Immaginate la scena: in un paesaggio di montagna fatto di prati verdi e cime innevate, una locomotiva avanza sbuffando e sferragliando. E' il favoloso Orient Express, il simbolo forse più rappresentativo della favolosa Belle Époque. Il treno è entrato nell'immaginario collettivo come sinonimo di lusso, eleganza, stile. Basta il suo nome per evocare la magia di un viaggio ricco di mistero e avventura.
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La storia
L'Orient Express nacque nel lontano 1883 grazie a Georges Lambert Nagelmackers, un ingegnere belga. Qualche anno prima il giovane era stato inviato in America dalla famiglia, ansiosa che si togliesse dalla testa l'amore per sua cugina. In compagnia di due amici, il giovane aveva visitato gli Usa ed era rimasto molto impressionato dai treni di lusso di Pullman. Nacque così l'idea di realizzare anche in Europa una specie di Grand Hotel su ruote.
Il progetto ottenne l'appoggio di Leopoldo II, re del Belgio, appassionato di ferrovie che in cambio acquisì il privilegio di viaggiare gratuitamente (cosa che faceva spesso in compagnia delle sue amanti).
Il viaggio inaugurale si svolse il 4 ottobre 1883, con partenza da Parigi e destinazione Costantinopoli.
Dal punto di vista tecnico, la locomotiva poteva raggiungere la velocità di circa 48 km/h che per l'epoca era un primato. Inoltre, grazie alla semplificazione delle pratiche burocratiche al confine e alle poche fermate lungo la tratta, l'Orient Express era molto più rapido dei convogli normali.
Si componeva di diciotto carrozze. Dodici erano riservate ai passeggeri, tre al personale, tre al ristorante, una al Bar e piano, una di riserva.
Quattro carrozze sono diventate Monumenti storici (Flèche d'or, Riviera, Train Bleu, Etoile du Nord).
Definito "il re dei treni, il treno dei re" sia per il lusso delle carrozze sia per l'importanza dei passeggeri trasportati, l'Orient Express è passato alla storia, anzi ha fatto la storia. Infatti, in una delle sue carrozze, la 2419, in sosta presso Compiégne, in Piccardia, venne firmato l'armistizio della Prima Guerra Mondiale che imponeva condizioni molto pesanti alla Germania. Era il novembre del 1918. Alcuni anni dopo, nel 1940, quando Hitler invase la Francia, per rivalsa impose che la resa dei francesi fosse firmata a bordo della stessa carrozza.
Dopo la II Guerra Mondiale, l'Orient Express fu abolito come treno di lusso e divenne un normale treno rapido. Pian piano furono sospesi molti collegamenti finché venne ridotto a treno notturno tra Parigi, Vienna e Budapest.
Infine nel dicembre 2009 fu soppresso del tutto.
Oggi
I nostalgici dell'Orient Express possono ritrovare le sue magiche atmosfere sulla linea Venice-Simplon Orient Express che offre un viaggio lussuoso a bordo delle stupende carrozze originali.Gli interni
Negli anni Venti il treno diventò sinonimo di splendore, stile, eleganza.
Renè Prou progettò e decorò le cabine facendone una perfetta espressione dell'Art Deco. Lo stile sobrio e raffinato fece dire a Valery Larbaud, poeta e scrittore francese:"Ho sentito per la prima volta tutta la dolcezza di vivere in una cabina su un treno tra Wirballen e Pskow."
Pareti rivestite di legno di mogano o platano con intarsi floreali. Porte damascate, letti forniti di lenzuola inamidate e coperte di caldo mohair...
La carrozza bar-ristorante era arricchita dai preziosi pannelli in vetro e argento realizzati dal grande maestro e gioielliere Renè Lalique (nella foto).
Il maragià di Cook Behar
E' stato il più eccentrico dei passeggeri dell'Orient Express. Lo sfarzo dei suoi viaggi a bordo del treno abbagliava gli europei. Accompagnato ogni volta da tutto il suo seguito, pretendeva che la sua carrozza fosse sistemata in puro stile indiano, inoltre le sue sette mogli dovevano poter viaggiare in sari e dunque il riscaldamento doveva andare al massimo. Le tende sempre tirate facevano galoppare la fantasia degli altri passeggeri.Un giorno, però, l'Orient Express fu investito da una tremenda tempesta di neve. La temperatura scese sotto zero e il treno rimase bloccato. Dopo aver requisito tutte le coperte a bordo, il maragià mandò a comprare pellicce di agnello dai pastori bulgari dei dintorni: non voleva che le sue donne prendessero freddo!
Il personale dell'Orient Express si faceva in quattro per il ricco maragià perché sapeva che alla fine del viaggio avrebbe ricevuto come mancia dei preziosi gioielli...
L'attentato del 1931
Il 12 settembre del 1931 l'Orient Express subì un attentato. Una bomba esplose al passaggio del treno su un cavalcavia, la locomotiva deragliò precipitando in un burrone e trascinando con sé molti vagoni. Vi furono 20 morti e 200 feriti.
Fra i sopravvissuti al disastro ferroviario ci fu Josephine Baker, la famosa star, e si narra che per confortare i passeggeri in attesa dei soccorsi li intrattenesse con le sue canzoni.
Personaggi celebri
Marlene Dietrich, Lawrence d'Arabia, Mata Hari, Agata Christie sono alcuni dei passeggeri più noti, ma non mancavano mai statisti, rampolli reali, diplomatici, spie, avventurieri.
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Un tuffo negli splendori della Belle Époque invece con il mio racconto "Orient Express" che è stato pubblicato nella collana Senza Sfumature della Delos Digital. Ecco la cover :
Per conoscere la trama e i protagonisti cliccate qui
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