentativo di resistenza, concedendomi alle sue mani arrabbiate. Si spinge in me, rinunciando a ogni delicatezza, a ogni moina, facendomi assaggiare una sferzata di rancore che brucia e mi arrossa le guance. Mi sbatte contro lo specchio, incurante dei miei singulti e delle mie grida sorde. Mi defrauda dell’identità che trovavo esclusivamente nelle sue iridi azzurre. Mi tratta come se non fossi io, come se non fossi Engie. Tuttavia, sul fondo della bottiglia consumata dall’avidità, vi è ancora della tenerezza sopravvissuta: nel modo in cui mi toglie i capelli dal viso paonazzo, nella premura con cui osserva i lividi che mi sta lasciando sulle cosce candide, nella generosità della sua lingua tra le mie carni più intime. Per quanto lui non mi voglia, mi sta cercando. Per quanto io non lo veda, lo sto sentendo.
3. «Ti ho riportato il piatto.»
«Sì, lo vedo.»
Me lo porge, mentre le sopracciglia si aggrottano, fosche.
«Grazie.» Ho la gola secca, riarsa. «Non c’era così fretta.»
Sento la porcellana liscia contro i polpastrelli e affido alla sensazione l’arduo compito di distrarmi dal richiamo selvaggio dello sguardo di Kay. Sembra che il mio respiro si raccolga in nuvole di eccitazione, che aleggiano tra noi oscurando la razionalità.
«È tardi, potevi restituirlo domani. Potevi tenertelo, potevi infilartelo…»
Mi afferra per i fianchi, sollevandomi dagli scalini e posandomi a terra, con dolce smania di possesso. So che dovrei controllare il tremore delle labbra, perciò le mordo, stendo un braccio e mi chiudo la porta alle spalle, senza abbandonare l’osservazione concentrata e accurata del suo collo. La pelle lucida è attraversata da una fitta ramificazione pulsante di vene e tendini, dediti a rincorrersi, intrecciarsi, abbandonarsi, ricongiungersi, fondersi, come una pianura rigogliosa solcata da fiumi carichi di vita. Sono morbide colline ribollenti, che si agitano sotto una superficie apparentemente calma e a malapena in grado di custodire i propri segreti turbamenti. Sono bocche fumanti di vulcano, su cui vorrei posare le labbra per succhiarne fuori l’anima rovente. Sono crudeli tentazioni che infettano con il loro palpitare. Mi affido a queste chiacchiere mute per capire cosa voglia Kay, cosa desideri farne di me stanotte, prima che il sole torni a torturare o che la tempesta sopraggiunga a liberare.
4. Mi accorgo a malapena dello scalpiccio al di là della porta e del borbottio discreto che ne preannuncia l’apertura. Tutto ciò che mi si concede di sentire è la lama di due pugnali azzurri che trafiggono la pioggia, la carne, il cuore, l’alito d’anima nel quale ho conservato, intatto, l’amore.
«Sembra che io non riesca a sfuggirti stanotte dichiara Kay, funereo.
«Stanotte?» Alzo un sopracciglio e mi stringo nelle spalle.
«Non è nel tuo interesse entrare.»
Avverto il crepitio del fuoco attraverso la parete fredda e impenetrabile del ghiaccio. Un’eco lontana ma crescente, che seduce all’ascolto e alla speranza pur mettendo in all’erta l’indole fisiologica alla sopravvivenza. «Non è nel tuo interesse farmi restare qui fuori.»
Gli occhi di Kay si socchiudono, le vene frementi sotto di essi, senza bisogno di viaggiare oltre lungo il tessuto trasparente della mia camicia, che provo ad allungare lungo i fianchi, ottenendo come unico risultato quello di lacerare la scollatura e di far saltare i bottoni tesi sopra il reggiseno. Con uno sbuffo rassegnato e uno scatto impulsivo, lui mi afferra il polso e mi trascina sul bus, relegando la tempesta oltre la porta. Forse.
TITOLO: Stars – Il Re di Picche #1
AUTORE: Alba Des Anges
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Music Romance
FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (15,90)
PAGINE: 300
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
“Ho cantato per lei e contro di lei e l’ho fatto nella nostra opera più imponente, con lo scopo di estirparla dal mio cuore e custodirla in un’altra parte di me, più innocente e meno fragile.”
TRAMA
Los Angeles, California.
