lunedì 9 marzo 2020

"Non ti farò mai del male" di Ve Ra - Segnalazione

Non ti farò mai del male di [Ra, Ve]

Buon pomeriggio, lettrici romantiche! 
Oggi, su richiesta dell'autrice, vi segnalo un romanzo rosa contemporaneo che tratta i temi dell'amicizia e del vero amore.
Ecco tutte le info:

Scheda libro
Titolo: Non ti farò mai del male
Autore: Ve Ra
Genere: Romanzo rosa, new adult\contemporaneo
Pagine: 510
Editore: Self publishing
Prezzo: Ebook 2,99 €
Cartaceo 14, 55 €

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Trama:


Geneva e Sebastian si conoscono sin da bambini, da subito diventano migliori amici, prendendosi cura l’uno dell’altro.
Geneva è una bambina timida e il suo migliore amico la aiuterà con questa insicurezza, oltre anche alla sua altezza, problema per cui tutti la deridono. Con il passare del tempo Geneva si renderà conto di non avere altri amici oltre Sebastian. Questo la farà sentire sola e demoralizzata, a tal punto da rinnegare i sentimenti che prova per lui. Lei farà di tutto per non arrendersi all’amore, con il timore di perdere il suo migliore amico e restare sola.


Sebastian è un ragazzo semplice, ama il disegno e adora passare il tempo con Geneva; è il classico bravo ragazzo.
La loro amicizia si evolverà in amore, ma non sarà facile abbandonarsi a questo sentimento. Lui non sa che la sua migliore amica prova lo stesso per lui e che ha il terrore di perderlo a tal punto da non rischiare di rovinare la loro amicizia.


Quando alla fine proveranno a stare insieme il destino farà in modo che si allontanino e soffrano.
Riusciranno a trovare la felicità tra le braccia dell’altro o saranno destinati a restare semplici amici?

Biografia: 
Sono Ve Ra facilmente intuibile come Veronica, vengo dalla Calabria; nata e cresciuta lì. Ho 26 anni, già gattara, amo scrivere libri, soprattutto storie d'amore, ma quando si tratta di guardare film di questo genere arriccio il naso, cosa contraria con il genere horror: amo i film ma non apprezzo i libri.

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E infine, l'autrice ci ha regalato l'estratto di uno dei momenti clou del romanzo:
 

Rivolgo ancora una volta lo sguardo verso di lei, non posso farne a meno, è così bella che fa male al cuore. 


La guardo mentre per la prima volta, oggi, rivolge lo sguardo verso di me, tiene i nostri occhi incatenati.


Cosa stai cercando di dirmi, piccola?


Sento in lontananza la voce del prete, come se io in questa chiesa non ci fossi.


Ovviamente tutti tacciono, si sentono soltanto i piagnucolii di felicità.


Questo sarebbe il momento giusto per parlare, ma non voglio rovinare il suo giorno, facendo qualche cazzata.


La guardo ancora in viso, e lo vedo… l’esatto momento in cui mi supplica di dire qualcosa. La guardo negli occhi per chiederle conferma, e poi sorrido. Sorrido perché ho visto la sua testolina muoversi, per darmi il consenso di mettere fine a questa pagliacciata chiamata matrimonio.


Faccio un respiro profondo e poi vado in scena. Mi alzo dal mio misero posto e faccio un passo in avanti, tutta la chiesa si anima, sento dei mormorii, ma non m’importa. Sono determinato a far finire tutto e subito.


Mi rivolgo direttamente a Padre Thomas, che mi guarda con occhio truce, sapendo che avrei combinato uno dei miei casini.


<<In realtà io avrei delle cose da dire.>> Taccio per qualche secondo, la suspense rende tutto più emozionante. Poi voglio godermi la faccia di quel babbeo mentre gli rovino tutto. <<Non voglio che questo matrimonio si celebri.>>


La madre di Geneva si alza in piedi, rivolgendosi direttamente a me. Questa volta l’ho fatta davvero arrabbiare.


<<Sebastian, ma cosa stai facendo?>> Si erge in tutta la sua altezza e rabbia, gli occhi azzurri fiammeggianti di collera. I capelli biondo pallido raccolti in uno chignon che la fa sembrare un dittatore.


Voglio molto bene a quella donna, ma non posso negare che in questo momento mi stia terrorizzando a morte.


Scrollo le spalle, come se nulla fosse. <<Metto fine a questa pagliacciata.>>


<<Ma…>> la donna si interrompe, tutti lo fanno. Hanno sentito benissimo il ringhio provenire dal petto di Vernon… ho detto che questo tizio ha un nome di merda?


Vernon guarda me e io gli sorrido, uno di quei sorrisi autentici che riesci a trasmettere anche tramite gli occhi, ma quel momento si smorza e irrigidisce il mio viso, quando vedo che si gira lentamente verso Geneva urlandole contro. <<Brutta stronza! Cretina! Ma che cazzo hai in mente? Avevi organizzato tutto, eh?>> Non riesco a metabolizzare ciò che ho appena sentito che Vernon le tira uno schiaffo talmente forte da farla cadere.


La mia piccola urla per il colpo e la caduta, che sembra essere stata molto dolorosa.


Il bouquet cade insieme a lei, vicino ai suoi piedi, sparpagliando i petali di rosa rossa su tutto il suo vestito. Sembrano delle piccole gocce di sangue, mi fanno venire i brividi su tutto il corpo.


Rita, la sua amica e damigella va in suo aiuto, tenendosi il vestito lungo con una mano, terrorizzata e ignara di quello che sta accadendo.


Non pensavo che Vernon avrebbe avuto questa reazione, mi sarei aspettato di tutto, ma non questo, non questo schifo di uomo che alza le mani su una donna, la donna che amo.


Non ci vedo più dalla rabbia. Stringo i pugni e mi avvento su di lui, prendendolo per il colletto della camicia bianca. Adesso nessuno mi fermerà, ora che ce l’ho sotto mano non uscirà da qui vivo.


Non preoccuparti piccola, adesso che questo stronzo si è rivelato per quello che è mi prenderò io cura di te. Ti renderò felice per il resto della vita, come è giusto che sia.

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Molto romantico, non è vero? 

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