Avevamo lasciato la nostra Valentina col cuore spezzato per aver dovuto abbandonare il suo ragazzo in Corea e la ritroviamo a Padova, nove mesi dopo, alle prese col solito professore universitario un po' strambo e sempre con un grosso buco nel cuore.
Stavolta faremo conoscenza con la "signora madre" e il resto del parentado, l'ambientazione infatti si è spostata in Veneto e le vicende si svolgono fra Padova, Bassano, il paese dove risiede la famiglia, e il paesino natale di Valentina.
La ragazza divide la casa con una nuova compagna, Alice, una studentessa di filosofia. Questo nuovo personaggio mi ha strappato qualche sorriso, ma non raggiunge neanche lontanamente la simpatia travolgente di Yae-rim, la terribile coreana che rubava la scena ai protagonisti nel primo libro. Fortunatamente per noi compare anche nel secondo romanzo grazie a Skype.
Nonostante cerchi di andare avanti, Valentina continua a confrontare ogni eventuale pretendente con l'aitante potatore/letterato e sente prepotente la nostalgia per l'estremo oriente. Insomma, non riesce a decidersi a dare un taglio netto al passato, finché una sera la sua attenzione non viene attratta dai titoli del giornale che ha sotto gli occhi e quando apprende che il titolista è un coreano, la curiosità la spinge a fare un salto in redazione per conoscere e magari fare quattro chiacchiere col malcapitato.
E indovinate un po' chi è rimasto solo soletto al giornale a preparare i titoli per il giorno dopo?
Be' non ci vuole una grande immaginazione per intuirlo e, conoscendo i due focosi protagonisti, nemmeno per sapere che le fiamme della passione divamperanno così alte da rischiare d'incenerire la sede del giornale (in senso metaforico, s'intende).
Anche lui però è sempre innamorato di Valentina e adesso che l'ha ritrovata non vuole perderla, nonostante abbia evitato di cercarla per conservare la sua dignità, visto il modo burrascoso in cui si erano lasciati.
Che succederà adesso?
Valentina ha sempre il suo caratterino, ma comincio a capire il perché del suo modo di fare, e Won-ho, anche se è abituato a portare pazienza, visto il genere di famiglia da cui proviene, non è uomo da farsi mettere i piedi in testa all'infinito. Insomma, assistiamo a un bello scontro di caratteri e civiltà.
I nostri due innamorati dovranno superare ancora parecchi scogli: le famiglie contrarie, i pregiudizi razziali, insomma il lieto fine definitivo è lontano.
Confesso che provo grande simpatia per questa coppia e per i loro continui battibecchi (la parte dei romance che prediligo). "La studentessa e il potatore" reinterpreta in chiave contemporanea/ironica il genere romantico.
Won-ho è un bell'esempio di self-made man, il mio eroe preferito: appassionato, innamorato, a volte timido. Quando sente l'istinto del nido e comincia a prepararlo mi fa una gran tenerezza (leggete il libro e capirete cosa voglio dire).
L'autrice ha uno stile fluido e scorrevole e la capacità di comunicare intense emozioni, oltre a una bella dose d'ironia che risulta sempre molto piacevole.
Quando si finisce di leggere i suoi libri si prova un po' di tristezza, segno sicuro che la storia ti "ha preso" e avresti voluto che continuasse per prolungare il piacere della lettura.
Come lettrice non mi resta che aspettare con ansia la conclusione di questa originale trilogia, i cui personaggi bucano le pagine e rimangono nel cuore.
Un'ultima considerazione, "Il titolista di Bassano" è un libro autopubblicato, eppure è curato e ben scritto, segno che gli autori self non sono da scartare tutti in blocco come pensano alcuni...
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Titolo: Il titolista di Bassano
Autore: Karen Waves
Pagine: 260
Prezzo: 2,99 € per l’eBook; 9,90 € per il cartaceo
Genere: romance contemporaneo
Serie: La studentessa e il potatore 2
Auto-pubblicato
Ciao, ti ho nominata per il nominata per il Liebster Award . Per i dettagli, accedi al mio blog Leggo Rosa al seguente indirizzo: http://leggorosa.blogspot.it/2016/10/book-tag.html
RispondiEliminaCiao Licia. Grazie!
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