La culla dei sogni, il seno a cui gli artisti impavidi e temerari si attaccano per succhiare fama e successo, l’abbraccio persuasivo della seduzione. È qui che Engie Porter, ballerina eclettica e donna paralizzata dalla paura d’amare, incontra un temibile futuro, riflesso negli occhi azzurri e appassionati di Derek “Kay” Heart, il frontman dei Queens of Hearts. Se da una parte Derek è pronto a dismettere i panni della rockstar bella e dannata per vivere qualcosa di unico e irripetibile, dall’altra Engie si trova a combattere contro se stessa, contro i propri desideri e i propri istinti. Nel corso di un turbolento anno, che vede entrambi in giro per il mondo tra musica e danza, Kay la insegue, la intrappola, la rincorre di città in città, cercando di scoprire i segreti di quella ragazza di ghiaccio e veleno, di capire chi si nasconda davvero sotto la sua corazza di cinismo. Un duello di menti e anime, tra viaggi, città, telefonate e incontri appassionati, alla ricerca delle ragioni per cui resistere a una tentazione. O per cui cedervi.
Stars – Il Re di Picche è il libro d’esordio dell'autrice Alba Des Anges e il primo volume di una serie romance che ha visto la luce nel 2014 con Triskell Edizioni, ma che torna per Words in una nuova veste, pronta a splendere.
ESTRATTI
1. «Collisioni.»
«Scusa?»
«Aggiungilo all’elenco delle cose da cui sto scappando. Collisioni. Sai, avvengono quando due corpi si avvicinano troppo e le loro orbite s’intralciano fino a fondersi. Entrambi finiscono per distruggersi. C’è una distanza di sicurezza oltre la quale è impossibile resistere alle forze di attrazione, oltre la quale è impossibile evitare la collisione.»
Kay si schiarisce la gola e io avverto un brivido lungo la schiena. Gli ho appena dato uno schiaffo morale che sta faticando a incassare, ma non ci posso fare niente. Anch’io ho un istinto di protezione molto sviluppato.
«E la nostra distanza di sicurezza sarebbe l’oceano?»
È disarmante la sua capacità di cogliere il punto della situazione.
«Anche dopo Monaco, anche dopo il The Heart? Sono ancora sotto esame dopo cinque mesi di bollette del telefono astronomiche?»
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
«Oh, giusto. Soprattutto dopo Monaco, soprattutto dopo il The Heart. Lasciami indovinare, è colpa di quelle forze di attrazione tanto terribili? Hai paura di distruggerti se passi un po’ di tempo con me? Ti confondo così tanto da farti scappare da papà?»
«Kay.»
«No, niente Kay. Basta Kay. Collisioni hai detto? Be’, c’è un’altra teoria molto interessante. È la teoria degli urti e spiega come avvengono le reazioni chimiche. L’ho letta in un libro di Theo e non vedevo l’ora di parlartene. Sapevi che, affinché avvenga una reazione chimica, le molecole dei reagenti devono collidere con energia? Altrimenti nessun prodotto. Niente collisione, niente energia e il risultato sarebbe solo il nulla. Riesci a capire?»
2. Galvanizzato dalla mia capitolazione, mi costringe ad ansimare per cercare l’ossigeno che mi ruba con ogni immersione nella mia femminilità. Mi intrappola tra il suo torace, umido di sudore, e il legno graffiante del tavolo che cigola sotto di noi, la cui solidità è messa a dura prova dal nostro primitivo passo a due. Mi trasforma in un’estensione del suo corpo, viva grazie agli impulsi e alle scariche di elettricità che giungono da lui, solo da lui e sempre da lui. La mia volontà si è sgretolata, rivelando un paesaggio segnato dalle macerie, bacino d’incubazione perfetto per l’Ossessione.
L’Ossessione per il suo tocco sicuro ed esigente, l’Ossessione per il mare turbolento della libidine che vedo così chiaramente nei suoi occhi, l’Ossessione per la sua pelle bollente, l’Ossessione per la sua lingua sfrontata e irrequieta, l’Ossessione per la sua smania di possesso, l’Ossessione per il suo profumo intenso e virile. Le mie catene sono le sue braccia, il nostro orgasmo simultaneo è la mia liberazione.
3. «Ehi, io sono Derek, lui è mio fratello Caleb e questo strano essere peloso è Bigfoot. Siamo i Queens of Hearts e, ogni tanto, può capitare che sentiate qualche nostra canzone in giro. Se è una bella giornata, è probabile che cominci a piovere a dirotto.»
4. Mi ha baciata, mi ha spogliata, mi ha amata.
Ha usato la sua stupenda voce solo per liberare ciò che la carne non riusciva a trattenere tra le sue fibre, dettando il ritmo di un’unione uguale a tante altre – frenetica, travolgente, passionale, violenta – ma diversa nel profondo della natura da cui è sorta. Perché Kay non ha fatto niente che io non gli abbia chiesto di fare, eppure mi ha disobbedito, con l’ostinazione tipica del suo carattere orgoglioso e implacabile.
Ha tenuto gli occhi aperti, spalancati, fissi nei miei. Mi ha toccata, non con le mani nel modo che gli è proprio, ma con uno sguardo limpido, cristallino, trasparente, inequivocabile. Mi ha penetrata, non solo con il suo corpo, ma anche con l’anima, con cui mi abbevera direttamente dalla bocca. Mi ha posseduta, non solo con la prestanza di muscoli forti ed energici, ma anche stringendo il suo tenero pugno attorno all’armatura d’acciaio del mio cuore.
AUTORE: Alba Des Anges
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Music Romance
FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (15,90)
PAGINE: 300
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
“Ho cantato per lei e contro di lei e l’ho fatto nella nostra opera più imponente, con lo scopo di estirparla dal mio cuore e custodirla in un’altra parte di me, più innocente e meno fragile.”
TRAMA
Los Angeles, California.
La culla dei sogni, il seno a cui gli artisti impavidi e temerari si attaccano per succhiare fama e successo, l’abbraccio persuasivo della seduzione. È qui che Engie Porter, ballerina eclettica e donna paralizzata dalla paura d’amare, incontra un temibile futuro, riflesso negli occhi azzurri e appassionati di Derek “Kay” Heart, il frontman dei Queens of Hearts. Se da una parte Derek è pronto a dismettere i panni della rockstar bella e dannata per vivere qualcosa di unico e irripetibile, dall’altra Engie si trova a combattere contro se stessa, contro i propri desideri e i propri istinti. Nel corso di un turbolento anno, che vede entrambi in giro per il mondo tra musica e danza, Kay la insegue, la intrappola, la rincorre di città in città, cercando di scoprire i segreti di quella ragazza di ghiaccio e veleno, di capire chi si nasconda davvero sotto la sua corazza di cinismo. Un duello di menti e anime, tra viaggi, città, telefonate e incontri appassionati, alla ricerca delle ragioni per cui resistere a una tentazione. O per cui cedervi.
Stars – Il Re di Picche è il libro d’esordio dell'autrice Alba Des Anges e il primo volume di una serie romance che ha visto la luce nel 2014 con Triskell Edizioni, ma che torna per Words in una nuova veste, pronta a splendere.
ESTRATTI
1. «Collisioni.»
«Scusa?»
«Aggiungilo all’elenco delle cose da cui sto scappando. Collisioni. Sai, avvengono quando due corpi si avvicinano troppo e le loro orbite s’intralciano fino a fondersi. Entrambi finiscono per distruggersi. C’è una distanza di sicurezza oltre la quale è impossibile resistere alle forze di attrazione, oltre la quale è impossibile evitare la collisione.»
Kay si schiarisce la gola e io avverto un brivido lungo la schiena. Gli ho appena dato uno schiaffo morale che sta faticando a incassare, ma non ci posso fare niente. Anch’io ho un istinto di protezione molto sviluppato.
«E la nostra distanza di sicurezza sarebbe l’oceano?»
È disarmante la sua capacità di cogliere il punto della situazione.
«Anche dopo Monaco, anche dopo il The Heart? Sono ancora sotto esame dopo cinque mesi di bollette del telefono astronomiche?»
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
«Oh, giusto. Soprattutto dopo Monaco, soprattutto dopo il The Heart. Lasciami indovinare, è colpa di quelle forze di attrazione tanto terribili? Hai paura di distruggerti se passi un po’ di tempo con me? Ti confondo così tanto da farti scappare da papà?»
«Kay.»
«No, niente Kay. Basta Kay. Collisioni hai detto? Be’, c’è un’altra teoria molto interessante. È la teoria degli urti e spiega come avvengono le reazioni chimiche. L’ho letta in un libro di Theo e non vedevo l’ora di parlartene. Sapevi che, affinché avvenga una reazione chimica, le molecole dei reagenti devono collidere con energia? Altrimenti nessun prodotto. Niente collisione, niente energia e il risultato sarebbe solo il nulla. Riesci a capire?»
2. Galvanizzato dalla mia capitolazione, mi costringe ad ansimare per cercare l’ossigeno che mi ruba con ogni immersione nella mia femminilità. Mi intrappola tra il suo torace, umido di sudore, e il legno graffiante del tavolo che cigola sotto di noi, la cui solidità è messa a dura prova dal nostro primitivo passo a due. Mi trasforma in un’estensione del suo corpo, viva grazie agli impulsi e alle scariche di elettricità che giungono da lui, solo da lui e sempre da lui. La mia volontà si è sgretolata, rivelando un paesaggio segnato dalle macerie, bacino d’incubazione perfetto per l’Ossessione.
L’Ossessione per il suo tocco sicuro ed esigente, l’Ossessione per il mare turbolento della libidine che vedo così chiaramente nei suoi occhi, l’Ossessione per la sua pelle bollente, l’Ossessione per la sua lingua sfrontata e irrequieta, l’Ossessione per la sua smania di possesso, l’Ossessione per il suo profumo intenso e virile. Le mie catene sono le sue braccia, il nostro orgasmo simultaneo è la mia liberazione.
3. «Ehi, io sono Derek, lui è mio fratello Caleb e questo strano essere peloso è Bigfoot. Siamo i Queens of Hearts e, ogni tanto, può capitare che sentiate qualche nostra canzone in giro. Se è una bella giornata, è probabile che cominci a piovere a dirotto.»
4. Mi ha baciata, mi ha spogliata, mi ha amata.
Ha usato la sua stupenda voce solo per liberare ciò che la carne non riusciva a trattenere tra le sue fibre, dettando il ritmo di un’unione uguale a tante altre – frenetica, travolgente, passionale, violenta – ma diversa nel profondo della natura da cui è sorta. Perché Kay non ha fatto niente che io non gli abbia chiesto di fare, eppure mi ha disobbedito, con l’ostinazione tipica del suo carattere orgoglioso e implacabile.
Ha tenuto gli occhi aperti, spalancati, fissi nei miei. Mi ha toccata, non con le mani nel modo che gli è proprio, ma con uno sguardo limpido, cristallino, trasparente, inequivocabile. Mi ha penetrata, non solo con il suo corpo, ma anche con l’anima, con cui mi abbevera direttamente dalla bocca. Mi ha posseduta, non solo con la prestanza di muscoli forti ed energici, ma anche stringendo il suo tenero pugno attorno all’armatura d’acciaio del mio cuore.
Stars – Il Re di Picche è il primo volume di questa serie di music romance, che ora si arricchisce con Rain – La Regina di Cuori.
TITOLO: Rain – La Regina di Cuori #2
AUTORE: Alba Des Anges
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Music Romance
FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (15,90)
RELEASE DATE: 25.08.2021
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
Tra noi è calato qualcosa di peggiore del gelo, del rancore, della rabbia: qualcosa partorito dalla tempesta e nutrito da due cuori in guerra; qualcosa che paralizza, soffoca e infuria sino a uccidere.
Qualcosa che i timidi si limitano a guardare, che gli intraprendenti rubano dalle grinfie del cielo e che i chiacchieroni, i peggiori, chiamano Amore.
TRAMA
Dopo sei mesi a Las Vegas, passati a collezionare cactus e a ballare burlesque, Engie ha finalmente accettato che il suo cuore ha bisogno di Derek per ricominciare a battere. Lui, però, sembra aver rinunciato ad aspettarla ed è andato avanti: un nuovo album, un nuovo tour promozionale, nuove avventure sentimentali che si susseguono in modo quasi ossessivo. Ma Engie non ha intenzione di arrendersi e, spalleggiata dalla migliore amica di sempre, Brenda “Brownie” Brandi, decide di tornare a Las Vegas e affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Impegnata in un’ardua missione di riconquista, la ballerina si trova ad accettare una proposta pericolosa quanto allettante: partecipare al tour estivo dei Queens of Hearts con la sua compagnia di ballo. Una vicinanza pericolosa, un viaggio a tappe attraverso gli Stati Uniti tra turbolenti scontri e sensuali schermaglie, che tra uno show e l’altro potrebbero permettere a Engie di tornare a essere, una volta per tutte, la regina del cuore di Derek.
ESTRATTI
1. Sono io quello che ha aggiunto un altro anno al cumulo che porto sulla schiena. Quello che ha trascorso l’ennesimo Natale da scapolo, fingendo che questa condizione si addica al suo spirito indomabile, libero e ribelle. Quello che dormiva con due biglietti per Monaco sotto il cuscino. Quello che non ha niente da festeggiare se non l’inaspettato successo di un album pregno di sangue, guerra, rabbia, desiderio. Un album che vorrei aver scritto io, ma che, in realtà, ha scritto una ragazza svenutami tra le braccia, ubriaca, una notte di tanto, troppo tempo fa. Pensavo di aver costretto il suo nome a giacere sotto chili di rancore e di odio, eppure eccolo che torna a rimbalzarmi tra le pareti del cranio, pazzo di gioia per aver trovato uno spiraglio di libertà dalla prigione che gli avevo costruito attorno.
Engie Porter.
Un sogno, una realtà, un incubo. E poi… di nuovo realtà.
2. So come finisce, so come deve finire, e decido di abbandonare ogni vano tentativo di resistenza, concedendomi alle sue mani arrabbiate. Si spinge in me, rinunciando a ogni delicatezza, a ogni moina, facendomi assaggiare una sferzata di rancore che brucia e mi arrossa le guance. Mi sbatte contro lo specchio, incurante dei miei singulti e delle mie grida sorde. Mi defrauda dell’identità che trovavo esclusivamente nelle sue iridi azzurre. Mi tratta come se non fossi io, come se non fossi Engie. Tuttavia, sul fondo della bottiglia consumata dall’avidità, vi è ancora della tenerezza sopravvissuta: nel modo in cui mi toglie i capelli dal viso paonazzo, nella premura con cui osserva i lividi che mi sta lasciando sulle cosce candide, nella generosità della sua lingua tra le mie carni più intime. Per quanto lui non mi voglia, mi sta cercando. Per quanto io non lo veda, lo sto sentendo.
3. «Ti ho riportato il piatto.»
«Sì, lo vedo.»
Me lo porge, mentre le sopracciglia si aggrottano, fosche.
«Grazie.» Ho la gola secca, riarsa. «Non c’era così fretta.»
Sento la porcellana liscia contro i polpastrelli e affido alla sensazione l’arduo compito di distrarmi dal richiamo selvaggio dello sguardo di Kay. Sembra che il mio respiro si raccolga in nuvole di eccitazione, che aleggiano tra noi oscurando la razionalità.
«È tardi, potevi restituirlo domani. Potevi tenertelo, potevi infilartelo…»
Mi afferra per i fianchi, sollevandomi dagli scalini e posandomi a terra, con dolce smania di possesso. So che dovrei controllare il tremore delle labbra, perciò le mordo, stendo un braccio e mi chiudo la porta alle spalle, senza abbandonare l’osservazione concentrata e accurata del suo collo. La pelle lucida è attraversata da una fitta ramificazione pulsante di vene e tendini, dediti a rincorrersi, intrecciarsi, abbandonarsi, ricongiungersi, fondersi, come una pianura rigogliosa solcata da fiumi carichi di vita. Sono morbide colline ribollenti, che si agitano sotto una superficie apparentemente calma e a malapena in grado di custodire i propri segreti turbamenti. Sono bocche fumanti di vulcano, su cui vorrei posare le labbra per succhiarne fuori l’anima rovente. Sono crudeli tentazioni che infettano con il loro palpitare. Mi affido a queste chiacchiere mute per capire cosa voglia Kay, cosa desideri farne di me stanotte, prima che il sole torni a torturare o che la tempesta sopraggiunga a liberare.
4. Mi accorgo a malapena dello scalpiccio al di là della porta e del borbottio discreto che ne preannuncia l’apertura. Tutto ciò che mi si concede di sentire è la lama di due pugnali azzurri che trafiggono la pioggia, la carne, il cuore, l’alito d’anima nel quale ho conservato, intatto, l’amore.
«Sembra che io non riesca a sfuggirti stanotte dichiara Kay, funereo.
«Stanotte?» Alzo un sopracciglio e mi stringo nelle spalle.
«Non è nel tuo interesse entrare.»
Avverto il crepitio del fuoco attraverso la parete fredda e impenetrabile del ghiaccio. Un’eco lontana ma crescente, che seduce all’ascolto e alla speranza pur mettendo in all’erta l’indole fisiologica alla sopravvivenza. «Non è nel tuo interesse farmi restare qui fuori.»
Gli occhi di Kay si socchiudono, le vene frementi sotto di essi, senza bisogno di viaggiare oltre lungo il tessuto trasparente della mia camicia, che provo ad allungare lungo i fianchi, ottenendo come unico risultato quello di lacerare la scollatura e di far saltare i bottoni tesi sopra il reggiseno. Con uno sbuffo rassegnato e uno scatto impulsivo, lui mi afferra il polso e mi trascina sul bus, relegando la tempesta oltre la porta. Forse.
BIOGRAFIA AUTRICE:
Milanese, classe 1991, l’altra metà di una ragazza ossessionata dai libri e che dei libri ha fatto il proprio lavoro, dopo una laurea in Comunicazione interculturale, una specialistica in Editoria e un master. Alba colleziona maialini rosa di ogni tipo e dimensione, venera i gatti, Cristina d’Avena, le torte al cioccolato, e ha un passato da ballerina, pallavolista e pattinatrice su ghiaccio. Su di sé le piace raccontare molte storie, ma ce n’è una che considera l’incipit perfetto del romanzo della sua vita: quando è nata, a metà aprile, in primavera, una nevicata imprevista ha incollato gli sguardi al cielo. Un benvenuto che l’ha sempre fatta sentire un po’ speciale. Si considera un’imbranata cronica e un’eterna bambina che non si sforza nemmeno un po’ di crescere. D’altronde, e non potrebbe essere altrimenti, la sua fiaba preferita è Peter Pan. La ragione per cui ha cominciato a scrivere? L’Isola che non c’è esiste, e si nasconde in quel ponte di parole teso tra fantasia e realtà che lei ama creare e ricreare, per divertirsi, per giocare.
SULLA CASA EDITRICE:
Words Edizioni è una casa editrice che pubblica libri di diversi generi: romance, fantasy, thriller, narrativa, storici, libri per ragazzi. E lo fa nel modo più semplice possibile: ridando nuovamente importanza e spazio alla Parola, strumento che lega ogni libro al suo lettore, attraverso un lavoro accurato e di qualità sui testi e le immagini.
La Parola è il motore della nostra vita sociale ma è anche l’anima profonda di ogni romanzo, Leggere è un atto tanto comune quanto rivoluzionario. Perché un libro è spesso fonte di cambiamento, di ispirazione. Non si è mai gli stessi quando voltiamo l’ultima pagina di un testo. Per questo servono buone letture. Noi della Words Edizioni non ci accontentiamo di pubblicare libri. Vogliamo proporvi buoni libri. Vogliamo donarvi emozioni.
LINK AL SITO WEB: https://www.wordsedizioni.it
Milanese, classe 1991, l’altra metà di una ragazza ossessionata dai libri e che dei libri ha fatto il proprio lavoro, dopo una laurea in Comunicazione interculturale, una specialistica in Editoria e un master. Alba colleziona maialini rosa di ogni tipo e dimensione, venera i gatti, Cristina d’Avena, le torte al cioccolato, e ha un passato da ballerina, pallavolista e pattinatrice su ghiaccio. Su di sé le piace raccontare molte storie, ma ce n’è una che considera l’incipit perfetto del romanzo della sua vita: quando è nata, a metà aprile, in primavera, una nevicata imprevista ha incollato gli sguardi al cielo. Un benvenuto che l’ha sempre fatta sentire un po’ speciale. Si considera un’imbranata cronica e un’eterna bambina che non si sforza nemmeno un po’ di crescere. D’altronde, e non potrebbe essere altrimenti, la sua fiaba preferita è Peter Pan. La ragione per cui ha cominciato a scrivere? L’Isola che non c’è esiste, e si nasconde in quel ponte di parole teso tra fantasia e realtà che lei ama creare e ricreare, per divertirsi, per giocare.
SULLA CASA EDITRICE:
Words Edizioni è una casa editrice che pubblica libri di diversi generi: romance, fantasy, thriller, narrativa, storici, libri per ragazzi. E lo fa nel modo più semplice possibile: ridando nuovamente importanza e spazio alla Parola, strumento che lega ogni libro al suo lettore, attraverso un lavoro accurato e di qualità sui testi e le immagini.
La Parola è il motore della nostra vita sociale ma è anche l’anima profonda di ogni romanzo, Leggere è un atto tanto comune quanto rivoluzionario. Perché un libro è spesso fonte di cambiamento, di ispirazione. Non si è mai gli stessi quando voltiamo l’ultima pagina di un testo. Per questo servono buone letture. Noi della Words Edizioni non ci accontentiamo di pubblicare libri. Vogliamo proporvi buoni libri. Vogliamo donarvi emozioni.
LINK AL SITO WEB: https://www.wordsedizioni.it
Nessun commento:
Posta un commento
Se lasciate un commento, non dimenticate di firmarlo. Grazie